‘NELLA BOTTE PICCOLA GERVINHO BONO’ (MA NON DITELO ALL’ARSENAL) – A LONDRA PORTE APERTE PER ROBERT O’SAVIAN

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Jack O'Malley per "il Foglio"

Gli intenditori di calcio foglianti non si saranno certamente fatti sfuggire un dettaglio che dice molto, se non tutto, della Premier League e della serie A. In Inghilterra la capolista - seppur in coabitazione con il Liverpool - è l'Arsenal, roba che non si vedeva da parecchio tempo. In Italia, con un gran calcio giocato e con sorpresa di molti, la Roma viaggia in testa, addirittura a punteggio pieno.

Cosa hanno in comune i Gunners di Londra e i Lupi della Capitale? Ve lo dico io, dato che questo è un articolo e non un social network: Gervinho. Fateci caso: da quando l'attaccante ivoriano ha lasciato l'Arsenal la squadra di Wenger ha cominciato a macinare vittorie e punti, tanto che Nick Hornby tra un po' dovrà seriamente pensare a un sequel di "Febbre a 90". Senza quel peso là davanti è persino resuscitato Wilshere, autore del pareggio contro il West Bromwich di sabato, che solo poche ore prima era stato beccato fuori da un locale con una sigaretta in mano e sputtanato dai tabloid.

Lo stesso vale per la Roma: giornali e tv italiane esaltano le giocate di Gervinho, spiegando che è stato uno degli acquisti che hanno permesso il salto di qualità dei giallorossi. Ora, basterebbe questo esempio per decretare lo stato di coma del calcio italiano. Un campionato in cui una squadra dopolavoristica come il Milan mette in difficoltà la Juventus, la quale però quattro giorni prima è stata fermata da una banda di turchi in ciabatte allenati dall'allenatore meno vincente in Europa, il Galatasaray di Roberto Mancini, il cui proverbiale ciuffo ha avuto la meglio sulla chioma di Conte.

A proposito di Conte, pare che la Juventus voglia rifare lo scherzetto in stile Pogba allo United: ai bianconeri piace Januzaj, il fenomeno belga che sabato ha salvato le chiappe a Moyes con una doppietta al Sunderland. Il suo contratto scade a giugno e pare che lui la voglia tirare sul prezzo, altrimenti bye bye Manchester, e a parametro zero.

Per il rinnovo però, dicono si sia mosso anche Ferguson, quindi difficilmente lo vedrete in Italia l'anno prossimo, anche se, dopo aver visto Beppe Severgnini spiegare il Papa agli americani sul New York Times, penso che tutto sia possibile. Ben altri trasferimenti dall'Italia, però, sono previsti: leggo che Roberto Saviano vuole ripiegare all'estero con una nuova identità.

Qui a Londra le porte sono aperte, potremo rivedere in loop vecchie partite dello Sheffield United bevendo brandy e mangiando pizza per mitigare la nostalgia. Sarà meravigliosamente normale la nuova vita di Robert O'Savian. Voi in Italia potrete sempre consolarvi con le giocate di Totti, anziano ma ancora decisivo e superiore alla media dei giocatori contro cui gioca. Come Pelé e Chinaglia in America, per intenderci.

 

GERVINHOGERVINHOgervinho Roberto Saviano Sarah Varetto Beppe Severgnini