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Bianca De Fazio per “la Repubblica”
Scontro finale sullo show di Al Pacino in apertura del Napoli Teatro Festival, il 13 e il14 giugno. La star ha accettato di dimezzarsi il cachet, da 700 mila euro a 350 mila, ma questa decisione potrebbe non bastare. «Voglio venire a Napoli perché amo la città. Voglio farla vedere ai miei figli» ha detto l’attore agli uomini che stanno conducendo la trattativa per portarlo sotto il Vesuvio.
Un imprenditore, Francesco Floro Flores, ha deciso di sponsorizzare l’evento investendo 350 mila euro circa, rispondendo così all’invito del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che dopo aver bocciato la proposta di inaugurare il Festival con lo show dell’attore americano («costa troppo») ha aperto all’ipotesi a patto che nell’operazione entrassero sponsor privati.
Floro Flores è l’imprenditore che ha rilevato e restaurato l’Arena Flegrea, il teatro da 3500 posti dove Al Pacino potrebbe esibirsi. Il suo interesse, immediato, coincide con la volontà del direttore artistico del Festival, Franco Dragone, di non rinunciare all’ipotesi Al Pacino.
Un sogno che Dragone ha continuato a coltivare anche dopo il veto di De Luca. Così, la trattativa è continuata e sul piatto è finita anche la laurea honoris causa che l’università Suor Orsola Benincasa sarebbe pronta a conferire all’artista americano. Un’idea cara al rettore Lucio D’Alessandro, che fa anche parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Campania dei Festival, e dunque ha voce in capitolo sullo show.
VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI
«Voglio venire a Napoli. Ma non mi piace che mi abbiano messo in mezzo in questioni politiche. Io sono un artista. Non voglio strumentalizzazioni del mio lavoro» ha fatto sapere Al Pacino. Chi gli ha parlato lo descrive desideroso di partire per Napoli, ma infastidito dai tira e molla che durano da settimane.
«Non c’è niente di concreto» diceva ieri Luigi Grispello, il presidente della Fondazione Campania dei Festival, decisamente contrario al progetto caro, invece, al direttore Dragone. Il braccio di ferro tra i due sulla star nasconde una evidente diversità di vedute sul progetto del Festival.
Del quale oggi, alla vigilia della conferenza stampa di presentazione del cartellone, non si conoscono che le polemiche tra direttore e presidente e le date di massima: da metà giungo a metà luglio.
La trattativa con Al Pacino dovrebbe comunque concludersi oggi, con la formalizzazione dell’offerta privata, se ancora l’imprenditore avrà voglia di rischiare dopo l’ennesima giornata ad alta tensione. Se la trattativa andrà a buon fine, non porterà però che spiccioli nelle casse della Fondazione: i ricavi dei biglietti andranno divisi tra Al Pacino e l’imprenditore.
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