martina ylenia genovese

“GRIDAVO E LUI RIDEVA, A LUI PIACEVA VEDERMI PIANGERE ED URLARE. GODEVA” – DA GILETTI IL RACCONTO DI MARTINA E YLENIA, LE RAGAZZE CHE HANNO DENUNCIATO ALBERTO GENOVESE, IL MANAGER ACCUSATO DI STUPRO - CIÒ CHE EMERGE CONFERMA LA DESCRIZIONE DI UN VIOLENTATORE SADICO E SERIALE, UN PO’ FETICISTA, “GLI PIACE GIOCARE (DURANTE IL SESSO, NDR) CON LE CORDE, LEGARE” – VIDEO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Da video.corriere.it

 

MARTINA YLENIA 5

Hanno denunciato Alberto Genovese, il `re´ delle startup arrestato per violenza sessuale su una 18enne, a inizio gennaio, si sono fatte intervistare in tv per raccontare la loro storia, ma senza mai farsi riprendere in volto: adesso invece Martina Facchini e Ylenia Demeo, che sono assistite dall’avvocato Ivano Chiesa, hanno deciso di uscire pubblicamente allo scoperto . « Ho impressa la sua faccia mentre rideva e godeva del fatto che piangessi» è uno dei passaggi del racconto di una delle ragazze a Non è l’Arena su La7

 

YLENIA E MARTINA

Giuseppe Guastella per corriere.it

 

Ci mettono faccia, nome e cognome due delle sei donne che hanno denunciato di essere state drogate e violentate da Alberto Genovese nelle feste a base di stupefacenti tra il magnifico attico a due passi dal Duomo di Milano e «Villa Lolita» ad Ibiza.

 

YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG

Ylenia Demeo, 20 anni, barese, modella ed ex fidanzata del re delle startup, e Martina Facchini, milanese di 22 anni, studentessa, escono allo scoperto pubblicamente per rivendicare il diritto/dovere di denunciare, ma anche per difendersi da chi sui social e in tv descrive le vittime di Genovese come escort a caccia della notorietà e dei soldi di un uomo ricco. Ciò che emerge conferma la descrizione di un violentatore sadico e seriale.

YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG

 

In interviste a Moreno Pisto di Mow (Men on wheels, magazine online che si rivolge agli «uomini veloci») e a Non è l’Arena di Massimo Giletti su La7, anche le due giovani dichiarano di non ricordare nulla e di essersi rese conto di essere state drogate e stuprate solo dopo che Genovese è stato arrestato il 6 novembre per la violenza selvaggia ad una modella di 18 anni filmata dalle telecamere di sorveglianza di «Terrazza sentimento».

 

Ho iniziato a realizzare che anche a me era successa la stessa cosa perché, dopo aver frequentato Genovese, mi ero svegliata con dei buchi temporali e dei dolori atroci addosso», racconta, riferendosi a due episodi, uno negli stessi giorni ad Ibiza, l’altro a Milano due mesi prima. «Tutti sapevano quello che accadeva, ma tutti lo temevano perché era potente e offriva tutto e tutti», dichiara Ylenia confermando ciò che molti testimoni hanno dichiarato ai poliziotti diretti da Marco Calì.

 

YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG

Lei ha denunciato di essere stata violentata ferocemente a Milano il 9 ottobre, la sera prima della modella di 18 anni che farà finire Genovese a San Vittore. Ricorda solo dei flash e il dolore forte: «Piangevo e gridavo e lui rideva, a lui piaceva vedermi piangere ed urlare. Godeva. Sono scappata», racconta piangendo a Non è l’Arena.

 

 

Sia Ylenia che Martina confermano quello che Genovese ha messo a verbale in carcere con i pm Rosaria Stagnaro e Letizia Mannella: «Ho fatto cose quando ero drogato che non mi sarei mai sognato di fare normalmente», «mi spaventa il fatto che il mio cervello sia al fondo delle sue capacità».

MASSIMO GILETTI

 

«Di base era bravissimo, buffo, intelligente, ti prendeva con la testa», ma «si trasformava quando non dormiva per due, tre giorni, strafatto di cocaina, si incupiva e delirava», dice Martina. E aggiunge: «Pensavo, ok Alberto è un po’ feticista, gli piace giocare (durante il sesso, ndr) con le corde, legare», ma prima non collegava questo «con i miei buchi temporali nelle notti passate con lui». Conferma che Genovese diceva di avere allucinazioni: «Era paranoico, ingigantiva tutto, sentiva rumori strani, passi che si avvicinavano o voci che gli dicevano che era una persona cattiva.

 

alberto genovese

Poi si fermava e aggiungeva: “Sì, io sono una bestia”». «Parlate di più, denunciate situazioni al limite» esortano rivolte alle vittime di stupro. «Cosa che io ho fatto quando era ormai troppo tardi», ammette Martina, che a Giletti aggiunge: «Non abbiamo nulla da nascondere». Le fa eco Ylenia: «Vogliamo difenderci perché non abbiamo nessuna colpa», perché «quello che è successo a me può succedere ad altre ragazze», ma la notorietà «non ci interessa, anzi abbiamo dovuto riflettere» prima di venire sotto i riflettori. Martina ed Ylenia ora vivono nella stessa casa. Sono assistite dall’avvocato Ivano Chiesa, penalista milanese, difensore storico di Fabrizio Corona.

 

L’ex re dei paparazzi, che è in detenzione domiciliare, si occupa delle due giovani donne «professionalmente». Il che ha sollevato qualche perplessità, subito sedata da Chiesa: «Ho letto e sentito in tv e sui giornali insinuazioni varie sul fatto che dietro le ragazze ci sarebbe una regia occulta di Fabrizio Corona. Non è vero. Corona lavora per Athena che fornisce contributi giornalistici, e quindi fa il suo mestiere».

leali genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovese sarah borrusoalberto genovesesarah borruso alberto genovese genovese 4ALBERTO GENOVESEalberto genovesegenovese quarto grado 2genoveseALBERTO GENOVESEalberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genovesealberto genoveseleali genovese