FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, in Germania sono scomparsi 143 mila migranti arrivati nel 2015. Dobbiamo cercarli in Italia?
Pat O'Brian
Lettera 2
Dago dragoi,
La Bignardi e' solo l'ultima del filone Boschi girls. Capelli al rallentatore, sorrisetto kinky e musichette shabadabada
Aigor
Lettera 3
Caro Dago, l'Ocse dice all'Italia di lavorare su "fisco e lavoro". Insomma, non si sono nemmeno accorti del Jobs Act!
Pop Cop
Lettera 4
caro dago,
la cosidetta "sinistra-sinistra" milanese pare voglia candidare a sindaco come "duro e puro" curzio maltese che da parlamentare europeo si tiene pure lo stipendio da inviato del quotidiano "la repubblica".... se n'era occupato anche il comitato di redazione del giornale.... insomma di male in peggio e al peggio c'è fine mai... i conflitti di interesse valgono solo per gli altri... la tasca propria è sacra....
frank cimini
Lettera 5
Caro Dago, invece di occuparsi dell'erbicida nella birra, i governanti del mondo si affannano a cercare di indovinare di quanto aumenterà la temperatura a fine secolo. Chissà se ci arriviamo a quel giorno!
Claudio Coretti
Lettera 6
Caro Dago, Jeb Bush aveva 150 milioni di dollari per la campagna elettorale. Non sapendo come spenderli li ha buttati via.
Dario Tigor
Lettera 7
Caro Dago, Renzi: "Ha vinto l'amore": in maggioranza è arrivato zio Verdini!
Gripp
Lettera 8
Caro Dago, se ora anche i gay si possono sposare, perché la poligamia dovrebbe essere illegittima?
Nino Pecchiari
Lettera 9
Gent.mi,
Barbara Costa ha una visione parziale e alquanto limitata del cuckoldismo e, più in generale, di tutto quello che rappresenta le trasgressioni della sfera sessuale che esulano dal sesso vanilla. Non gliele faccio una colpa, è evidente che scrive di argomenti che poco conosce in prima persona. Insomma, manca di esperienza sul campo. Saluti
Alessandro
Lettera 10
Caro Dago, geniale questo Juncker. Lodando l'Italia per il comportamento coi migranti, fa fare a Renzi l'ennesima figura da "utile idiota" che lavora per gli altri senza nulla avere in cambio. Ma contemporaneamente ottiene un rasserenamento del clima che si era creato in seguito al comportamento da bullo da operetta di Renzi.
Ettore Banchi
Lettera 11
Caro Dago,
beh, Napolitano non può che appoggiare quanto fa Renzi. D'altronde lui sì che se ne intende di Democrazia, sin dal 1956 quando appoggiò i democratici carri armati sovietici...
Rcondite Armonie
Lettera 12
Caro Dago, non è mica colpa di Alfano se la Natura ha stabilito che i bambini nascono dall'unione di un uomo e una donna. Non è che tutti gli "amori" devono essere uguali e dare gli stessi frutti. L'«arcobaleno» ha mille colori: viva la diversità!
N.Caffrey
Lettera 13
Caro Dago, nella storia della parola nuova del moccioso, ciò che lascia un po’ basiti è che al posto di lasciare che sia il popolo a inventar parole, si tenti, ahimè! di sottrargli anche questa prerogativa. Cosa, peraltro, già fatta per la scelta del governo della nazione. LeoSclavo
Lettera 14
Caro Dago, oltre che dall'Africa, pare che i migranti ci arriveranno anche dall'Albania. Ci mancano i messicani e poi diventiamo i più buoni del Globo nel "salvare vite umane".
Ulisse Greco
Lettera 15
Caro Dago, i falsi invalidi festeggiano. Con la reversibilità alle coppie gay, nuove opportunità per i furbastri!
L.Abrami
Lettera 16
Sono giornali o fiction? Tutti a disegnare scenari di guerra. Sul Corriere della Sera, tale Sarzanini lancia all'attacco Tornado, sommergibili, reparti speciali segreti (sono segreti, tanto nessuno può smentire), già sul campo Francia, Inghilterra e adesso anche l'Italia. Poi però si dice che tutto questo avverrà se il governo libico lo chiede. Governo libico? Ma sono anni che non riescono a farlo, tanto che si parla di dividere la Libia in tre. Poi dicono che i giornali non si vendono.
A.Del Giudice
Lettera 17
Caro Dago,
riprendi un articolo di Repubblica che massacra l'erbicida glifosato arrivando a dire che "Perfino la Colombia, a maggio del 2015, ha smesso di usarlo per distruggere le piantagioni di coca." Invito la giornalista ad informarsi. La coca Boliviana negra è una varietà di pianta resistente all’erbicida glifosato e quindi la pianta se diserbata non muore. Credo che la scelta della Colombia non sia data da ragioni salutistiche ma piuttosto dal fatto che il trattamento fosse inutile.
Per completezza: non si sa se la pianta sia diventata resistente per selezione naturale o per selezione in laboratorio (OGM). Nel dubbio, invito tutti i cocainomani radical chic a chiedere al fornitore solo cocaina certificata BIO ed evitare di consumare coca di Boliviana negra. Altrimenti ogni loro sforzo di vivere sostenibile, boicottando le colture geneticamente modificate sarebbe inutile
ilm'ot
Lettera 18
Caro Dago
La faccia di De Filippi,accusato di aver ucciso la povera insegnante Gloria Rosboch,e' tutto un programma. Per me Cesare Lombroso aveva ragione con le sue teorie.
Mi auguro che l'energumeno di cui sopra non trovi il modo di tornare in circolazione fra pochi anni a compiere ulteriori porcate.
Cordiali saluti.
Piero Casati
Lettera 19
Mitico Dago,
la Pinotti ci informa che presto attaccheremo militarmente l'Isis in Libia. Per fugare lecite perplessità, rassicura che i nostri militari saranno dotati di armamenti di avanguardia scelti personalmente dal ministro stesso: mattarello e battipanni!
Stefano55
Lettera 20
Dago, carissimo,
i grandissimi giornalisti italiani stanno passando la vita a raggi x la storia professionale di Virginia Raggi, candidata del mov5s a Roma. Non poteva mancare il mitico Iacoboni, che evidentemente deve avere una specie di ossessione per i pentastellati. Salta fuori che la Raggi ha lavorato come avvocato in uno studio dove, non lei, ma un associato, ha difeso Previti.
Questo è quello che hanno trovato, tutto legale e legittimo; nessuna spintarella, nessun appaltino dal cognatino, nessuna consulenza a qualche municipalizzata, niente di niente. Veramente uno scandalo. Certo se i giornalisti dei giornaloni fossero stati così scrupolosi con tutta la classe politica italiana degli ultimi 15 anni, il mov5s non sarebbe nemmeno nato, con buona pace del grandissimo Iacoboni.
Alla prossima, magari allego curriculum, di modo che possa essere vivisezionato a dovere.
Cordialità.
Ivan Viola.
Lettera 21
E' dunque giunto anche in Italia il giorno funesto dell'approvazione delle cosiddette unioni civili che porta anche il nostro Paese nella presunta modernità.. Siamo invece arrivati ad una vera e propria retrocessione etica, dato che con questa legge che equipara l'unione omosessuale al matrimonio, come previsto dalla Costituzione, significa senza tante perifrasi che lo Stato italiano, pressato dalle mode europee e anglosassoni, dichiara la propria neutralità di fronte a due modi di concepire e vivere la sessualità che sono totalmente divergenti tra loro con riferimento al l bene comune.
Mentre il matrimonio tra uomo e donna assicura il bene prezioso e indispensabile della procreazione, della continuità della specie umana, quella omosessuale e' assolutamente incapace di generare nuove vite, e qualsiasi creatività artificiale cui essa puo' ricorrere altro non fa che confermare l'inadeguatezza del duo omosessuale in ordine alla creazione della vita umana.
Senza dimenticare mai che l'assenza della bipolarità sessuale - checche' ne dicano i maligni alfieri dell'omosessualita ' che lavano i cervelli dei bambini loro affidati per dimostrare "amore" , come se questi piccoli fossero consapevoli della scelta inaudita fatta a loro insaputa - puo' creare oggettivamente seri ostacoli alla libera crescita del bambino loro affidato: in realtà si tratta di un vero e proprio sopruso contro indifesi.
L'introduzione delle unioni civili porta con se' poi un'altra grave ferita, ossia il fatto che per lo Stato e' indifferente che ci sia il matrimonio secondo Costituzione oppure secondo le unioni civili. Per ora non e' passata l'adozione del figliastro, ma e' solo questione di tempo. La canea degli ex comunisti, progressisti,, anticlericali,radicali, e chi più ne ha più ne metta, sbava, latra, mente sui valori pur di arrivare al risultato finale che emargina sempre piu i cattolici, mettendoli (vedrete) in ridicolo, facendoli passare per oscurantisti imbecilli e bigotti ( questo del resto e' il modo di argomentare, neanche tanto velato dei supporter della sodomia legalizzata!)).
Ma, tornando al punto, con questa legge lo Stato fa cadere uno dei pilastri del nostro ordinamento giuridico, ossia il matrimonio come bene pubblico, ossia un vero e proprio pilastro della nostra Magna Charta. Quanto al discorso adoperato dai cirinnati, ossia che questa legge difende e amplia la sfera dei diritti soggettivi , basta dire che la discriminazione e' tale quando tratta in maniera diseguale coloro che si trovano nella stessa condizione, ma nel caso di specie e' evidente che il matrimonio tra uomo e donna e' oggettivamente altra cosa rispetto all'unione tra due persone dello stesso sesso.
Queste potevano sino ad oggi ricorrere al diritto comune per tutelare diritti e interessi scaturiti dalla loro convivenza. Ma ormai e' tardi, la frittata e' fatta. E, purtroppo, questa frittata ha nome e cognome che gli italiani cattolici e di buona volontà ( e sono la stragrande maggioranza, ancora oggi, grazie a Dio, nonostante la propaganda contraria) non potranno e non dovranno mai dimenticare: Matteo Renzi e Maria Elena Boschi.
Sono questi due sedicenti cattolici la vera causa delle unioni civili, con la loro vacuità, spregiudicatezza, spregio dei valori cattolici profondi ammantati da buonismo e modernismo. Sono questi due soggetti che hanno portato alle unioni civili con una pervicacia ed una ostinazione degne di miglior causa. Altroché cirinna', boldrini,vendola e altre mezze figure sinistrate: qui la responsabilità e' tutta del duo toscano.
lucrezia valia con i suoi amici
E' impensabile ritenersi cattolici se si riconosce il diritto al matrimonio o al similmatrimonio tra persone dello stesso sesso. E qui il Papa ha sbagliato a non averlo sottolineato con forza ma solo cinguettato sottovoce. Chissà perché! Onore a Formigoni e a Sacconi, persone coerenti e coraggiose sino all'ultimo. Male Alfano che non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. E' iniziata una pagina nuova per l'Italia che inizia con una parola: sciagura!
Ranieri da Lubiana, capitale della Slovenia (sempre europea) dove il matrimonio tra omosessuali e' stato bandito per volontà popolare
Lettera 22
Barberia di Fiorano: ecco come sono andate le cose
Le schede di Nelle mie notti e di Mi mancherai nell archivio SIAE
Gli articoli di stampa, ampiamente ripresi dai social network, secondo i quali SIAE avrebbe multato un barbiere di Fiorano a causa di un telefonino che squillava riportano una notizia falsa e altamente lesiva dell’immagine della Società Italiana degli Autori ed editori. Società che - vale sempre la pena di ricordarlo – tutela il diritto del lavoro di circa 80mila iscritti.
Che cosa è successo davvero nella barberia del Sig. Laiso e della sua consorte, Sig.ra Dinota?
E’ successo che un accertatore SIAE (ex sottoufficiale dei carabinieri) ha riscontrato la presenza di un impianto di amplificazione che diffondeva nel locale musica tutelata. C’era sì un telefonino, dunque, ma collegato con casse. Nessuno multerebbe una suoneria, tantomeno SIAE. La notizia – ma sarebbe più calzante definirla bufala – è talmente assurda che si commenta da sola. E spiace rilevare come tanta stampa seria l’abbia ripresa senza verificare come siano andati davvero i fatti.
SIAE negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di cambiamento: questo cambiamento si concretizza anche nel fatto che oggi, quando sbagliamo, lo ammettiamo e chiediamo scusa.
E’ successo lo scorso mese, a Monza: a Capodanno un nostro accertatore aveva compiuto un controllo poco opportuno nel metodo, se non nel merito, nei riguardi di una festa organizzata da Tu con Noi, un’associazione che sostiene portatori di handicap. Dopo avere svolto una verifica interna, abbiamo preso provvedimenti disciplinari seri, incontrato il presidente dell’associazione e iniziato con lui e i suoi ragazzi un rapporto di partnership e collaborazione.
Ma stavolta, SIAE non è dalla parte del torto: lo rivendichiamo con orgoglio. Noi abbiamo il dovere di tutelare gli interessi dei nostri iscritti: quegli autori ed editori che con le opere del loro ingegno producono cultura e bellezza. E che vivono grazie al diritto d’autore.
Nessuno si sognerebbe mai di entrare nella barberia dei Signori Laiso e Dinota, farsi tagliare i capelli e uscire senza pagare.
E allora ci chiediamo sulla base di quale diritto gli stessi signori Laiso e Dinota pretendano di non pagare per la musica diffusa nel loro locale: musica che altri hanno composto e prodotto e che dà valore aggiunto alla qualità del servizio che questa barberia offre ai propri clienti.
Concludiamo offrendo una rapida suggestione in cifre. Per mettersi in regola col diritto d’autore, la barberia di Fiorano avrebbe dovuto pagare un abbonamento annuale di 71 euro (IVA compresa). Vale a dire 20 centesimi al giorno.
Nemmeno il costo di mezzo caffè.
Ufficio Stampa SIAE
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