I LUOGHI DELL’ABBANDONO: QUEI POSTI DOVE I MURI PARLANO (PERCHÉ LE PERSONE NON CI SONO PIÙ)

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DAGOREPORT

Dal "Daily Mail"
http://dailym.ai/19UHMGx

Quando delle strutture, che siano case, intere città o parchi dei divertimenti, vengono abbandonate, visitarle fa sempre uno strano effetto.

Sarà perché è proprio vero che a volte i muri o gli oggetti "parlano", e riescono a raccontare storie e a trasmettere emozioni anche quando ormai sono in rovina.
Perdersi nei ricordi o immaginare come e da chi potessero essere frequentati certi luoghi, in alcuni casi fa venire la pelle d'oca.

Ed ecco una serie di immagini di città, case e costruzioni abbandonate, o perché pericolose, o perché inutili o perché semplicemente andate fuori moda.

Fra queste, oltre alle città-fantasma di Pripyat, in Ucraina, abbandonata dopo l'incidente nucleare di Chernobyl, e di Craco, in Basilicata, da cui i cittadini fuggirono dopo il terremoto del 1963, a fare più impressione è probabilmente la sede del partito comunista bulgaro sul monte Buzludzha, ancora imponente, ma nella quale ormai l'unica presenza costante è la neve che non smette di posarvisi.

Senza considerare lo splendido Hotel del Salto, in Columbia, aperto nel 1928 e chiuso nei primi anni novanta, e il parco dei divertimenti giapponese Nara Dreamland, che ha chiuso i battenti nel 2006 a causa del basso numero di visitatori.

 

UN AEREO CADUTO IN ANTARTIDE PRIPYAT LA SEDE DEL PARTITO COMUNISTA BULGARO SUL MONTE BUZLUDZHA CASTELLO DI BODIAM NELLEAST SUSSEX