QUESTO LAVORO FA GAGA-RE - L’EX ASSISTENTE TUTTOFARE DELLA GERMANOTTA FA CAUSA: “MI DEVE 380MILA $ DI STRAORDINARI NON PAGATI” - PER STARE DIETRO ALLE FOLLI ESIGENZE DELLA DIVA LA POVERA JENNIFER O’NEILL NON MANGIAVA E NON DORMIVA: UNA VERA SCHIAVISTA. LE SUE MANSIONI INCLUDEVANO “ASSICURARE CHE LADY GAGA RICEVESSE CON PRONTEZZA UN ASCIUGAMANO DOPO LA DOCCIA” O DORMIRE INSIEME PERCHÉ LEI “NON SOPPORTAVA DI RESTARE SOLA”…

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Paolo Mastrolilli per "La Stampa"


Mostro che schiavizza i dipendenti, o vittima di una ex collaboratrice ingrata ed avida? Lady Gaga è tornata a fare titolo sui giornali durante le vacanze di Natale, ma non per una buona azione, un regalo eccentrico, o l'uscita di un pezzo indimenticabile. E' finita sul New York Post perché la sua ex assistente personale, Jennifer O'Neill, le ha fatto causa. Secondo Jennifer, la musicista più pagata al mondo la trattava come una schiava, obbligandola a lavorare senza dormire. Questo ha portato all'accumulo di 7.168 ore di straordinari non pagati, che rappresentano la vera sostanza della causa, in cui si chiede il pagamento di 380.000 dollari di arretrati.

La O'Neill, 41 anni, originaria di Long Island e laureata all'American University, era stata assunta nel 2010 per accompagnare la venticinquenne Lady Gaga, al secolo Stefani Germanotta, nel tour internazionale chiamato non a caso «Monster Ball». Il contratto prevedeva uno stipendio di 75.000 dollari all'anno, per soddisfare tutte le esigenze della cantante. Troppe esigenze, in base alle carte della causa presentata nel tribunale di Manhattan. Secondo Jennifer, infatti, le sue mansioni includevano «assicurare che Lady Gaga ricevesse con prontezza un asciugamano dopo la doccia, e funzionare come la sua sveglia personale, in modo che arrivasse in tempo agli appuntamenti».

La Germanotta pretendeva di essere accudita ovunque, «nella sua casa dell'Upper West Side di New York, negli stadi, sui jet privati, nelle suite degli hotel più raffinati, sugli yacht, le navi, i treni e i bus usati per il tour». Le sue richieste potevano arrivare in ogni momento, durante «le sveglie alle prime luci dell'alba, o per questioni imprevedibili nel mezzo della notte». Quindi la O'Neill era costretta a lavorare senza tregua: niente pause pranzo e, «alle volte, niente sonno».

Un impegno che al confronto le fatiche del film "Il diavolo veste Prada" erano una passeggiata. Jennifer, ad esempio, doveva «assicurare che i vestiti di Lady Gaga fossero sempre disponibili». Una richiesta plausibile, forse, per chi deve seguire la regina Elisabetta, ma assai più complicata per chi deve coprire una star che una volta si presentò allo show televisivo Good Morning America conciata da «preservativo umano».

«Causa senza merito», commenta il portavoce della Germanotta. La denuncia della O'Neill, in effetti, non colpisce più di tanto, perché un'altra ex assistente di Stefani, Angela Ciemny, aveva raccontato storie simili nel libro "Poker Face: The Rise and Rise of Lady Gaga".

Angela sosteneva di essere stata costretta a dormire e fare la doccia con la Germanotta, che non sopportava di restare sola. Ma sono reati? Stefani non è arrivata ai livelli di Naomi Campbell, condannata per aver assalito le assistenti a colpi di telefono cellulare lanciato in testa. La questione degli straordinari, però, è un'altra cosa. Secondo la rivista Forbes, nel 2011 Lady Gaga è stata l'artista più pagata nel mondo della musica, con 90 milioni di dollari. Jennifer sostiene che le sue fatiche, indispensabili per farle ottenere questi risultati, valessero più di 75.000 dollari, e ora chiede il resto.

 

LADY GAGALADY GAGALADY GAGALADY GAGALADY GAGA E ELLEN DEGENERESLADY GAGA