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Michela Tamburrino per “La Stampa”
Cda Rai caldo quello che ci si aspetta per oggi, non tanto per le nomine alle Direzione di Genere che andranno solo ratificate dai consiglieri ma soprattutto per il voto, che sarà combattuto, sulla cancellazione definitiva dell'edizione notturna dei telegiornali regionali, decisione sulla quale l'ad Fuortes non vorrebbe sentire ragioni contrarie.
Per quanto riguarda le nomine ai direttori di genere che con l'avvio del piano industriale avranno giurisdizione al di sopra delle reti, i giochi sono già fatti da tempo e al Cda in trasferta a Milano toccherà prenderne atto.
Politicamente queste nomine vedono la scomparsa di poltrone pentastellate, un forte riassetto del Pd e una grande preponderanza di Fratelli d'Italia, incredibilmente assente dal Cda ma presente in tutte le maggiori direzioni, persino al Tg1 dove Maggioni avrà come vice Nicola Rao appunto vicino a FdI e finora escluso dalle nomine perché definito troppo di destra. Almeno volendo, stare alla ricostruzione fornita dal Secolo d'Italia che ha anche ospitato un appello di solidarietà dei suoi colleghi.
Tornando alle Direzione di Genere, al Day time si dà per certo l'arrivo dell'attuale corrispondente da New York Antonio Di Bella che sarebbe rimasto volentieri fino alla prossima pensione proprio negli States. Alla Direzione Documentari è destinato Fabrizio Zappi (quota centrodestra) che dovrebbe prendere il posto di Duilio Giammaria.
Francesco Di Pace (sempre FdI) guiderà le Serie tv e cinema. Si va verso la nomina di Angelo Mellone come vice direttore del Day time mentre Paolo Corsini dovrebbe essere nominato vice di Mario Orfeo all'Approfondimento giornalistico. Tra i confermati: Stefano Coletta al Prime time ed Elena Capparelli al digitale e RaiPlay. Maria Pia Ammirati alla Fiction, Silvia Calandrelli alla Cultura e Luca Milano a Rai Kids.
Come era stato per Mario Orfeo all'Approfondimento giornalistico, due settimane fa è stata nominata alla Direzione di genere Sport Alessandra De Stefano, neo direttrice di RaiSport. Il gran deluso è Giuseppe Carboni, ex direttore del Tg1 che aveva portato a buoni ascolti, dato per certo in varie direzioni ma per ora ancora in attesa.
Viene dato con buone possibilità come neodirettore di Radio2 al posto di Paola Marchesini che a sua volta nel gioco del risico verrebbe nominata direttrice delle risorse umane al posto di Felice Ventura. Per lui si scommette sulla poltrona di capo dell'ufficio legale, dove attualmente siede Francesco Spadafora, dato in trasferimento a Milano.
La Direzione di Genere è un punto molto importante per l'ad Fuortes perché segna il cambio di passo al quale la dirigenza Rai punta. In Europa quella strada è già stata intrapresa oramai da tempo ma per noi rappresenterebbe una rivoluzione copernicana che andrebbe fatta, dicono i detrattori del genere e dei Generi, anche cambiando un modo di intendere la comunicazione televisiva e il linguaggio, non solo spartendo incarichi.
Tra le questioni all'ordine del giorno nel Cda Rai di oggi anche le linee di budget e come si diceva, l'abolizione dell'edizione notturna dei Tv Regionali. Lo stop a queste edizioni viene confermato in una lettera scritta dall'ad Fuortes al Presidente della commissione di Vigilanza, Alberto Barachini, nella quale vengono ribaditi i motivi alla base della decisione, su tutti, gli alti costi d di queste edizioni che non ripagano in termini di ascolti.
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