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Lorenzo Soria per âLa Stampa'
La serata inaugurale per Los Angeles Italia, manifestazione organizzata a ridosso degli Oscar e nello stesso complesso dove domenica si svolgerà la premiazione, non è andata niente male: c'era Bono, il leader degli U2, che ha ricevuto un premio da Al Pacino. C'era Naomie Harris, che nel film su Mandela recita la parte della moglie Winnie. C'era Steve Coogan, co-protagonista di Philomena e Alexandre Desplat, il compositore della colonna sonora. C'era David O. Russell, il cui American Hustle è uno dei tre film, assieme con 12 anni schiavo e Gravity, da cui uscirà il vincitore.
Ieri è scaduto il termine per la consegna delle schede di voto per i 6mila membri della Academy. E sino all'ultimissimo minuto ogni occasione è buona per raggiungere i giurati e per far parlare di sé. Harvey Weinstein spinge Ordinary Love, la canzone che gli U2 hanno composto per il film su Mandela. Spinge anche Philomena e il colpo più grosso è stato l'incontro, il 5 febbraio tra la vera Philomena Lee e Papa Francesco.
Un Oscar significa soldi, più incassi al botteghino e poi con i DVD. Significa onore e gloria per chi vince, oltre che cachet più elevati. Per vincere non si bada dunque a spese, una campagna per «Best film» può ormai superare abbondantemente i 10 milioni di dollari. E attori, registi, compositori e candidati devono «vendersi»: farsi vedere, farsi fotografare, firmare autografi, a volte anche baciare i bambini. Weinstein è noto per le sue campagne aggressive ma non è certo il solo.
«Quest'anno la campagna per gli Oscar è più brutale che mai», sostiene la nota blogger Nikki Finke. La Fox Searchlight spinge 12 anni schiavo e continua a ripetere lo slogan «It's time»: un modo non troppo sottile per far passare il messaggio che è ora che Hollywood premi un film che ha come soggetto la tragedia della schiavitù. Non avendo Sandra Bullock e George Clooney disponibili, la Warner Brothers sa che la sua arma più potente per Gravity è Alfonso Cuaron, e lo fa girare come una trottola. American Hustle fa lo stesso con Bradley Cooper e Amy Adams. E vinca il migliore.
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