DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1 - SE IL MONTI-BIS E' FIGLIO DEL PORCELLUM-BIS...
Mentre un po' di americani hanno votato per scegliere tra Coca e Pepsi, agli italiani toccherà partecipare alla solita farsa in cui tutto è deciso prima. Con l'alta regia di Re Giorgio Banalitano, quel che resta dei partiti sta cercando di assicurarsi la sopravvivenza programmando il Grande Pareggio. Goldman Monti dovrà sacrificarsi di nuovo per il nostro bene e rimanere a Palazzo Chigi, mentre Pierfurby Casini proverà la strada del Quirinale. Via tutti e che l'ultimo spenga la luce!
"Strappo sulla legge elettorale. Pdl, Lega e Udc alzano al 42,5% la soglia per il premio di maggioranza. Il Pd: non ci stiamo", titola il Corriere delle banche. Con Francesco Verderami che già va oltre e racconta "La regia del Colle per un compromesso": "C'è il Quirinale dietro l'accordo sulla legge elettorale. L'intesa di ieri cambierà ma è il primo passo per modificare il Porcellum" (p. 1).
Sulla Repubblica degli Illuminati, un utile pezzo di Francesco Bei spiega un po' di traffici: "Dopo la rottura di ieri un nuovo accordo è in vista tra centristi e Pd. Si tratta di far scendere al 40% la soglia oltre la quale scatta il premio di maggioranza, garantendo comunque un âpremiolino' del 10 per cento al primo partito in caso la coalizione non vinca il âpremione'.
Tradotto, l'alleanza fra il Pd (30%) e Sel (5%) non potrebbe governare da sola e avrebbe comunque il bisogno dell'apporto della "Lista per l'Italia' di Casini e Fini per formare una maggioranza. Spalancando così le porte al Monti-bis" (p. 15). Non a caso, quell'altro furbetto di Lorenzo Cesa dice a Repubblica: "I democratici non devono lamentarsi, in realtà loro vogliono ancora il Porcellum" (p. 14).
I giornali che non fanno parte del blocco di governo protestano. Cetriolo Quotidiano in prima: "Legge truffa contro Pd e Grillo. Così vince Monti senza candidarsi. Il premier avverte: âPossiamo cambiare il sistema di voto'. Poi in Senato passa un emendamento Rutelli fatto apposta per rendere il Parlamento ingovernabile. No di Democratici e Idv. Bersani: âNon ci vogliono a Palazzo Chigi'.
Intanto la Finanza perquisisce la sede per lo scandalo della segretaria del leader". Il Giornale: "Legge elettorale: blitz Pdl-Udc-Lega. Bersani nei guai, Monti pronto al bis. La strategia di Casini: con il Pd ma dopo il voto e con il Prof premier" (p. 8).
2 - E DA GROSSETO, PRIMI DISPIACERI PER I MONTEZEMOLITI...
Il coordinatore nazionale di Italia Futura, il partito dei carini fondato da Luchino di Monteprezzemolo, ha già i suoi guai giudiziari. Come svela Franco Viviano su Repubblica, Federico Vecchioni è stato rinviato a giudizio con l'accusa di truffa nell'uso di fondi pubblici per il fotovoltaico (p. 20). In molte redazioni, oggi, sarà dramma: riprendere o ignorare cotanta notizia che potrebbe anche solo spettinare Luchino vostro?
3 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Su Libero, Franco Bechis spiffera un pezzo di quella che i curatori di questa modesta rassegna chiamano "cinesizzazione dell'Italia": "Il governo svela: vogliamo impoverirvi. Altro che crescita, i tecnici spiegano che la loro ricetta è tagliare i consumi. Il sottosegretario all'Economia, Polillo: gli italiani vivono al di sopra delle loro possibilità , perciò meglio aumentare l'Iva per ridurre gli acquisti e la dipendenza dall'estero" (p. 5).
L'altro pezzo della strategia è quello di ridurre i diritti dei lavoratori e aumentare il più possibile la produttività , mantenendo bassi i salari. Se si tengono a mente queste due direttrici del governo del Rigor Montis, si capisce che futuro hanno pensato per noi le cosiddette Elite Internazionali.
A proposito, ecco le supposte di giornata. "Il rapporto del 2011 sulla gestione dell'Inps: allarme sulle risorse. âL'aumento del lavoro precario peserà sulle pensioni future'. La Corte dei conti: indilazionabili le misure di risanamento. âNecessario rilanciare subito il sistema complementare" (Messaggero, p. 11). "Precari e donne, pensione ridotta fino al 15%. Allarme della Corte dei conti sulla riforma" (Repubblica, p. 18). Va dritto al sodo il Cetriolo Quotidiano: "La Corte dei conti boccia l'Inps di Mastrapasqua. Critiche per il buco dovuto all'Inpdap e per le troppe consulenze esterne (p. 12).
"Ancora pasticci sugli esodati. E la Fornero congela i salari. Tutele per più lavoratori, salta l'emendamento in commissione alla Camera: "Non c'è la copertura". Il ministro vorrebbe lo stop all'adeguamento degli stipendi all'inflazione" (Giornale, p. 14).
4 - STUPIDARIO A STELLE E STRISCE...
Politicanti italiani in festa dall'ambasciatore Usa per accreditarsi un po' e strappare qualche titoletto. Si ride sul Messaggero: "Bersani e Renzi uniti dal tifo per Barack. Il sindaco: lui è la speranza. Casini: anche lì la contesa è al centro" (p. 9). Insomma, Pierfurby sarebbe decisivo anche negli States.
5 - NONNA PINA CANCELLIERI CONTINUA A FARE LE TAGLIATELLE CON I MANGANELLI...
Titoli da ridere anche i titoli sui vertici della Polizia. Repubblica: "La difesa di Manganelli: âCon i conti non ci so fare ma non sono un imbroglione'. Viminale, spuntano nuovi appalti sospetti" (p. 21). Più ardita la lettura del Corriere: "Buchi e ritardi nell'indagine sugli appalti del Viminale. Manganelli: non imbroglio. Il capo della polizia dal procuratore di Napoli" (p. 23). Inquietante il Sole 24 Ore: "Appalti, vertice Cancellieri-Pignatone. Il vicecapo Izzo conferma l'intenzione di dimettersi. Vicina una svolta giudiziaria" (p. 23). Intanto la prefettessa Cancellieri spera che il petardone esploda in mano al prossimo ministro degli Interni.
6 - QUANDO LE BANCHE HANNO IL CUORE IN MANO...
Ok, il signor ministro va in tv con la nuova compagna al seguito a dire che è tutto a posto, e che lui non ha rapporti con l'ex moglie da anni eccetera eccetera. E figuriamoci se Finmeccanica, o chi per lei, ha pagato consulenze farlocche a Madame.
Ma il Cetriolo Quotidiano non molla e oggi Giorgio Meletti racconta "Tutti i misteri dei debiti dell'ex moglie di Grilli. Le banche non hanno mai chiesto indietro milioni di euro. La sua società "Made in museum" smette di presentare bilanci e nessuno si preoccupa dei conti in sospeso. Alle società normali non succede". Del resto, fu la stessa signora Lowenstein a dire a un giornalista di Repubblica: "Questa è una storia molto, ma molto più complicata di quello che crede" (6 ottobre).
7 - ... E UNA COMBRICCOLA DI ETERNI AL COMANDO...
Abramo Bazoli mette la parola fine al colpo di coda di Palenzona. "Bazoli: âNessun ruolo su Unintesa'. Ca' de Sass, pesa la tornata elettorale. Guzzetti pensa a una staffetta per lasciare Cariplo alla vice Mariella Enoc nel 2016" (Repubblica, p. 37). Sul Corriere, brani della predica di Abramo: "Le banche sono solide, ma il mercato è fragile" (p. 32). Ah, però. Gitarella a Siena? Per la cronaca, intanto, ricordiamo che nel 2016 Bazoli avrà 84 anni, Guzzetti 82 e la giovane emergente Enoc solo 72 anni.
8 - NOTIZIE DA NASCONDERE...
La Corte dei conti francese boccia la Torino-Lione: "Tav costoso e inutile". Alla vigilia del vertice di Lione con i Sì-Tav italioti, i magistrati francesi mettono su internet un documento fastidioso: "Spese lievitate da 12 a 26 miliardi e previsioni sul traffico sballate. Tutti gli studi socioeconomici realizzati sono negativi. Meglio potenziare la linea esistente". Il Cetriolo Quotidiano, che non ha banche e costruttori tra i suoi azionisti, dedica una pagina alla notizia (p. 11). Agli altri non funzionava la connessione internet, evidentemente.
9 - E LERNER PRESE PER IL CULO RAMPINI...
Due aspiranti direttori di Repubblica - o dell'Espresso, fate voi - allietano la pagina 49 di Repubblica. Il paraguru cino-indo-americano dell'Ingegner Sorgenio sforna un nuovo saggio per la Mondadori (oh, son bei soldi) e l'apolide Gad Lerner lo recensisce così: "Ce lo immaginiamo che corre la mattina presto lungo i viali di Central Park o sul tapis roulant di una palestra newyorchese, mentre un'apposita cuffia gli inocula dalle orecchie al cervello l'audiolibro di un saggio sull'economia globale. Il maratoneta Federico Rampini, figura d'inviato e analista certo familiare ai lettori del nostro giornale, non si era mai raccontato in questa invidiabile postura di portavoce delle ansie di una generazione protesa a elasticizzare addirittura il proprio ciclo biologico".
Per liberarvi di noi, ma anche no: colinward@autistici.org
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