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Testo tratto da “La versione di Paul - Paul McCartney con Paul Du Noyer” (Traduzione di Annalisa Carena) pubblicato da "la Repubblica"
McCARTNEY 3
john lennon e paul mccartney in conferenza
Prima di tutto ci fu la radio, la Bbc, perché non avevamo un giradischi. A mio padre piaceva costruire radio a galena. Subito dopo la guerra se ne vedevano in giro parecchie, tutti le costruivano. Poi i miei comprarono una grossa, bella radio di famiglia, che noi bambini ascoltavamo seduti sul pavimento. Papà si era procurato un paio di cuffie per me e mio fratello: surplus militare. Ricordo quel vecchio cavo elettrico marrone.
Lui lo faceva arrivare in camera da letto, così se dovevamo andare a dormire e c' era qualcosa alla radio, ci dava il permesso di ascoltarla per un quarto d' ora. La cosa migliore alla radio era Family Favourites, un grande programma di dediche per i soldati all' estero. Era una specie di hit parade, un ampio spazio in cui sentivi tutti i dischi più popolari. Ricordo I'll be Home di Pat Boone (nel 1956), era grandiosa. Subito dopo smisi di interessarmi di Pat Boone, ma quello è un disco che mi piace ancora, una bella canzone che parla di un soldato: "I' ll be home, my darling...".
la famiglia mccartney in aeroporto
Poi venne la tv. Tanti si comprarono un televisore per l' incoronazione di Elisabetta del 1953. I genitori dicevano: "Non c'è niente di buono nella tv, è tutta roba orribile, distrugge l' arte della conversazione". Qualcuno lo dice ancora. E probabilmente ha ragione. Ma noi insistevamo: "Dai, papà, ce l' hanno tutti". Così, quando ci fu l' incoronazione l' intera strada andò a comprarsi la tv e le antenne spuntarono come funghi.
SONO I MARINAI A PORTARTI LA MUSICA IN CASA
Il fattore cruciale era che Liverpool era un porto. C'erano sempre marinai che arrivavano con dischi di blues da New Orleans, dall' America. Cose di varie etnie, potevi ascoltare musica africana, o il calypso grazie alla comunità caraibica, che credo fosse la più antica in Inghilterra. Con tutte quelle influenze, dalla radio in casa ai marinai, agli immigrati, era un enorme melting pot musicale. E probabilmente noi prendevamo quel che ci piaceva da tutto questo. I primi ricordi sono quelli di mio padre che suonava il piano a casa.
Era un venditore di cotone, e aveva imparato a suonare il piano a orecchio quand' era bambino. Aveva fatto parte di un gruppo chiamato Jimmy Mac's Jazz Band. Quand' eravamo piccoli, io mi stendevo sul tappeto e lo ascoltavo mentre suonava cose tipo Stairway to Paradise di Paul Whiteman, o Lullaby of the Leaves che mi piaceva molto, o un paio di pezzi scritti da lui. Improvvisava al piano, ed era meraviglioso. Aveva un amico alla Borsa del cotone, un altro venditore di nome Freddy Rimmer, che veniva a suonare qualcosa, quindi c' era un' atmosfera molto musicale in casa. C' era sempre un pianoforte. A capodanno si faceva una grande festa di famiglia.
Qualcuno si metteva al piano, e il più delle volte era mio padre. Lui mi diceva sempre: "Impara a suonare il piano e sarai invitato a un sacco di feste". Il rock and roll, altro che semiminime Era il 1956. Avevamo la tv, e una sera sentimmo questa notizia: "Una scena di devastazione: teddy boys e rockers hanno devastato alcuni cinema a Londra. Ed ecco la causa di quell' agitazione: One-two-three o' clock, four o' clock rock...".
paul e linda fu amore a prima vista
Era, naturalmente, l' attacco di Rock Around the Clock di Bill Haley & His Comets. La canzone faceva parte della colonna sonora del film Il seme della violenza, e le proiezioni in Gran Bretagna scatenarono disordini fra gli adolescenti. Per la prima volta in vita mia provai una scarica elettrica. Questo fa per me! Ma sono un primitivo. Non voglio imparare la musica. Non mi piace, davvero. È troppo impegnativo, somiglia a un compito. È questo che mi ha fatto passare la voglia di imparare a suonare il piano. Nell' attimo stesso in cui mi davano qualcosa da studiare a casa, fine, mollavo tutto.
linda e paul venticinque anni di matrimonio
Odiavo i compiti a casa. Quando la maestra di piano mi diceva qualcosa tipo "impara queste semiminime", non lo sopportavo. Amavo la musica, ma non sono mai riuscito ad andare oltre quelle prime lezioni.
RINGO, LUI SÌ CHE SAPEVA LE COSE
All' inizio si beveva bourbon e 7Up. Cioè quel che beveva Ringo, che era il più sofisticato tra noi. Lo è sempre stato. Se c' era qualcosa di americano, come le sigarette Lark, lui lo sapeva. Aveva un macchinone. Sembrava un soldato americano, Ringo, per come viveva. Aveva una Ford Zephir Zodiac. Incredibile, visto che tutti noi avevamo delle utilitarie. Ringo era più vecchio di noi, aveva lavorato in un villaggio vacanze Butlin. Si era fatto crescere la barba. Possedeva un abito completo.
linda e paul tra campagna e semplicita
Aveva classe. Beveva Jack Daniel' s o bourbon. Io non avevo mai sentito parlare del bourbon. Così decisi di provare. Ci mettemmo a bere bourbon e limonata, poi passammo a whisky e Coca, probabilmente quando non trovavamo il bourbon. Devo averlo sentito ordinare da Ringo: "Se non avete il bourbon, prenderò uno scotch". Era un adulto, Ringo. Ha sempre avuto un' aria adulta. Sospetto che fosse adulto già a tre anni. Whisky e Coca. Quello diventò il drink del rock and roll.
linda e paul negli anni settanta
LE CHIAVI DELLA CITTÀ NON SONO QUELLE DELLA BANCA
Dopo un po' ci facemmo l' abitudine. Ci chiedevamo: che significa, ricevere le chiavi della città? Puoi rapinare una banca? No, non significa niente. È solo una specie di onorificenza. E va bene. Ti davano le "Chiavi di Indianapolis" con una solenne cerimonia, ti facevi la foto col sindaco. E incontravi le sue figlie. Di solito dovevi trovare un modo per distrarti, perché era terribilmente noioso.
"Salve. Oh, lei è... Piacere di conoscerla". No, non è un piacere conoscerli, non tutti i giorni.
A volte, se sei fortunato, può essere un piacere, ma in genere non lo è. Così escogitai un piccolo trucco: fingevo di essere strabico, così, per divertimento. "Salve. Piacere. Salve". E agli altri piaceva, se se ne accorgevano. Era grandioso. La gente andava via dicendo: "Ha uno sguardo strano, visto da vicino...". Be', dovevamo pur distrarci, in un modo o nell' altro.
sir paul mccartney il piu ricco di gran bretagna
CIÒ CHE NON POTEI NASCONDERE A BOB DYLAN
Già. Ricordo che andammo a trovare Dylan quando stava al Mayfair Hotel. Lui era nella stanza sul retro, mentre io, Brian Jones, Keith Richards e un paio di tizi aspettavamo nella stanza accanto. Entrammo dopo un' oretta, quando venne il nostro turno, come quando si va a porgere omaggio a qualcuno. Incontravamo tanta gente in quel modo. Io andai a trovare Bertrand Russell, il filosofo. Gli chiesi: "Posso venire a trovarla?". "Ma certo". Ero entusiasta.
Quando invece andai da Dylan, gli suonai un pezzo dell' album Sgt. Pepper, e lui disse: "Oh, capisco, non volete più essere carini". Era una perfetta sintesi. Il periodo "carino" era finito. Dylan portò la poesia nei testi, e John si mise a scrivere You' ve Got to Hide Your Love Away: "Ehi!" Un pezzo molto alla Dylan. Eravamo profondamente influenzati da lui e lui era molto influenzato da noi. Aveva ascoltato I Want to Hold Your Hand perché era la numero uno negli Stati Uniti. Dopo il middleeight faceva: "I can' t hide", "I can' t hide", "I can' t hide"» ("non posso nascondere", ndt), ma lui credeva che dicesse: "I get high", "I get high", "I get high"» ("mi sballo", ndt). "Adoro quel pezzo, amico" mi disse. Dovetti spiegarglielo: "No, in realtà dice 'I can' t hide'".
TUTTI CONTRO LINDA
PAUL MCCARTNEY RIMBALZATO AL PARTY DI TYGA
La sottovalutano. Tutti sottovalutano Linda. Ed è curioso, perché non la puoi liquidare così facilmente. È una ragazza piena di talento. È una brava fotografa, tanto per cominciare. Tutti minimizzano le sue doti canore: "È stonata, no?". Sarò sincero, c' è stato un periodo in cui ho cominciato a starli a sentire: "E se avessero ragione? So che non è la migliore cantante del mondo, non è una solista". Ma mi è sempre piaciuto cantare con lei, trovavo che fossimo affiatati: è mia moglie.
john lennon e paul mccartney 1968
E ALLA FINE I MASCHI FANNO SEMPRE COSÌ
Nel bel mezzo di tutto questo il gruppo cominciò a sfaldarsi. Così quello diventò il film della rottura.
E ci furono alcune riunioni disastrose. Io facevo imbestialire George, in particolare. C' erano stati piccoli precedenti. Ci scontravamo. Come giovani maschi. Ora che conosco gli animali, gli stalloni e gli arieti, so che fanno così. Quando raggiungono la maturità si affrontano, ecco tutto. Come i ragazzotti ubriachi alle partite. Questa è la mia spiegazione, è un istinto animale. I maschi fanno così. E noi eravamo giovani maschi che si scontravano.
CERTO CHE LA MUSICA PUÒ CAMBIARE IL MONDO
Qualcuno mi ha chiesto: "Pensi davvero che la musica possa cambiare il mondo?". Sì, ho risposto.
Certo che può farlo, accidenti. Può farlo nel tuo cuore, ma anche a livello politico. Possiamo cambiare le cose. Tutti quelli che ascoltano questo disco possono fare qualcosa, io e la mia ragazza possiamo fare qualcosa, e tu e la tua ragazza o il tuo amico potete fare qualcosa. Si può fare qualcosa per questo buon vecchio mondo.
SONO SOLO UN POVERACCIO DI SPEKE
Me la sono cavata piuttosto bene per essere un poveraccio di Speke (un quartiere di Liverpool, ndt). Perché è questo che sono, vecchio mio. Tu puoi capirlo. Be', tu non sei un poveraccio, e io non credo di essere stato proprio un poveraccio. Non eravamo messi male, in realtà. Non avevamo la tv, non avevamo la macchina o cose del genere, ma stavamo benissimo. E devo dire, in verità, che non ho mai conosciuto gente migliore di quella.
E ne ho conosciuta tanta, compreso il primo ministro di questo bel paese (all' epoca Margaret Thatcher) e di qualche altro bel paese. Nessuno di loro è lontanamente paragonabile a certe persone del posto da cui vengo. Ho cercato di conoscere persone migliori, più in gamba e più sagge, ma non le ho mai trovate. Ho conosciuto gente più stravagante. Ma alla fin fine, quando dicevano: "Non troverai lì la felicità, mio caro", avevano ragione, no?
starr e mccartney
mccartney and john lennon
mccartney e il manager mal evans
mccartney e lennon
padre e figlio 1998
mccartney
PAUL McCARTNEY CON LA FIGLIA
paul 2007
paul con la famiglia
paul e mary 2
paul e mary 3
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