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Carlotta Scozzari per Dagospia
A gennaio, Intesa Sanpaolo aveva annunciato la cessione della controllata ucraina Pravex-Bank a CentraGas Holding Gmbh al prezzo (decisamente basso) di 74 milioni di euro. "Un'operazione dal tempismo perfetto", si disse poco, dopo quando cominciarono a salire sempre di più le tensioni tra Kiev e la Russia di Vladimir Putin.
Il problema, però, è che la vendita della banca dell'Est Europa, che non si può certo dire abbia fatto bene al bilancio del gruppo di Ca' de Sass, non è ancora stata chiusa. Intesa, infatti, sta ancora aspettando i necessari "via libera" delle authority locali. A gennaio, quando fu annunciata la cessione, il gruppo capitanato da Messina disse che li attendeva "entro i prossimi 3-6 mesi".
Ma siccome questo periodo è ormai quasi passato, Intesa ha deciso di spostare un po' più in là nel tempo l'orizzonte della prevista chiusura della vendita. "Il perfezionamento dell'operazione - si legge ora nell'ultimo resoconto della banca, riferito al primo trimestre del 2014 - subordinatamente all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, è atteso nel corso del 2014".
Insomma, non più entro l'inizio dell'estate ma, nella peggiore delle ipotesi, entro il mese di dicembre. Tempismo o meno, infatti, le tensioni e il clima di guerra che hanno agitato e stanno agitando l'Ucraina certamente non devono avere agevolato la chiusura dell'affare. Senza contare che la società acquirente è riconducibile all'oligarca Dimitry Firtash, che nel mese di marzo è pure stato arrestato.
Intanto, in attesa di poterla cedere (nelle sue speranze) al più presto, Intesa è costretta a subire ancora una volta le perdite di Pravex-Bank: "Nel primo trimestre del 2014 - si legge nel resoconto trimestrale del gruppo guidato da Messina - sono state rilevate perdite sui gruppi di attività in via di dismissione pari a 13 milioni interamente ascrivibili alla controllata ucraina Pravex-Bank, per la quale è stato firmato un accordo di vendita".
E, ancora, giusto per avere un'idea di quanto la banca dell'Est Europa abbia già zavorrato i conti di Intesa: "Tale valore si confronta con i saldi negativi di 10 milioni registrati nei primi tre mesi del 2013 e di 4 milioni dell'ultimo trimestre dello stesso anno, entrambi riferibili alla medesima partecipata". Senz'altro il consigliere delegato Messina spera di liberarsene al più presto così da non dovere contabilizzare altre perdite.
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