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Ed Klein per “Daily Mail”
Lo scrittore e giornalista Ed Klein ha pubblicato il quarto libro sui Clinton dal 2005, si intitola “Guilty as Sin” e racconta sia le scappatelle presidenziali di Bill con le stagiste sia i problemi di salute di Hillary e il suo rapporto con l’assistente Huma Abedin.
«Huma Abedin scese le scale di Chappaqua (residenza di Hillary), strofinandosi gli occhi e parecchio spettinata. ‘Ti sei fatta il riposino del guerriero?’, domandò Hillary, che mise entrambe le mani sul collo di Huma e cominciò a massaggiarle le spalle. Huma sorrise ma apparve imbarazzata, ricorda una delle care amiche di Hillary invitata in quei giorni. Huma è una tosta ma quando Hillary mostra attenzioni per lei in pubblico, diventa una bambina timida.
Hillary raccontò alle amiche dell’atteso rapporto sulla sua responsabilità per le morti dell’ambasciatore Christopher Stevens e altri tre americani a Bengasi, quando lei era Segretario di Stato. Si aspettava che la sbranassero. La commissione, a maggioranza repubblicana, la riteneva colpevole per la sicurezza inadeguata del consolato in Libia e per aver mentito alle famiglie delle vittime, dicendo che l’attacco era stato una risposta spontanea ad un video anti-islamico, invece Hillary aveva mandato una mail alla figlia Chelsea la notte stessa dell’attacco, spiegando che era tutto pianificato, sponsorizzato da al-Qaeda.
Altro nemico giurato è James Comey, a capo dell’FBI, che Hillary definisce ‘uno stronzo che mi sta da sempre alle calcagna’. Ha belle parole anche per Bernie Sanders, pronto alla rivoluzione socialista. Di lui disse, alle amiche: «Bernie ha gettato merda sulla mia candidatura. Quel viscido cerca di rovinare tutto» e ha alzato il braccio come a colpirlo.
A pranzo qualcuno le chiese di Bill e lei rispose: «Non ho fottutamente idea di dove sia, probabilmente con qualche....». Il seguito rimase in sospeso. Bill prendeva parte alla campagna ma per conto suo, si faceva i discorsi, raggiungeva i posti, senza che lei ne fosse mai al corrente.
Hillary non era affatto felice del suo percorso: «Ha urlato contro i manifestanti di ‘Black Lives Matter’ e l’episodio è stato ripreso in video. Col cazzo che mi è utile. Poi ha litigato con un sostenitore di Bernie. Utile un cazzo». In un gesto di stizza si è tirata i capelli, si è calmata con lo sguardo di Huma, poi ha proposto una passeggiata per riattivare la circolazione prima di tornare al lavoro.
Chelsea tratta Huma con rispetto quando in giro c’è sua madre, ma la tratta con disprezzo quando Hillary non è presente. E’ felice quando Hillary rimprovera la sua assistente. Questione di rivalità, triangolo sentimentale abbastanza complicato. Diversamente dal rapporto di Hillary con Huma, quello con Chelsea è distante e freddo. Chelsea non è una persona calorosa. Non abbraccia, non bacia sulla guancia, non mostra segni di affetti se non davanti alle telecamere.
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