DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
Ann Olivarious per “The Telegraph”
«Se dovessi scegliere fra l’uno e l’altro, preferirei ogni giorno il porno al sesso vero». Parola di pornosessuale, ovvero chi opta per la pornografia invece che per il rapporto con persone vere. La gratuità e l’anonimato che garantisce il porno on line è alla base del fenomeno, in netta crescita.
Secondo il “Medical Daily” nel 1991, negli Stati Uniti, esistevano meno di 90 riviste porno, a fronte dei milioni di siti attuali. La pornosessualità è particolarmente diffusa fra i giovani, che hanno accesso al web sin dalla pubertà, perciò quei contenuti sono formativi dello sviluppo sessuale.
La parola chiave è convenienza: è comodo eccitarsi e masturbarsi senza doversi connettere davvero agli altri e mostrare la propria vulnerabilità e intimità. Così si aggira la paura del rifiuto altrui, ottenendo il risultato senza fatica.
Il problema è che per i nativi digitali, il porno è quasi uno stile di vita. Abbiamo una generazione di uomini che sin da piccoli hanno visto scene degradanti e violente dai computer e dai telefonini. E’ la loro educazione sessuale, con molte scene che contengono abusi fisici e verbali.Gli aggressori sessuali sono quasi tutti consumatori abituali di porno.
Da adulti scoprono che le donne normali non sono come le pornostar. Non hanno idea di cosa sia l’interazione, la tenerezza, il desiderio altrui. Il porno è un prodotto industriale per fare soldi, mentre il sesso è un desiderio umano divertente e creativo.
Faccio l’avvocato, seguo molti divorzi in cui la causa principale dei problemi è proprio il consumo ossessivo di foto e video porno da parte di uno dei partner. Recentemente ho assistito la madre di una bimba di otto anni, abusata dal cuginetto quattordicenne. La bimba ha raccontato: «Non mi fa sempre le stesse cose, dipende. Se ha visto qualcosa di nuovo sul telefono, cambia».
Uno studente di Oxford, definitosi pornosessuale, mi ha chiesto se si può fare causa all’industria del porno. Non riesce ad avere un’erezione con la sua fidanzata, si eccita solo con video porno. Né la sua fidanzata, né le ragazze che ha frequentato prima di lei, hanno mostrato il minimo interesse a fare il tipo di sesso che si vede sui siti per adulti. La pornosessualità è diventato un orientamento sessuale, dà isolamento e assuefazione, ed è solo a un clic di distanza.
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