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MAI DIRE TV - “POLITICS” IN TILT: PER LA TRASMISSIONE DI SEMPRINI LA CLINTON E’ REPUBBLICANA - VERNIA FA INFURIARE PIF CON UNA PARODIA AL VETRIOLO E PERDE LO SPAZIO SU RADIO2 (DOVE E’ TORNATO PIF) - IL FLOP DI VESPA IN PRIMA SERATA - RAFFICA DI MULTE PER I GIORNALISTI DEL TG5 DAI PIZZARDONI DEL CAMPIDOGLIO

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Marco Castoro su www.marcocastoro.it

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Per Politics la Clinton è repubblicana

 

Politics, il talk di Raitre che ha sostituito Ballarò, non perde occasione per finire nel vortice delle polemiche. Un’altra serata da dimenticare, quella di martedì, per Gianluca Semprini e Daria Bignardi. Oltre all’ormai solito flop di ascolti (3% e doppiato da Giovanni Floris su La7) è stato commesso un errore clamoroso nel tabellone del voto americano con gli Stati colorati di rosso o di blu a secondo l’esito. Tutto molto bello se non fosse che Hillary Clinton era indicata come la candidata repubblicana.

 

La prima serata di Vespa come Dieci cose

VESPA PORTA A PORTAVESPA PORTA A PORTA

Delle tre reti Rai generaliste la peggiore ieri sera è stata l’ammiraglia Raiuno che si è fermata al 10% con Porta a Porta Speciale – dalle 21:35 alle 24:07 – (2.115.000 -10.35%), a testimonianza che nonostante gli ospiti di grido e i balletti per alleggerire gli argomenti, Bruno Vespa in prima serata è destinato sempre al flop. A meno che non ci sia un fatto e un’emergenza (tipo il terremoto) di cui tutto il Paese parla. Molto meglio la seconda serata per Porta a Porta.

 

Non a caso sono andati bene i programmi di approfondimento nello spazio tradizionale dedicato a Porta a Porta come Tg3 LineaNotte (567.000 – 9.65%) e Matrix (721.000 – 10.30%). In prime time il telespettatore Rai si è visto Rocco Schiavone o Chi l'ha visto?, mentre Vespa ha fatto lo share minimo, quello di Dieci Cose, il varietà flop del sabato sera. Con l'unica differenza che Porta a Porta  costa di meno (anche se il contratto di Vespa non è pizza e fichi).

 

Al Corriere soltanto telefonini rigenerati

renzi semprinirenzi semprini

 

E' l'effetto Cairo o la scelta del vecchio management che per cercare di mantenere il posto con il nuovo editore si riscopre più realista del re? Chissà ma ha destato un certo scalpore fra i giornalisti del Corriere scoprire che i nuovi telefonini aziendali assegnati nelle ultime settimane sono IPhone 6 originali, ma usati, o meglio rigenerati come si usa dire adesso. Il primo giornale italiano non ha nemmeno più i soldi per comprare strumenti di lavoro nuovi?

 

GIOVANNI VERNIA PIFGIOVANNI VERNIA PIF

Le parodie indigeste di Pif

 

Visto che l'incontro Pif-Saviano ha funzionato, Giovanni Vernia e Checco Zalone starebbero pensando di farne una parodia. Del resto, nei suoi spettacoli live il Checco nazionale di Saviano ha fatto una caricatura esilarante.

Vernia ha invece realizzato una serie di video, tutti su youtube, in cui si è calato nei panni e soprattutto nella voce di Pif.

 

Pif, suscettibile come solo i siculi talvolta sanno essere, non ha gradito.

Uno in particolare non gli è piaciuto: quello in cui Vernia-Pif, mentre parla con un imprenditore taglieggiato dalla mafia, lo fa diventare protagonista dello spot per una nota compagnia telefonica.

 

Una gag al vetriolo dentro un'altra gag, visto che Pif è stato testimonial di Tim.

Morale della favola: a Vernia non hanno rinnovato lo spazio su Radio2, dove invece è tornato Pif.

 

Non solo i frigoriferi, a Roma si lasciano in mezzo alla strada pure i bus rotti

 

PIFPIF

Dopo i frigoriferi nelle vie di Roma si abbandonano gli autobus. Da domenica alla fermata di piazza Walter Rossi, nei pressi di via della Camilluccia, c’è un bus guasto abbandonato. I residenti che hanno contattato il Comune si sono sentiti dire che non si riesce a far intervenire le ditte che rimuovono i mezzi pesanti perché non c’è nemmeno l’appalto.

 

Tg5 assediato, raffica di multe dai pizzardoni del Campidoglio

 

A Roma quando piove non si trova mai un vigile urbano. Figuriamoci nelle zone più riservate, lontano dal traffico caotico. Eppure, nonostante il tempo incerto, mai come in questo periodo i pizzardoni presidiamo l’area intorno alla sede del Tg5. Pattuglie della polizia municipale che da mesi, con cadenza quotidiana, si recano davanti gli studi Fininvest di Canale 5 al Palatino, espletando in maniera inflessibile il loro lavoro.

 

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Cosa ci facciano tutti i giorni, in quello spicchio di pace che costeggia Villa Celimontana, totalmente avulso dal caotico traffico della Capitale non si sa. Sta di fatto che distribuiscono multe a raffica, tutti i giorni. Senza pietà e alla minima infrazione. Quasi fosse un accanimento. Qualcuno dei vigili alla domanda sul perché tanta ostilità si è lasciato andare a risposte che sanno di messaggio: “ci manda il Campidoglio” . Ma possibile che l’attuale sindaco, già bersagliato quotidianamente, abbia deciso di provare a indispettire un importante network nazionale? Che dietro ci sia qualche oscura manovra di depistaggio per scatenare la bagarre? Cattivi pensieri…

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