DONNE DU-DU-DU, IN CERCA DI GUAI (A DUBAI) - I CRIMINALI PIÙ RICERCATI DELL’EMIRATO DI DUBAI SONO TRE DONNE: UNA LADRA, UNA SPIA-KILLER E UNA TRAFFICANTE DI DROGA

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Maurizio Molinari per "la Stampa"

Una svaligia gioiellerie, l'altra è una spia-killer e la terza traffica in cocaina: sono le donne "Most Wanted", più ricercate, dalla polizia di Dubai. E' il tenente-colonnello Ahmad Humaid Al Marri, capo della divisione indagini criminali della polizia dell'Emirato, a spiegare la "gravità dei reati" che fanno di queste donne "un pericolo pubblico". A svaligiare le gioiellerie è Bojana Mitic, 33 anni, di origine serba, appartenente alla gang internazionale delle "Pantere Rosa".

Fu lei nel 2007 a mettere a segno il colpo spettacolare alla gioielleria del Wafi Mall di Dubai con un bottino da capogiro, il cui reale valore non è mai stato rivelato. "In quell'occasione era al volante di un'auto con la quale entrò dentro il Mall - ha raccontato il super-poliziotto - portando i complici che misero a segno il colpo, per poi riprenderli e fuggire con loro, conosceva i tempi di reazione della sicurezza, al secondo". Otto complici di quella rapina sono stati catturati, grazie alla collaborazione dell'Interpol, ma lei sfugge ancora.

"Crediamo si rifugi in Serbia, la prenderemo" assicura Al Marri. Più difficile invece la caccia a Gail Foliard, 35 anni, l'agente del Mossad che nel 2010 guidò il commando che eliminò nel 2010 a Dubai il colonnello di Hamas Mahmud Al Mabhouh. Gail Foliard era la falsa identità della donna-007 ora ricercata in tutto il mondo ma Al Marri assicura di essere in possesso di "informazioni tali" da renderne possibile la cattura.

"Fu lei a coordinare l'assassinio - spiega Al Marri - perché mentre il killer era dentro la stanza del capo di Hamas, e vi fu una breve colluttazione, lei era fuori nel corridoio del piano dell'hotel a controllare che non vi fossero imprevisti".

La terza "Most Wanted" invece è una pakistana di 30 anni, di cui la polizia di Dubai rivela solo il nome - Sarah - spiegando che è stata identificata nel 2012 mentre portava, assieme al marito, oltre 900 gr di eroina suddivisi in 70 capsule. Le capsule erano state ingoiate dal marito ma una volta arrivati in hotel a Dubai una di queste si è aperta, uccidendolo, e lei è fuggita repentinamente verso il Pakistan, assieme alla figlia. "La vogliamo a tutti i costi" assicura Al Marri.

 

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