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Vladimir Putin ha "licenziato" il ministro della Difesa Anatoli Serdiukov, che paga lo scandalo delle frodi da vari milioni di euro in cui è implicata una società controllata dal suo dicastero. Il presidente russo ha deciso di rimuovere Serdiukov "per assicurare le condizioni necessarie all'inchiesta", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. La guida del ministero sarà assunta da Serghei Shoigu, governatore della regione di Mosca ed ex ministro per la Protezione civile.
Il siluramento di Serdiukov era nell'aria fin da quando era emersa la vicenda della presunta frode da oltre 75 milioni di euro sulla vendita illecita e a prezzi notevolmente ridotti di immobili della Difesa russa. Già il precedente leader del Cremlino Dmitri Medvedev aveva apertamente criticato più volte il suo operato, ma in molti sostenevano che Putin non lo avrebbe mai rimosso.
Tuttavia lo scandalo non è di poco conto. I danni derivanti dalla vendita a prezzi inferiori a quelli di mercato di otto immobili, secondo i dati preliminari, superano i 3 miliardi di rubli (75 milioni di euro): una cifra stellare a fronte della stringente necessità di fondi per rinnovare il settore della Difesa. E nel caso venisse confermata, vergognosa, se paragonata alla carenza di alloggi che è uno dei problemi endemici della gestione del personale militare.
In particolare tre edifici nel centro di Mosca e la terra sottostante sono stati venduti per 700 milioni di rubli (quasi 20 milioni di euro), con una sottostima di almeno 200 milioni rispetto al valore di mercato. In relazione ai presunti abusi compiuti intorno al ministero, il Comitato investigativo russo ha già aperto cinque procedimenti penali che hanno finora portato all'arresto di una coppia di imprenditori.
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