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Marco Giusti per Dagospia
Tornatore, con "La migliore offerta", batte Sorrentino, con "La grande bellezza", 6 a 4 ai Nastri d'Argento in quel di Taormina. Vincendo inoltre con premi pesanti, miglior regia, colonna sonora, costumi, scenografia, montaggio, mentre Sorrentino si deve accontentare dei premi alla fotografia e al sonoro e ai due migliori attori non protagonisti, Sabrina Ferilli e Carlo Verdone, più che giusti, certo, ma la sfida era sulla regia e sul miglior film, premio vinto, a sorpresa, da Bernardo Bertolucci con "Io e te".
Al primo scontro frontale della stagione, quindi, visto che ai David non concorreva "La grande bellezza", Peppuccio, che un po' giocava in casa, distanzia Sorrentino, a dispetto delle previsioni. Segno che la critica italiana non era affatto compatta sulla "Grande bellezza", che non vince nemmeno soggetto e sceneggiatura, che vanno, rispettivamente, a "Reality" di Gaudioso-Braucci-Garrone e a "Viva la liberta'" di Ando'-Pasquini.
Come migliori attori protagonisti vincono Aniello Arena, l'attore detenuto, per "Reality" di Matteo Garrone, e di questo siamo molto contenti perche' non e' solo bravissimo, ma un oggetto del tutto nuovo nel panorama italiano, e Jasmine Trinca per "Miele" di Valeria Golino, che vince anche il premio come miglior opera prima.
Se la Trinca, dopo aver perso ai "David" contro Margherita Buy, si prende la sua rivincita, "Viaggio sola" di Maria Sole Tognazzi si rifa' vincendo il Nastro come migliore commedia dell'anno, anche non e' propriamente una commedia, ma va bene lo stesso. Del resto, lo sapevamo che ai Nastri le vere e più' dure battaglie sarebbero state "La migliore offerta"-"La grande bellezza" e quella, tutta femminile, "Miele"-"Viaggio sola".
Battaglie che ci erano state negate ai David perche' i film di Sorrentino e Golino erano usciti a Maggio. Diciamo che vince "Miele" perche' prende due premi, ma "Viaggio sola" ha gia' vinto molti premi e si puo' accontentare della migliore commedia. Il Nastro al miglior produttore va a Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per "La migliore offerta", giusto visto che produrre un film di Tornatore dopo "Baaria" sembrava una impresa a dir poco temeraria. Miglior canzone a Cesare Cremonini e Gianni Morandi per "Padroni di casa" di Edoardo Gabbriellini.
Fioccano i premi speciali, in modo da non deludere nessuno e assicurarsi un pieno di star per la serata di stasera al Teatro Greco. Nastro straordinario dell'anno a Toni Servillo, nastri solo speciali a Roberto Herlitzka e alla coppia Margaret Mazzantini-Sergio Castellitto per "Venuto al mondo", film ampliamente snobbato sia dai David che dai Nastri. Premio Biraghi, cioe' ai giovani talenti, a Rosabell Laurenti Sellers e a Filippo Scicchitano. Premio Bulgari a Tea Falco e premio Hamilton a Alessandro Gassman.
Cosi' sono premiati un po' tutti i campioni dell'anno, grazie a un modello un po' più ecumenico dei David. Evitati quindi i due premi a Valerio Mastandrea (anche se uno ci poteva stare). E niente, ma proprio niente, a Marco Bellocchio. Nessuno spazio, "Viaggio sola" a parte, alla nostra commedia (da "I due soliti idioti" a "Buongiorno papa'" ), anche se i premi a Verdone e Ferilli riscattano un po' la solita poca voglia di premiare i volti più popolari.
Rispetto ai David, questa edizione dei Nastri, ha potuto giocare su scontri più importanti e meno ovvi, anche se rimane immutata la poca voglia di cambiamento e di osservare realta' produttive davvero innovative. Ma lo spettacolo, con la parate di stelle italiane, sara' particolarmente ricco quest'anno.
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