1. QUELLA PESTE DI MATTEUCCIO TORNA ROTTAMATORE E IMPALLINA I DUE CANDIDATI PREFERITI DI CULATELLO BERSANI: QUELLO DI BANDIERA, OVVERO LA FINOCCHIARO, DESTINATA A SCOMPARIRE ALLA TERZA VOTAZIONE, E QUELLO DI DIALOGO CON IL PDL, MARINI 2. A QUESTO PUNTO, È DAVVERO UN DERBY TRA MORTADELLONE PRODI E GIULIANO AMATO. OVVERO TRA IL BOLOGNESE GRADITO A GOLDMAN SACHS E ALLA CINA E IL TORINESE CHE PIACE IN VATICANO COME AL GRANDE ORIENTE, SILVIO BANANONI COMPRESO 3. GRILLOMAO HA PAURA DEL VOTO E TORNA ALLA SUA SPECIALITÀ: LANCIARE ANATEMI

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a cura di Colin Ward e Critical Mess

1 - QUIRINAL PARTY
Quella peste di Matteuccio torna Rottamatore e impallina i due candidati preferiti di Culatello Bersani: quello di bandiera, ovvero la Finocchiaro, e quello di dialogo con il Pdl, Marini. A questo punto, forse, è davvero un derby tra Mortadellone Prodi e Giuliano Amato. Ovvero tra il bolognese gradito a Goldman Sachs e alla Cina e il torinese che piace in Vaticano come al Grande Oriente. I padroni dei giornaloni stanno ancora alla finestra, pronti a salire, come sempre, sul carro del vincitore.

Ecco l'exploit domenicale del cecchino fiorentino, che può contare su oltre 50 deputati. "Renzi boccia Marini e Finocchiaro. ‘Non vadano al Quirinale'. Attacco a Bersani: pensa ai suoi destini personali. Lettera a Repubblica del sindaco: serve un capo dello Stato all'altezza e garante di tutti".

Micidiale il passaggio su Marini: "Due mesi fa Marini si è candidato al Senato dopo aver chiesto (e ahimè ottenuto) l'ennesima deroga allo statuto del Pd. Ma clamorosamente non è stato eletto. Difficile, a mio avviso, giustificare un ripescaggio di lusso, chiamando a garante dell'unità nazionale un signore appena bocciato dai cittadini d'Abruzzo". Sulla Gran Signora di Catania, invece, in un'intervista dice: "L'immagine della Finocchiaro che fa la spesa all'Ikea con la scorta la rende poco adatta a far passare un messaggio ‘anticasta'" (Repubblica, pp. 2-3). Pum pum e ciao.

Ma non ci sono solo Marini e Finocchiaro. Per il Corriere, "Ora Bersani lavora a una rosa di tre nomi. C'è anche Amato. L'aspirazione di un'intesa al primo scrutinio. Domani nuovo incontro con Berlusconi" (p.3). La Stampa di Mariopio Calabresi boccia le donne e prevede: "Volata finale per il Quirinale. Sfida Amato-Prodi. Le due ipotesi dipendono dalla trattativa tra Pd e Pdl. Se si trova l'intesa sul governo il Dottor Sottile è in pole, altrimenti il favorito è Prodi" (p. 2).

Il Giornale di Berlusconi non si sbilancia: "Il rebus del Colle. Tre nomi e un jolly. Il pd stringe su Amato, Marini e Prodi. Ma qualcuno pensa a un colpo di scena che coinvolga Berlusconi" (p. 1). Sperare è lecito. Per il Messaggero, "Berlusconi pensa a Bonino: male minore. Il Pdl si scatena contro l'ipotesi Prodi: così si radicalizza lo scontro. Il Cavaliere studia le contromosse: pronti alla piazza" (p. 7). Sul Cetriolo Quotidiano, vicino agli umori della base grillina, "M5S, pressing per Rodotà: ‘Può sbloccare tutto. Con lui chance anche per il governo" (p. 3).

2 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
E' lastricato di bava il viale d'addio di Re Giorgio Banalitano. Oggi tocca al Messaggero: "Da gentiluomo dell'ex Pci a icona nazional-popolare. L'intuizione di portare con Italia 150 l'idea di nazione in giro tra la gente. Il dialogo diretto con i più giovani e l'attenzione all'emergenza carceri. Seppur allergico alla demagogia ha saputo stabilire quella che Gramsci chiamò ‘connessione sentimentale'" (p. 5, Mario Ajello). Sull'emergenza carceri, in effetti, chiedere conferma al colonnello della Cia Joseph Romano, graziato in extremis.

3 - UN, DUE, TRE, GRILLINO!
Ha paura di andare alle elezioni, il Grillomao di Genova Sant'Ilario, e torna alla sua specialità: lanciare anatemi. "Grillo, allarme urne. ‘Partiti cialtroni mentre l'Italia brucia'. Oggi i ballottaggi per il candidato M5S al Quirinale. Crimi: Prodi una sorpresa, ma accetteremo il risultato" (Messaggero, p. 6). Il problema è che la base dà segnali di nervosismo e la Casaleggio & Associati fatica a tenere tutti allineati: "Il web si ribella: ‘E' anche colpa tua'. Critiche sul blog: ‘Vi consultate ma non fate nulla'. Tra i militanti c'è delusione: ‘Non siamo in grado di governare e tifiamo per l'inciucio" (Repubblica, p. 6).

4 - LA BELLA POLITICA
Tentativi di autodistruzione in corso in quel che resta della Sega Nord. "Lega sull'orlo del crac, gelo tra Tosi e Zaia. Il governatore veneto invita alla mediazione: ‘Le azioni disciplinari non servono'. A Venezia bandiere listate a lutto. Dopo le 35 espulsioni partito nel caos. Salvini: ‘In 10-15 vogliono polemiche" (Repubblica, p. 9). Sarà, ma si menano pure.

5 - MA FACCE RIDE!
Monti su Scelta Civica: "Non mollo, il partito cresca da solo" (Corriere, p. 7)

6 - COME TI SISTEMO BERTONE
Anche il Corriere oggi batte un colpo su Bertone e lo fa con un'intervista devastante di monsignor Semeraro. "Meno potere al Segretario di Stato'. Monsignor Semeraro: bisognerà restituire ai capi dicastero maggiore autonomia. Parla il vescovo del gruppo cardinalizio chiamato a consigliare il Pontefice sulla riforma della governance vaticana" (p. 21). In Curia previsto un bell'autunno caldo.

7 - VIA SOLFERINO CRUCIS
Cda della domenica in via Solferino: caccia ai soldi (600 milioni) e a nuovi equilibri nel patto di sindacato e fuori. Scrive il concorrente Repubblica: "Rcs in rosso di 509 milioni. Intesa e Fiat crescono nel patto. Merloni si dimette dal cda. Varata la ricapitalizzazione". Nel pezzo si legge anche che "il 5,1% dei Benetton non seguirà la ricapitalizzazione, mentre in forte dubbio sono il 16,6% di Giuseppe Rotelli - anche per via delle sue condizioni di salute non buone - e l'8,7% di Diego Della Valle" (p. 15).

I nuovi soci forti di via Solferino sono insomma Abramo Bazoli, Yacht Elkann e Nego Nagel di Mediobanca. A loro spetterà trovare altri soci e un nuovo direttore per il Corriere. Intanto le banche creditrici si apprestano a sganciare quasi 600 milioni, senza che nessun politico dica la sua. Potenza dei salotti marci!

Sulla Stampa, spazio in un sommarietto alle ragioni di Merloni: "Polemico il presidente di Ariston Thermo: troppo premiati gli istituti di credito" (p. 22). Ma dove pensavi di trovarti, caro Mr. Ariston?

8 - TELEFONI A MANDORLA
Il segno di come è ridotto il capitalismo bancario all'italiana è che, Fiat a parte, gli stessi protagonisti delle vicende di via Solferino sono impantanati anche in Telecom Italia, attraverso la holding Telco (Telefonica, Mediobanca, Intesa e Generali).

Su Affari&Finanza, utile pezzo di Giovanni Pons: "Li Ka Shing tra Telecom e Telefonica. La carta di Bernabè per uscire dallo stallo. Il gruppo spagnolo non ha interesse a spingere l'ex monopolista italiano su una gestione più dinamica. Chiamando Li Ka Shing l'obiettivo è mettere alle strette il primo azionista di Telco spingendolo a prendere tutto o a lasciare" (p. 2).

9 - CHAPEAU!
Scoop di Giovanni Bianconi sulle Brigate Rosse. "L'ultimo delitto degli anni di piombo. Ruffilli, indagato un altro brigatista. La sua voce sarebbe incisa nell'audio di una riunione del commando. Il senatore Dc fu assassinato il 16 aprile 1988. Ora gli investigatori analizzano con nuove tecniche i nastri delle vecchie registrazioni" (Corriere, p. 17)

 

 

RENZI E BERSANI PDBERSANI-RENZIPRANZO RENZI BERSANI A ROMARENZI MATTEO IL DISCORSO DI FRANCO MARINI prodi GIULIANO AMATO ROMANO PRODI FOTO LAPRESSE DALEMA E AMATO bonino ministro con prodi FRANCO MARINI E SIGNORA GIULIANO AMATO ROMANO PRODI FOTO LAPRESSE sara prodi FINOCCHIARO ALL'IKEA