FLASH! - LA SCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSINA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI, CHE…
Marco Gennatiempo per https://www.gqitalia.it
Fisico minuto ed esile, differente da come ti immagineresti una pornodiva. Normale anche il suo modo di vestire, un paio di jeans con una camicetta attillata, ma neppure più di tanto, a disegnare forme comunque notevoli. La classica ragazza della porta accanto insomma, o forse quella che in molti sognerebbero di avere come. Sguardo deciso, e molta grinta, ed è proprio la grinta il potere speciale di Filomena Mastromarino, Milena per gli amici, Malèna per tutti gli altri.
malena la madrina della finale di drag factor (2)
Decisione mista a spontaneità, è quelo che percepiamo parlandole di cose che c’entrano poco con il suo mestiere, a cui ribatte con attenzione e misura, frutto di una buona cultura e dei molti anni passati nel suo precedente lavoro, quello di agente immobiliare. Il nome d’arte arriva dal film Malèna, diretto da Giuseppe Tornatore, ed è una sorta di tributo alla figura messa in scena dalla bellissima Monica Bellucci, una bellezza fuori parametro per l’immaginario paesino di Castelcutò descritto nel film, non distantissimo in termini di scenario da quello di Noci dove è nata, anche se ha sempre vissuto a Gioia del Colle, sulle Murge.
Come la Malèna del film, anche la giovane attrice ha dovuto fare i conti con la sua avvenente bellezza e il carattere impulsivo, che all’età di 30 anni cambierà per sempre la sua esistenza…
Domanda di rito, ma sarà l’unica tendente al gossip. Che cosa ti rimane dell’esperienza da naufraga sull’Isola dei Famosi?
“Tante belle cose. Vivo ancora nel sogno, e vorrei che l’esperienza vissuta rimanesse tale. Non ho rivisto nulla dei miei filmati, perché sono certa che la magia che ho dentro di me scomparirebbe. È stata una grande occasione che mi ha fatto crescere. L’Isola mi ha insegnato il valore delle piccole cose, mi ha ribadito l’importanza degli affetti e molto altro. Sempre sull’Isola, dove hai tempo di pensare e non hai influenze dall’esterno, ho pensato molto alla mia scelta di fare la pornodiva, rimanendo della mia idea, ma almeno per ora non mi precludo infatti altre strade in futuro”.
rocco siffredi malena e gli aspiranti attori porno
Parliamo della tua trasformazione, quando Milena è diventata Malèna?
“Milena è sempre stata un’esibizionista, che non ha mai nascosto la sua sessualità e la passione per il sesso. Sono sempre stata bisex e ho sempre provato il piacere di vivere questa mia inclinazione in totale libertà. Certo fare tutto questo quando nasci in un piccolo paesino del Sud non è semplice, ma ho continuato per la mia strada senza reprimere il mio istinto. Poi a un certo punto ho scelto di provare a farlo diventare una professione, scrivendo un email al migliore… e Rocco mi ha risposto. Da quel giorno è nata Malèna”.
Come ti sei avvicinata al sesso? Ricordi la tua prima esperienza?
“La mia prima volta è abbinata a vergona, timidezza, inadeguatezza, come penso per la maggior parte delle ragazze. Avevo 15 anni e c’era un ragazzino, che feci impazzire per parecchi mesi prima di concedermi. Ricordo anche il dolore e la paura. Da lì alcune esperienze sino a un lungo fidanzamento durato sette anni, di quelli ‘in casa’, troppo soffocanti per il mio carattere. Lo lasciai e dal giorno successivo iniziai a trasgredire in tutti i modi possibili. Feci una cosa che avevo sempre sognato, l’amore con una donna, che conobbi grazie a una chat e con cui ho ancora rapporti di amicizia”.
La tua famiglia non l’ha presa benissimo…
“No, per nulla. Sapevo di questa cosa e decisi di non dire nulla a nessuno rispetto alla convocazione di Rocco Siffredi a Budapest per il provino. Non sapevo come sarebbe andata, e decisi di fare tutto di nascosto per evitare di alzare inutili polveroni, potevo non essere all’altezza del ruolo, e quindi mi sarei tenuta tutto per me. Invece, andò tutto benissimo, dovevo rimanere una sola settimana, ma Rocco mi chiese di fermarmi per altri sette giorni.
Lavorai tantissimo e mi divertii un sacco. Tornai a casa e raccontai tutto alla mia famiglia. Mio padre non accettò la cosa, vergognandosi del fatto che portavo il suo cognome, anche mia madre non approvò, ma fu più laica e accettò la mia scelta. Ma era comprensibile visto che erano i miei cari. Quello che mi ferì fu il comportamento di molta gente che conoscevo, in molti smisero di salutarmi, alcuni evitavano di stringermi la mano, e in molti non si recarono più nell’agenzia immobiliare in cui lavoravo”.
Una vita non sempre facile la tua.
“È vero. Porto cicatrici molto profonde, che il mio sorriso spesso nasconde. Ho dovuto smettere di studiare a soli 4 esami dalla laurea perché mancarono le energie economiche in famiglia per sostenerci. Mio padre dovette emigrare negli Usa per lavoro, e purtroppo mia madre si ammalò di tumore. Mi misi a lavorare facendo la mia parte, sacrificando una parte importante della mia vita e di sogni che ogni ragazza ha diritto di vivere”.
Poi un sogno si è avverato. Come sono andate le tue due settimane ‘a casa di Rocco’?
“Sono state fantastiche! Rocco è un grandissimo professionista, preparato e molto umano, così come suo cugino Gabriele. Non appena arrivata la prima cosa che mi è stata detta e che, senza nessun problema sarei potuta tornare a casa in qualsiasi istante, visto che sarebbe stata un’avventura molto impegnativa, e certamente non alla portata di tutti. Ho respirato molta professionalità, in ogni singolo momento della mia permanenza.
Si impara moltissimo con lui, il sacrificio fisico e mentale è grande, si lavora anche nove ore al giorno, ma ripeto, in un ambiente super professionale. Ti insegnano a trasformare la fatica in piacere, passaggio non semplice e neppure scontato. Una cosa che ho capito lavorando sul set, è che se esiste un ‘oggetto’ questi è sicuramente l’uomo, e non come si tenderebbe a pensare la donna, che scandisce i ritmi e sceglie i suoi partner”.
Quindi un ambiente piacevole, ce lo descrivi?
“In un aggettivo: stupendo! Tutto molto nuovo e ben curato. La pulizia e l’ordine sono estremi, gli ambienti curati nel più minimo dei dettagli. Una vera e propria reggia formata da stanze, ambienti relax, bar, piscine e naturalmente i set dove si registra, sia al chiuso che all’aperto. Una piccola ‘cinecittà del porno’, in cui Rocco è il re. Ma attenzione, c’è anche una regina, la moglie Rosa, sempre molto presente e partecipe nella supervisione generale”.
Sul braccio porti un vistoso tatuaggio, cosa rappresenta?
“Rappresenta Santa Filomena, la santa con il mio nome. È la santa dei miracoli, e mi ha portato fortuna sin dal primo giorno che me la sono fatta tatuare sulla pelle. È una santa che non si trova su tutti i calendari, anzi è raro trovarla, ma la sua figura (rappresenta una santa bambina, n.d.r.), mi ha subito affascinata. Il disegno originale me lo ha regalato, sotto forma di ‘santino’, mio padre quando lo andai a trovare in America”.
È l’unico che hai?
“No, c’è anche un errore di gioventù su una caviglia, che a breve modificherò, e due rondini contrapposte sull’inguine, una rappresenta un angelo e una un diavolo, che simboleggiano le mie due personalità a confermare che una dualità di carattere in me è sempre esistita”.
Qual è il tuo rapporto con la fede.
“Sono credente, ma per nulla praticante per molti motivi”.
Hai sogni erotici particolari?
“Be’ penso che dopo l’esperienza Rocco abbia fatto il giro completo delle esperienze e dei sogni, ma non ho ancora trovato un mio limite, quindi continuo a sognare”.
Malèna e la politica?
“L’esperienza ‘Isola dei Famosi’ non mi ha consentito di rimanere aggiornata, di leggere programmi e strategie, quindi devo recuperare. Politica che tornerà nella mia vita perché mi piacerebbe farmi portavoce di temi a cui tengo, come quello delle case chiuse, la prostituzione in generale e la regolamentazione del porno in Italia. Tutti temi molto più presenti nella vita di tutti i giorni di noi italiani di quanto non possa sembrare”.
Domanda banale, cosa guarda Malèna in un uomo?
malena mastromarino auguri col vibratore 3
“Il sorriso e le mani. Mai sceglierei di condividere il mio tempo personale con chi non ha un bel sorriso, o mi farei sfiorare da mani che non mi piacciono. Premetto una cosa rispetto a questo. Sono una grande cacciatrice e non amo l’uomo che mi corteggia. Altra cosa che ammiro in un uomo è l’intelligenza. Poi non deve essere banale”.
Quali sono le tue passioni, e cosa ti piacerebbe fare, in parallelo alla tua professione di pornodiva?
ROCCO SIFFREDI E FILOMENA MASTROMARINO IN ARTE MALENA
“Vorrei fare la valletta a Sanremo! Oppure fare l’inviata per un programma televisivo. Credo che la televisione di oggi sia pronta per una Malèna. Apprezzerei molto questo tipo di esperienza. Poi ho anche qui un grande sogno che spero si realizzi, quello del cinema erotico alla Tinto Brass, regista per cui mi sarebbe piaciuto recitare. Questo tipo di recitazione è quella che più si avvicina alla mia personalità. Vorrei poi diventare la protagonista di una pellicola che parli di sessualità femminile, una sorta di viaggio erotico che attraversi le mie perversioni, in cui credo che molte donne potrebbero ritrovarsi”.
Oggi al cinema impazzano i supereroi, tu quale super potere vorresti avere?
“Molte donne che mi capita di incontrare, quando sono con me svestono la maschera per raccontarmi cosa pensano veramente. Mi fanno domande esplicite, vivono per pochi istanti la sessualità come la sognano e come andrebbe vissuta. Ti direi il potere di ‘togliere le maschere’, questo si che farebbe del mondo un posto migliore”.
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