DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO -…
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, a proposito di bollette luce e gas e del loro relativo costo, un tema che giudico non meno cruciale del sì o no al green pass, spero di non annoiare i tuoi lettori col raccontarti la mia esperienza professionale.
Succede che io viva in una casa grande, che è assieme la mia casa e il mio studio professionale dove contenere la mia biblioteca di lavoro, e dunque che il consumo di luce e gas vi è notevole. Tanto che sino a poco tempo fa pagavo ben tre bollette distinte e separate, due all’Acea e una all’Eni.
A dirla altrimenti ero e sono un pollo da spellare ben bene, e non c’è bisogno che entri nel dettaglio delle cifre (terrificanti). Dopo anni che altri gestori mi rompevano i coglioni a supplicarmi di passare con loro (telefonate a ora di pranzo pressoché quotidiane) mi sono arreso alla comodità di portare le tre bollette a due e dunque di pagarle a un unico gestore, l’Enel. Naturalmente non penso che risparmierò un solo euro, solo penso di ridurre il numero di bollette e le relative pratiche di pagamento.
Solo che a vedersi sfilare di mano un tale pollo, quelli dell’Acea hanno cominciato a dar di matto. Sotto forma di anche due telefonate al giorno in cui mi supplicavano di recedere dalla mia decisione e questo con l’offrirmi sconti apparentemente spaventosi. Anche due persone al giorno da loro pagate per supplicare il pollo di continuare a fare il pollo. Dopo quasi un mese ho cominciato a minacciare quelli che mi telefonavano. Dopo un mese e mezzo finalmente niente più telefonate.
A questo punto ha cominciato a telefonarmi una sedicente Società di consulenza, anche due volte al giorno, a spiegarmi come l’Enel mi farà pagare più di quanto loro abbiano indicato, che loro ne sono turbatissimi e che per questo mi offrono condizioni ulteriormente vantaggiose. Fino a due telefonate al giorno pur di diventare un pollo a loro uso e consumo.
Possibile che uno come me diventi per le Società produttrici di luce e gas quel che Brigitte Bardot era per noi ventenni dei Sessanta? Possibilissimo eccome, e tanto più che si annuncia un aumento vertiginoso dei costi di quelle bollette e solo adesso qualcuno al governo sembra che se ne sia accorto.
Detto questo io continuerò a pagare i 7-8mila euro l’anno che mi costa illuminare e riscaldare (raffreddare) casa mia. Ci mancherebbe altro. Solo vorrei che da adesso alla fine dei miei giorni nessun killer telefonico mi rompesse i coglioni a ora di pranzo. Solo questo chiedo al Destino a Dio o a Allah o a chiunque altro del loro rango.
giampiero mughini foto di baccogiampiero mughini foto di bacco
GIAMPIERO MUGHINI
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