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“MIA NIPOTE ERA STATA MALE, TOTTI E NOEMI NON DOVEVANO LASCIARLA SOLA IN CASA” – LA MAMMA DI ILARY BLASI, DANIELA SERAFINI, CONVOCATA NELL’INDAGINE SULL’ABBANDONO DELLA NIPOTE, CHE SECONDO L’IPOTESI ACCUSATORIA SAREBBE STATA LASCIATA SOLA DALL’EX CAPITANO GIALLOROSSO, ACCUSA IL PUPONE”: “LA PICCOLA EBBE UNA CRISI RESPIRATORIA NELLA NOTTE DELL'ADDIO AL CALCIO DEL PADRE. TEMEVO POTESSE RISUCCEDERLE UNA COSA DEL GENERE. CON TOTTI NON CI SONO PIU’ CONTATTI AMICHEVOLI” - LA PROCURA HA CHIESTO L’ARCHIVIAZIONE. I LEGALI DI BLASI CONTESTANO INVECE OGNI PASSAGGIO. NEL VERBALE, LA MADRE DELLA CONDUTTRICE È NETTA: “GLI AGENTI HANNO DETTO CHE AVEVA APERTO LORO LA PORTA UNA SIGNORA. MI SONO SENTITA PRESA IN GIRO” - ORA LA DECISIONE PASSA AL GIP...

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noemi bocchi francesco totti (2)

Estratto dell'articolo di Giuseppe Scarpa  per roma.repubblica.it

 

«Vorrei raccontare un episodio», esordisce davanti ai carabinieri la madre di Ilary Blasi, convocata nell’indagine sull’abbandono della nipote, che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbe stata lasciata sola dal padre, l’ex capitano giallorosso.

 

La donna parte da lontano, da una sera simbolica. «L’ultimo giorno di addio al calcio di Francesco Totti, quando mia nipote aveva un anno: quella sera eravamo andati a festeggiare al ristorante, ma poi mia nipote era tornata a casa con la babysitter.

 

Al ritorno dal locale Ilary mi aveva chiamato dicendomi che la bimba non respirava e l’abbiamo portata al pronto soccorso. I medici non avevano saputo spiegarci cosa poteva essere successo e ci avevano dato dei farmaci, dicendoci che poteva accadere nuovamente».

 

Un precedente che, spiega, ha pesato nelle ore concitate del 26 maggio 2025. Quella notte, dice, «ero spaventata». Aveva compreso che la nipote si trovava in casa da sola, in compagnia di altri due bambini. Il timore era concreto. «Temevo potesse risuccedere una cosa del genere alla bambina.

ilary blasi e la madre

 

Ilary non ha mai lasciato la figlia neanche a giocare nella cameretta da sola. La cosa più grave è che, secondo me, la polizia possa coprire il reato». Poi l’affondo. «Quando ho indicato il nominativo di Totti ho avvertito titubanza. Con Totti non ci sono più contatti amichevoli».

 

Il quadro ricostruito dagli inquirenti si intreccia con la serata in cui Totti e Noemi Bocchi escono per cena, lasciando — secondo la procura — soli in casa i tre minori di 7, 9 e 11 anni. Per gli investigatori l’assenza di un adulto si protrae dalle 21 fino a mezzanotte.

 

ilary blasi e la madre

Alle 22.56 è la nonna a comporre il numero d’emergenza. La volante arriva venti minuti dopo, resta nel piazzale, annota che attende personale femminile. Nel frattempo un dirigente di polizia fa avvertire Totti, seduto al tavolo del ristorante. Alle 23.50 compare Cristian, il figlio maggiore, entra nell’appartamento mentre gli agenti rimangono all’esterno. Sette minuti più tardi sale la tata, Cocos Mandica. Ed è qui, sottolinea la procura di Roma, che si crea un possibile alibi: la presenza della donna, formalmente, certifica la supervisione sui bambini.

totti noemi bocchi

 

A mezzanotte Totti e Bocchi rientrano. Solo allora la polizia sale nell’appartamento e trova i minori insieme alla tata. La procura, dopo mesi di verifiche, conclude che i bambini non abbiano corso un pericolo concreto e chiede l’archiviazione. I legali di Blasi contestano invece ogni passaggio.

 

Nel verbale, la madre della conduttrice è netta: «Verso mezzanotte e mezza sono scesi gli agenti della polizia, ricordo che una delle pattuglie nel frattempo era andata via. Gli agenti mi hanno detto che era tutto a posto e che aveva aperto loro la porta una signora. In quel momento mi è crollato tutto, mi sono sentita presa in giro». Ora la decisione passa al gip (...)

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