PRANDELLI 'STI MONDIALI NON LI VUOL VINCERE: DA BRAVO DEVOTO A RENZI NON VUOLE CHE L'ITALIA METTA “CINQUESTELLE” NELLA MAGLIETTA

Riceviamo e pubblichiamo:

BERLUSCONI NAPOLITANO BERLUSCONI NAPOLITANO

 

Lettera 1

Mettetevi nei panni di Berlusconi e Napolitano. Se 70.000 persone PAGANO per vedere i Rolling Stones che suonano il rock, perché dovrebbero ritirarsi loro due che, ringraziando il cielo, almeno non suonano?

Tiziano Longhi

 

Lettera 2

Caro Dago,

PD, FI e Lega: tutti assieme e tutti d'accordo per la riforma del Senato. Anche la Lega di "opposizione" di Salvini...

D'altronde adesso le elezioni europee sono passate...

Recondite Armonie

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Lettera 3

Caro Dago,

quando il ministro Alfano tuona: "Ho sentito dichiarazioni prefetto di Perugia. Sono gravi e inaccettabili. Non può restare li' ne' altrove. Assumerò immediati provvedimenti" non pensa allo sproloquio che ha detto in occasione dell'arresto del sospettato dell'omicio di Yara, che lo rendono privo del "quid" morale e di autorevolezza per pronunciare simili parole, vero?

Ciao,

Numerio Negidio

 

Lettera 4

Secondo me Prandelli 'sti mondiali non li vuol vincere: da bravo democristo devoto a Renzi non vuole che l'Italia metta 5 stelle nella maglietta. Un'Italia pentastellata sarebbe una fistola nel culo dei potenti! 

Cyber

 

Lettera 5

prandelli in conferenza stampaprandelli in conferenza stampa

Caro Roberto,

dopo Gianni Letta e Angelino Alfano, la terza prova ontologica dell'inesistenza del liberalismo in Forza Italia s'incarna nel senatore Paolo Romani, il quale ha affermato, con marziale piglio illiberale, che il ripristino della immunità parlamentare non riguarda né lui nè il suo partito. L'amico Silvio se ne faccia una ragione, con siffatti difensori della civiltà giuridica e dei principi del barone Charles-Louis de Secondat, non ha speranza alcuna di sottrarsi alla nemesi giudiziaria.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 6

Caro Dago. Non credevo che l'Italia fosse arrivata così in basso. Mi chiedo come sia possibile che abbiano proposto prefetto un ignorante di tal fatta. Si era reso conto che non stava in Campania ma in un altra regione dove si parla l'italiano? Sentendolo mi ha ricordato un' altro che deve essere un suo fratello gemello magistrato espos..to al pubblico ludibrio. Piero delle nevi

 

diego maradonadiego maradona

Lettera 7

Maradona si chiede perché han fatto i controlli antidoping su 7 del Costarica e solo su 2 italiani; tranquillo, sugli azzurri al massimo trovavano alte tracce di lexotan

Gianni Arui

 

Lettera 8

Caro DAGO, domani l'Uruguay. Tanti moduli probabili, dal 4-1-4-1, al 5-3-2, o 5-3-1-1-,

contromisure e misure da prendere, ma,davanti, pare certo che ci sarà l'Immobile granata.

Speriamo che il geom. Prandelli lo sappia ben accatastare.

Saluti, Labond

 

GENNARO MIGLIORE GENNARO MIGLIORE

Lettera 9

Caro Dago,

a questo punto, purtroppo, devo fare una costatazione dolorosa: possiamo scrivere l'epitaffio per il Partito Comunista Italiano, con queste parole: Fu grande orgoglio con "Il Migliore"(Palmiro Togliatti). Ora è solo vergogna- saltando sul carro del vincitore- con Migliore, Gennaro; per gli amici solo "Genny".  

Saluti, Derek W.

 

Lettera 10

Caro Dago,

i concerti della band più longeva costano mediamente 3milioni di euro agli organizzatori, oltre a costi variabili delle location (poco meno di 180k euro nel caso della capitale).

Va da sè che i meno di 8k euro per l'occupazione del suolo pubblico siano abbastanza ridicoli. Spero e credo che una assicurazione per eventuali danni sia stata contemplata nel contratto tra il comune romano e gli organizzatori dello show. Anche se, eventuali danni a manufatti di interesse storico, sono pressoché impossibili da contemplare in una polizza...

Any way: W i Rolling Stones con tutti i loro solchi sui visi!

Lorenzo Malafarina

 

Lettera 11

Caro Dago,

ITALIA COSTARICAITALIA COSTARICA

mi pare che sulla crisi di questo Paese a livello di metafore i giornalisti siano passati con poca fantasia da quello Italia Costa Concordia a quello Italia Costarica.

Insomma, un coast to coast di iatture.

Maybe

 

Lettera 12

Caro Dago, Eugenio Scalfari scrive, nel suo odierno sermone domenicale, le seguenti  parole: "ricordate Yorick quando incontra Amleto che torna dall'Inghilterra e si accinge a vendicare suo padre?" Ma non è cosi'!  Yorick è un personaggio deceduto che compare nella prima scena,atto quinto, dell'Amleto, le cui ossa vengono riesumate dal becchino e che offre l'occasione del celebre monologo,col teschio in mano, del principe Amleto sui vili effetti della morte. Purtroppo, è diventata un'abitudine per Scalfari svolazzare e storpiare trame di libri e film. Come per le sue anologie storiche, di cui traboccano sempre le sue profezie domenicali, l'aruspice Scalfari non ne azzecca mai una.

Scalfari e De Benedetti Scalfari e De Benedetti

Johnny B.

 

Lettera 13

caro dago,

sono tornati dopo 5 anni di missione in afghanistan gli aerei militari da caccia axm5. ma dopo 5 anni di bombardamenti cosa e' cambiato in afganistan? prima ha perso la russia. poi ha perso l'america e quindi europa. sara' ma con 5 somari e 3 mazzafionde i beduini afghani hanno sconfitto i marines, para', special force e superattack con droni laser ottici con supercazzola.

alla partenza delle truppe americane che gli urleranno gli afghani con la calabela e turbante dal somaro? america' facce tarzan!!

 

quanto e' costata la guerra in afghanistan da inizio ad oggi? cosa si poteva fare con quei soldi? se democrazia e' il potere del popolo, prima di fare una guerra per portare la liberta', vediamo se il popolo la vuole la liberta'. imporre la democrazia e' antitetico e contraddittorio nel suo interno. il fatto e' che da 3000 anni le guerre sono sempre mosse da un principio etico-religioso-morale-filosofico o geopolitico ma la vera ragione sono sempre i soldi che sia petrolio o gas o droga o traffico di. ipse dixit.

bossetti arrestato per l omicidio di yara gambirasiobossetti arrestato per l omicidio di yara gambirasio

 

un sentitissimo encomio da me modesto a eraclito e al suo panta rei: Grande!

saluti

eugenio dv

 

Lettera 14

DAGO ciao-delittoYara e nuovo COLPEVOLE: due cose

A-ma nn avevano detto che avevano fatto indagini dopo pochi mesi su tutti i telefoni collegati alla cella telefonica ? e allora come mai NON è saltato fuori allora e interrogato ma solo ora ?

B- Non sono un biologo ma è possibile che la leccata del bollo della patente con la reazione con la colla chimica dopo 30 anni NN SIA STATO ALTERATO ?-ciao buon sabato Ale

 

Lettera 15

SILVIO SALVA RENZI SILVIO SALVA RENZI

Vorrei che quando Renzi tratta con Berlusconi le modifiche costituzionali o l'elezione del capo dello stato in cambio di grazia o indulto rispondesse: Silvio stai sereno!.

A questo punto anch'io starei sereno.

Luigi Sartori.

 

Lettera16

il nuovo clima politico, garrulo ma pulito (stile vispa teresa) non lo permette, ma, regnante silvio, l'unico commento possibile (e giustificato) sarebbe stato: siamo scarsissimi, non riusciamo a farne due di seguito.

santi urso

 

Lettera 17

RENZI E BERLU C RENZI E BERLU C

A proposito del vs. articolo "un paese in bancarotta", dico questo: ma che cazzo me ne frega, specie adesso che c'abbiamo a balotelli che ci fará vincere la coppa del mondo e poi tutte le mattine vado a farmi un paio di gratta e vinci e me la sto spassando alla grande! NON CAMBIERA' MAI NIENTE IN QUESTO PAESE DISGRAZIATO!!! Tutti soldi che mancano all'appello stanno nei conti e nelle tavole dei politici e amm.pubblici e come abbiamo visto é dura farglieli restituire anzi, la legge li aiuta a tenerseli.

 

Se le cose stanno cosí hai voglia a denunciare che 1.200 imprese falliscono ogni mese, che non c'é lavoro... la gente é drogata di fiction casarecci e talent-show, é come pigliarsi due tavor ogni programma, prima che ci si ripiglia devono passare almeno tre generazioni. Nel mio piccolo ho una tesi di come "almeno tentare" di cambiare le cose se non proprio ribellarci armi in pugno e mettere a fuoco e fiamme questo manicomio e l'ho scritto nell'ebook "CHEROdeCOCA" (cap.terzo) che se avete un pó di tempo libero sarebbe interessante leggerlo. Saluti.

 

Lettera 18

Le villette delle stragi familiari sono tutte rosa.

MITOSettembreMusica foto di Andrea Mariniello FRANCESCA COLOMBO GIULIANO PISAPIA FRANCESCO MICHELI MITOSettembreMusica foto di Andrea Mariniello FRANCESCA COLOMBO GIULIANO PISAPIA FRANCESCO MICHELI

Il rosa con cui si crescono ed educano le bambine , un colore ipocrita che cerca di dare quell’apparenza esteriore di tranquilla normalità e gioia, mentre dentro covano gli atavici rancori, gli odi e tutti i sentimenti distruttivi dell’animo umano.

 

Non servono altre leggi contro il, come si chiama ora con l’orrendo neologismo, femminicidio, basterebbe abolire il rosa e tutta l’irreale ideologia della famigliola felice, che fa crescere le bambine come inconsapevoli Barbie e i maschietti come torvi Ken.

Occorrerebbe educare la gente a una maggiore consapevolezza di se’ e non credere che la felicità è avere una famigliola con la coppietta di bimbi, maschietto e femminuccia , in un villino rosa.Ditelo pure ai gay.

 

Lettera 19

Dago darling, già di anima Milano ne aveva poca, malgrado la sua "bela Madunina". Ora quel poco se lo sta mangiando (come in un film del grande Rainer Werner Fassbinder) la paura che s'aggira nella Grande Milano (comuni e province limitrofe). Solo pochi anni fa, un forsennato ha ucciso a pugni la prima donna incontrata per strada un mattino d'estate (e non in una periferia degradata!).

GIULIANO PISAPIA LELLA COSTA INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO GIULIANO PISAPIA LELLA COSTA INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

 

Poi un altro forsennato ha picconato a morte tre uomini a lui scononosciuti in un mattino di primavera in un quartiere decente. Poi un giovane "creativo", che voleva essere "libero", ha accoltellato tre persone (di cui una morta sul colpo), sempre a lui sconosciute. Poi un'ennesima trucida carneficina famigliare in una di quelle villette (spesso a schiera) che da simbolo di un relativo benessere (alla Mulino Bianco o alla Findus) son diventate teatro di scannamenti umani come prima si vedevano solo in TV,  la pessima "magistra vitae" di questi tempi neobarbarici, malgrado tutto quello che ci dicono i Buoni patentati.

 

Tempi in cui conta più la vita di un gabbiano ferito che le anime perse che vagano alienate (e non solo all'Antonioni) nella savana dei manicomi senza sbarre, delle musichette e musicone che violentano orecchie & anime un po' dappertutto, dei lamenti delle cornacchie che volano a legioni nel cielo sopra la Grande Milano, ecc.

 

Certo, presto arriverà l'Expo, il miracolistico e tangetaro Principe Azzurro che renderà tutti felici e contenti. Ci scommettiamo, Dago caro, che in tempi di Expo, i fattacci di cronaca nera granmeneghina avranno sì o no 10 righe tra una Pub di pantaloncini maschili "finocchietto" e una di case immerse nel verde?

Natalie Paav

 

Lettera 20

Piccoli Signori di Dagospia, dopo breve meditazione alla luce di quanto intercorso tra noio (direbbe il grande Totò), ritengo che sia meglio tornare a scrivere perchè molta gente la pensa come me e gli altri lasciamoli digrignare i denti per la rabbia, perchè la verità fa male, la luce (non la mia ma quella evangelica dà fastidio, scoccia). Dunque, turandomi il naso e strizzando gli occhi, eccoci al prefetto che ha straparlato ed è stato subito rimosso dal duo Calandrino Renzi- kazako Alfano.

 

Grande mossa, soprattutto facile, di quelle che vengono bene perchè placano gli appetiti femministi e la voglia di sangue dei progressisti nostrani. I prefetto, in effetti, ha detto cose sopra le righe ma ritengo volesse dire che è compito della famiglia e della madre e padre vigilare, darsi da fare per seguire i figli da vicino.

 

Poi è chiaro che con il mondo che c'è non sempre si può fare, capitano le disgrazie, i brutti incontri etc. etc. In sostanza se, come tendo a credere, il prefetto ha sbagliato a dire quello che pensava (altrimenti avrebbe sbagliato di grosso) lo si poteva ascoltare e accettarne le scuse, la ritrattazione. Invece no: l'Italia è così.

 

Se c'è da dilaniare il malcapitato non c'è pietà, soprattutto quando la canea è padrona del campo. Allora fa macelleria messicana. E tra questi prodi combattenti del nulla - sempre dopo e sempre quando è semplice farlo - iscriviamo di diritto tale Maria Elena (mi pare) Vincenzi, la quale da ottima repubblicana (china) ha pensato bene di assalire letteralmente il disgraziato prefetto facendolo a pezzi.

 

Anzi, ha colto l'occasione (probabilmente sarà laureata come la Boschi e le nuove ministre, magari in scienze politiche all'italiana) per divagare sul megapolitico e affermare solennemente che le prefetture vanno tolte di mezzo. Il grande quotidiano Repubblica - via Vincenzi - sposa insomma le tesi leghiste: miracoli della pseudopolitica italiana. Invece vorrei dire che,  pur considerando valida l'eventuale ventilata opportunità di eliminare le prefetture se del caso - nel mio piccolo savonaroliano ho avuto modo di conoscere diversi prefetti che mi sono apparsi ottimi servitori dello Stato: ergo, piano, Vincenzi a fare di tutta un'erba un fascio.

 

E' tipico dei fanatici marxisti, maoisti, boldriniani, piddini, etc.

A proposito di prefetti, forse Vincenzi non lo sa, c'è un tale prefetto Mori  - uno con le palle - che riuscì quasi sgominare la mafia. Certo altri tempi, altri uomini, ma magari con un tipo così la Vincenzi se ne stava buona a miagolare a cuccia.

Luciano.