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Marco Giusti per Dagospia
Incassi del 3 aprile
ghost in the shell scarlett johansson
La Bella e la Bestia trionfa in Italia e in tutto il mondo alla sua terza settimana, due milioni e 248 mila euro da noi e 876 milioni di dollari globali, ma non in America, dove le prende dal pupetto criminale capoccione Baby Boss, nuovo cartoon della Dreamworks, forte delle vacanze di metà semestre, la Spring Break, e del crollo totale di Ghost in the Shell, filmone da 110 milioni di dollari con l’adorabile Scarlett Johansson che ne incassa solo 19 al suo primo weekend, quando perfino Lucy, sempre con Scarlett, ne fece 43 costandone 40. Figuraccissima.
Inoltre i testoni della Paramount avevano dichiarato a mezzo mondo che nessuna attrice asiatica sarebbe stata “bankable”, cioè capace di riportare i soldi, come Scarlett o Scar-Jo, tirandosi dietro pesantissimi insulti per il “whitewashing”, cioè rendere bianco un personaggio che non lo è. E oggi c’è chi scrive che “un neonato parlante batte il culo di Scarlett”. Ahi!
Se dietro al successo di Baby Boss di Tom McGrath per la Dreamworks, 49 milioni di dollari contro i 47,5 della Bella e la Bestia, ci sono i bambini in vacanza, la gran voglia di vedere un cartoon, dietro all’insuccesso di Ghost in the Shell, 19 milioni di dollari in America e 59 globali, che deve però ancora uscire in Cina e in Giappone, i suoi mercati forti, ci sarebbero la campagna del whitewashing, le critiche negative dei critici americani, che hanno risposto a quelle troppo positive dei critici inglesi, e il fatto che sia un film bello visivamente, ma un po’ noioso.
Mettiamoci anche il fatto che i fan del vecchio Ghost in the Shell non hanno proprio gradito il trattamento hollywoodiano del film a priori. Puntando sul personale è stata accusata anche la povera Scar-Jo non solo di non essere asiatica, ma di non essere ormai più così popolare come Emma Watson, la vera reginetta del box office. Entrambe, però, sono state battute dal piccolo criminale Baby Boss doppiato da Alec Baldwin, il nemico giurato del presidente Trump. Ci risiamo.
Da noi, comunque, La bella e la Bestia seguita a avere un successo enorme, arrivando ormai a 17 milioni di euro totali col minimo sforzo. E non capiamo perché la favola della Disney funzioni così bene da noi o in Germania, 17 milioni di dollari, e non in Russia, solo 11, o nei paesi nordici. Ghost in the Shell è secondo con 936 mila euro, nemmeno un milione, ma c’era Napoli-Juventus, diciamo.
Al terzo posto troviamo Classe Z di Guido Chiesa, 442 mila euro, school movie con youtubbers, che batte di poco Il permesso – 48 ore fuori di Claudio Amendola, quarto a 407 mila euro, solido noir alla Suburra che avrebbe potuto fare anche qualcosa di più se presentato un paio di mesi fa. Solo sesto, invece, la commedia con Ambra La verità vi spiego sull’amore di Max Croci, 285 mila euro, che viene superato dal fantascientifico Life, 342 mila euro.
La guerra fra i tre nuovi film italiani la vince, insomma, Classe Z, anche se, visto il numero di sale che avevano tutti e tre i film, oltre le 200 grazie all’insuccesso dei film italiani della settimana precedente, sono risultati piuttosto modesti che dimostrano quanto sia davvero in crisi il nostro cinema. E come il pubblico voglia sempre più prodotti mirati, pensiamo al successo del documentario su Pino Daniele una settimana fa o a quello di La tartaruga rossa, film animato olandese di gran classe ma un po’ noiosetto, che ha incassato in mezzo alla settimana 269 mila euro.
In America, insomma, vince il cartone animato Dreamworks Baby Boss di Tom McGrath, malgrado le pessime critiche, 49 milioni per un totale globale di 70 milioni, seguito da La Bella e la Bestia con 47,5 per un totale americano di 395 e uno globale di 876. E il 21 aprile il film uscirà anche in Giappone. Solo terzo Ghost in the Shell di Rupert Sanders, 19 milioni, e 59 globali aspettando i risultati di Cina e Giappone questa settimana. Certo, si può sempre rifare. I cinesi ci cascano sempre.
Quarto Power Rangers con 14,5 con un totale americano di 65 milioni e uno globale di 97. Segue il vecchio Kong con 8,8 con un totale americano di 147 e uno globale di 477. Tra i nuovi film è andato benissimo The Zookeeper’s Wife di Niki Caro con Jessica Chastain e Daniel Bruhl, storia della moglie di un guardiano dello zoo che salva i bambini ebrei a Varsavia, 3,3 milioni con sole 541 sale. E’ riuscito anche in edizione speciale il glorioso Donnie Darko di Richard Kelly in 21 copie. Intanto aspettiamo I puffi…
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