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IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – SE NE VA PIA VELSI, 101 ANNI, STORICA ATTRICE DI AVANSPETTACOLO, TEATRO, CINEMA, TV, MA ANCHE CANTANTE, SOUBRETTE E CAPOCOMICA. È ARRIVATA AL SUCCESSO CON IL PERSONAGGIO DI NONNA TRIESTE, LA MOGLIE DI PAOLO PANELLI NEL FILM DI MARIO MONICELLI “PARENTI SERPENTI” E IN BEN 74 PUNTATE DELLA FICTION TV “TUTTI PAZZI PER AMORE” COME ZIA FILOMENA – NEGLI ULTIMI ANNI SI LAMENTÒ, ANCHE IN TV, DI NON AVERE UNA PENSIONE ADEGUATA E DI SOPRAVVIVERE A STENTO… – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

Pia Velsi

Se ne va Pia Velsi, 101 anni, storica attrice di avanspettacolo, teatro, cinema, tv, ma anche cantante, soubrette e capocomica, arrivata al successo con il personaggio di Nonna Trieste, la moglie di Paolo Panelli nel film di Mario Monicelli “Parenti serpenti” e in ben 74 puntate della fiction tv “Tutti pazzi per amore” come zia Filomena.

 

Nata col nome di Elpidia Sorbo a L’aquila nel 1924, ma cresciuta a Napoli nel quartiere dei Tribunali, muove i primi passi giovanissima come cantante e attrice di avanspettacolo sulle scene napoletane. Ciro Ippolito se la ricorda addirittura invitata al matrimonio dei suoi genitori.

 

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Bravissima, dotata di tutte le qualità che doveva avere un’attrice, non trova come altre stelle della sua generazione, Dolores Palumbo, una caratterizzazione né un padrino teatrale come Eduardo. Si specializza come cantante, col nome di “Nuovo Fiore”, e passa all’avanspettacolo quando a Bari, al Teatro Petruzzelli, si troverà a sostituire improvvisamente Rosalia Maggio.

 

Passa così all’avanspettacolo, tra Napoli e Roma, dove recita al Teatro Ambra Jovinelli. Nel cinema fa un’apparizione in “Carosello napoletano” di Ettore Giannini e poi, nel 1959, qualcosa di più interessante in “Nella città l’inferno” di Renato Castellani.

 

La si nota di più nel televisivo “Scaramouche” con Domenico Modugno. Nel cinema non trova però grandi ruoli e le sue apparizioni sono sporadiche. “I due della Formula 1 alla corsa più pazza del mondo” con Franco e Ciccio nel 1971, “Amore mio non farmi male” di Vittorio Sindoni, “La poliziotta” di Steno, dove fa la mamma di Giovanna, cioè Mariangela Melato e “Suor Emanuelle” con Laura Gemser, dove fa suor Nanà.

 

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Madre e suora sembrano i ruoli più significativa che le offre il cinema. Anche zia. Sarà la zia di Massimo Troisi in “Pensavo che fosse amore invece era un calesse”. Le offre qualcosa di più interessante Luciano De Crescenzo da regista, sia in “Così parlò Bellavista”, dove è “la signora del cavalluccio”, sia in “32 dicembre”.

 

E’ così che nei primi anni ’90 finalmente il cinema la scopre con il ruolo di Nonna Trieste in “Parenti serpenti” di Monicelli, seguito da apparizioni divertenti in “Pacco, doppio pacco e mezzo paccotto” di Nanni Loy, “Camerieri” di Leone Pompucci, Panni sporchi” di Mario Monicelli, “La vespa e la regina” di Antonella De Leo con Claudia Gerini, “S.M.S. – Sotto mentite spoglie” di Vincenzo Salemme nel 2007.

 

Oltre alle 74 puntate di “Tutti pazzi per amore” che le daranno grande popolarità, la ricordiamo anche in “Mozzarella Stories” di Edoardo De Angelis e “Leone nel basilico” di Leone Pompucci con ida Di Benedetto.

 

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Negli ultimi anni si lamentò, anche in tv, di non avere una pensione adeguata e di sopravvivere a stento. “Prendo 500 euro al mese di pensione e purtroppo ne pago 900 di affitto. Ho accumulato un debito con la padrona di casa, ma se mi sfrattano dove vado? Non ho nessuno al mondo. Prima, quando riuscivo ancora a lavorare, mi mantenevo con dignità. Ora sono troppo vecchia e le proposte di lavoro non arrivano più”.

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