
FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO…
Carlo Tecce per il “Fatto Quotidiano”
Il patto di non belligeranza fra il gruppo Sky e Mediaset s’è indebolito. O forse le parti non l’hanno mai siglato. Il pretesto è un servizio di Striscia la Notizia che ha svelato il podio dei vincitori e una presunta scorrettezza regolamentare (smentita) di Master-chef, il programma per cuochi provetti che stasera andrà in onda su Sky, ma che la società di produzione Magnolia ha registrato mesi fa.
I telespettatori, inferociti, hanno lanciato una campagna contro Mediaset. A Cologno Monzese attribuiscono l’iniziativa e la decisione ad Antonio Ricci, un battitore libero, e non temono le ritorsioni legali di Sky e Magnolia. Ammessa l’autonomia di Ricci (Striscia di recente ha ridicolizzato pure Pomeriggio 5), a Mediaset conviene screditare Masterchef per un paio di motivi: sui canali del Biscione la cucina non riscuote un successo di queste proporzioni; il concorrente Sky, oltre ai palinsesti stracolmi di calcio, può vantare serie tv, X-Factor e Masterchef che attraggono anche il pubblico femminile.
MASTERCHEF ha un ascolto di 1,3 milioni di telespettatori, che diventano 2,1 se consideriamo le repliche, e viene conteso dagli inserzionisti pubblicitari perché raduna un pubblico giovane, dinamico, trasversale: in poche parole, che spende. In questi anni di crollo degli investimenti, i grandi marchi prediligono Sky e penalizzano la vecchia Rai e Mediaset . Non è una coincidenza.
Cologno Monzese ha un enorme equivoco da sbrogliare: dove vanno collocati i prodotti più appetibili? In chiaro su Canale 5 e sulle altre generaliste oppure a pagamento su Mediaset Premium? Per il momento, Mediaset è concentrata sugli sviluppi industriali più che editoriali e insiste con l’Opa in Borsa su Rai Way, l’azienda controllata da Viale Mazzini che gestisce le torri.
I dirigenti di Cologno Monzese limano le strategie per i tralicci e i colleghi di Sky aspettano aprile per sperimentare l’accordo con Telecom che frutterà almeno 360 milioni di euro in 5 anni. Telecom offrirà ai propri clienti la televisione di Sky, visibile non più con la parabola, bensì con la fibra ottica. Il fastidio di montare l’antenna, di chiamare un tecnico o di superare vincoli architettonici e condominiali non sarà più un ostacolo per gli italiani che vogliono guardare Sky. L’operazione con Telecom è molto vantaggiosa per la costola tricolore dei Murdoch e, parimenti, un argine in meno per Mediaset che col digitale terrestre arriva ovunque.
mediaset presentazione palinsesti piero chiambretti e piersilvio berlusconi
Telecom ha spiegato così la collaborazione con Sky: “Un’ampia scelta di canali e contenuti dedicati all’intrattenimento di tutta la famiglia: il grande cinema, le serie televisive più amate, i programmi televisivi di successo, cartoni, documentari e tanto altro. Il meglio dello sport nazionale e internazionale. La possibilità di accedere all’offerta anche in mobilità”.
I DISSAPORI tra i vertici di Mediaset e Sky sono ormai evidenti anche per i diritti tv per il calcio nazionale e internazionale. Con un’offerta di 690 milioni di euro in tre anni, il Biscione ha sottratto a Sky l’esclusiva per la Champions League. Spesso è accaduto che il trionfatore di un’asta poi andasse a trattare con il perdente. Stavolta Mediaset non vuole cedere il monopolio e Sky non vuole pagare per l’ennesimo inciucio. Le conseguenze sono delicate per entrambi: Mediaset dovrà assorbire l’esborso procacciando nuovi abbonati, Sky dovrà mantenere i 4,7 milioni di clienti allargando ancora la vetrina con appuntamenti tipo House of Cards o lo stesso Masterchef.
Con il varo di Sky Europa, cioè la britannica BSkyB che ha inglobato le filiali italiane e tedesche, Rupert Murdoch ha messo in sicurezza le province che detiene in Europa. Lo squalo potrebbe cedere Sky Europa e piazzare quel colpo del secolo che sarebbe l’acquisto di Time Warner tramite la sua 21th Century Fox, un affare da 70 miliardi di euro.
Fedele Confalonieri e Silvio Berlusconi, invece, devono pianificare il futuro di Mediaset: scegliere tra tv generalista, a pagamento e le infrastrutture. Devono rifare le mappa di un impero prima che il mondo tv cambi forma.
FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO…
DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA…
DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO…
DAGOREPORT – IL GOVERNO SI INCARTA CON LE NOMINE DELLE PARTECIPATE: LA “PROMOZIONE” DI STRISCIUGLIO…
LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL…
FLASH! – FONTI MILANESI SOSTENGONO CHE L’INCHIESTA SULLA “GINTONERIA” DI DAVIDE LACERENZA, DA CUI È…