PIÙ CHE “LIBÉRATION” È UNA “EPURATION” - MAXI-TAGLI AL QUOTIDIANO FRANCESE: QUASI CENTO GIORNALISTI IN USCITA - GLI EDITORI SPERANO IN PARTENZE VOLONTARIE E CHI LASCIA S’IMPEGNA A UNA CLAUSOLA DI “NON DENIGRAZIONE”

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S.Mon. per “il Corriere della Sera

 

LIBERATIONLIBERATION

Il quotidiano della sinistra francese Libération , co-fondato nel 1973 da Jean-Paul Sartre, sta per subire una terapia choc che lo porterà a ridurre il suo personale di 93 dipendenti (81 a tempo indeterminato e 12 a termine), tra giornalisti e no. Oggi lavorano a Libération circa 250 persone.

laurent joffrinlaurent joffrin

 

I proprietari, Patrick Drahi e Bruno Ledoux, sperano che la maggior parte dei tagli sarà realizzata con un piano di partenze volontarie che offre condizioni economiche vantaggiose a quanti scelgono di lasciare il quotidiano impegnandosi a firmare una «clausola di non denigrazione» (a febbraio le due pagine al giorno della campagna nous sommes un journal, «noi siamo un giornale», erano state molto critiche nei confronti dell’editore). Se l’obiettivo dei 93 non sarà raggiunto entro il 31 gennaio, la direzione sarà costretta a indicare le persone da licenziare.

 

PATRICK DRAHI 
PATRICK DRAHI

Nell’edizione di oggi, il direttore Laurent Joffrin spiega — tra pragmatismo e solennità — che «dobbiamo perseguire i nostri obiettivi in condizioni realistiche. Potremo contare alla fine su una redazione di circa 130 persone, e Libération continuerà a difendere i suoi valori di giustizia, uguaglianza e modernità, in difesa del giornalismo libero, al servizio di un mondo migliore, più umano e più giusto».

 

BRUNO LEDOUX 
BRUNO LEDOUX

Anche Le Monde si appresta a cambiare, tornando sul piano di rinnovamento che aveva provocato la ribellione di parte della redazione e l’addio forzato della direttrice Natalie Nougayrède (passata una settimana fa al britannico The Guardian come editorialista). Per adesso nessun taglio del personale, ma una edizione digitale del mattino e una nuova formula del giornale cartaceo a partire dal 6 ottobre.

 

NATALIE NOUGAYRÈDE
NATALIE NOUGAYRÈDE