IMPEPATA DI CROZZA - “POCKET” FRECCERO PERDE LA TESTA PER IL TELECOMICO: “BRAVISSIMO, INARRIVABILE”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Carlo Freccero per Pocket

Bravissimo Crozza, inarrivabile. Ti fa morire dal ridere e nello stesso tempo riesce anche a essere didascalico, almeno quanto il giornalismo d'inchiesta, almeno quanto la docufiction. Con lo stesso materiale con cui una Gabanelli o uno Iacona confezionano un serissimo programma verità, lui riesce a divertirci, svelandoci una verità ancora ulteriore: la politica, l'economia, il quotidiano, hanno da tempo raggiunto in Italia un intrinseco contenuto di comicità, difficilmente eguagliabile anche dal più smaliziato degli sceneggiatori di fiction. Abbiamo da tempo superato il livello del tragico per finire in uno stato di cronica impotenza in cui non ci resta che ridere di noi stessi.

Quella di Crozza è una comicità dell'assurdo che, per assurdo, ha le sue radici nel vero. La prima volta la storia si presenta come tragedia, la seconda come farsa. Ma è una farsa così assoluta, così totale, così grottesca, da risultare improbabile anche come puro effetto comico. Per questo Crozza inaugura un nuovo format. Prima di procedere alla satira, documenta puntigliosamente la realtà a cui si ispira perché, in caso contrario, la sua parodia sarebbe percepita come eccessiva.

Ed invece il riferimento al vero è puntuale e rigoroso. Riproduce parole, situazioni, eventi francamente incredibili. Ma prima di parodiarli li mette lì, sotto i nostri occhi a futura memoria del suo pubblico ed anche a proteggerlo da eventuali possibili cause di diffamazione. Perché reale, supera sempre la parodia.

Ma c'è un altro aspetto. Crozza smonta e rimonta i meccanismi della comunicazione, per cui, anche quello che normalmente viene percepito come gradevole, rassicurante, concreto, finisce per rivelare la sua assurdità. Renzi è l'uomo del fare che chiede la rottamazione di una classe politica precedente, inconcludente, astratta, ideologica. Ma una analisi attenta del suo discorso ne rivela l'intrinseca insensatezza.

E ancora, la Legge di Peter si rivela una chiave di lettura dell'assurdità del nostro presente. In Italia non si cresce fino al limite intrinseco delle proprie capacità. Al contrario, è proprio a partire da questo limite che cominciano a manifestarsi le possibilità di successo. È la famosa legge del minimo comun denominatore che presiede all'audience. Se l'insieme più vasto è quello meno identificato, il perfetto ignorante è il più idoneo al ruolo di direttore universale megagalattico alla Fantozzi.

 

Intervento di Carlo Freccero Freccero legge SANREMO MAURIZIO CROZZA CONTESTATO SANREMO LESIBIZIONE DI MAURIZIO CROZZA jpegCROZZA IMITA INGROIA