michael stipe queer felice

GOD SAVE THE “QUEER”! - MICHAEL STIPE DEI REM PARLA A VENT’ANNI DAL SUO COMING OUT: “DISSI CHE FACEVO SESSO CON UOMINI E DONNE E NE SONO LIETO. LA SESSUALITA’ E L’IDENTITA’ DI OGNUNO NON SONO BIANCO O NERO MA LE SFUMATURE DI UN ARCOBALENO”

Michael Stipe per “Guardian

 

Michael Stipe dei REMMichael Stipe dei REM

Per me essere “queer” significa l’ovvia accettazione del fatto che la sessualità, l’identità e  l’amore non sono bianco o nero, ma sfumature di un arcobaleno.

 

Sono passati vent’anni da quando ho annunciato di essere “queer” e ho trovato la forza e la voce per dirlo e per andare avanti con la mia vita. Era il settembre 1994 e coi REM avevamo pubblicato i due più grandi dischi della nostra carriera. Con “Out of Time” e “Automatic For the People” vendemmo 25 milioni di copie nel mondo e tornavamo in tour per la prima volta in cinque anni. Ero più famoso di quanto avessi mai potuto immaginare.

 

Per la promozione del disco successivo “Monster”, decisi di rendere pubblica la mia sessualità. Dissi semplicemente che per tutta la vita mi era piaciuto fare sesso sia con gli uomini che con le donne. Era un dato di fatto e sono lieto di averlo ammesso.

 

Michael Stipe queer feliceMichael Stipe queer felice

Non sono molte le figure pubbliche che si spingono a questo punto per amore della verità. Sono felice di essere fra quelli che l’hanno fatto. E’ stato un grande sollievo. La mia band, la mia famiglia, i miei amici, furono, come sempre, al mio fianco. Mi abituai anche ai riflettori, a dire la mia, mi sentii più sicuro di me, sicuro come non lo ero mai stato.

 

Molta gente è cresciuta con la musica dei REM e mi ha conosciuto come una persona taciturna, enigmatica, difficile, un artista estremamente timido. Alcune persone sono rimaste sconvolte dal mio annuncio, altre sono rimaste indifferenti. Nel 1994 la maggior parte di loro aveva una percezione binaria della sessualità, e il mio messaggio risultava complicato. Sono emozionato nel vedere quante cose sono cambiate in questi 20 anni.

 

Michael Stipe and Thomas FOTO BY TERRY RICHARDSON Michael Stipe and Thomas FOTO BY TERRY RICHARDSON

Il ventunesimo secolo ha dotato soprattutto le nuove generazioni di un’idea più chiara sulla fluidità con cui la sessualità e l’identità si manifestano in ogni individuo. Sono argomento di discussione e di dibattito aperto ed è elettrizzante vedere come il progresso faccia velocemente cambiare la percezione delle cose.

 

Credo che siamo arrivati al punto in cui il termine “queerness” indica uno stato mentale  basato sulla comprensione delle differenze, sull’accettazione della verità personale, del proprio desiderio e della propria identità. E’ la comprensione che questo mondo di bellezza, sessualità, identità, sentimento, eccitazione e amore, non è bianco o nero, è letteralmente ogni sfumatura e gradazione di un arcobaleno.

MICHAEL STIPEMICHAEL STIPE

 

Questi vent’anni in cui ho parlato pubblicamente della mia verità, mi hanno reso migliore, mi hanno reso una persona più facile in cui imbattersi, hanno determinato chi sarei stato, una volta diventato adulto. Sono orgoglioso di essere chi sono e sono felice di averlo condiviso con il mondo.