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PROVATE A DARE UN NOME AGLI IDENTIKIT DEGLI OSPITI DEI TALK FATTI DA ALDO GRASSO: “L'OSPITE PIÙ RICERCATO È QUELLO CONSIDERATO “SCOMODO”: IL PROTOTIPO È L'INTELLETTUALE, COSTANTEMENTE IN DISSENSO, SPECIE SUL GREEN PASS COSÌ IL CONDUTTORE PUÒ AFFERMARE: “QUESTO È UN PROGRAMMA CHE FA PARLARE TUTTI”. ALL'OPPOSTO C'È L'ACCOMODANTE CHE, CON LA SUA BONOMIA SERVE A FINGERE DI RICONDURRE LA CONVERSAZIONE SUI BINARI DELL'UTILITÀ PUBBLICA. L'OSPITE PIÙ OSCENO È IL PROVOCATORE, IL NARCISISTA PATOLOGICO. SA TIRARE FUORI IL PEGGIO DALLE PERSONE CON CUI SI RELAZIONA, SA FARLE ARRABBIARE E IRRITARE”
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Esiste il tipo ideale di ospite da talk show in epoca pandemica? Domanda più che lecita, visto l'alto numero di trasmissioni e il conseguente bisogno di reclutamento. La tv generalista è piena zeppa di ospiti, una catena fordista che rimpolpa di manodopera congetturante la maggior parte delle trasmissioni. Dimenticando morti, terapie intensive, «eroi» in camice bianco, incubi del lockdown.
Caratteristica principale dell'idealtipo di ospite è la disponibilità, condizione necessaria al funzionamento della macchina (si possono immaginare la tensione e il disappunto di una redazione nel momento delle telefonate: se non viene x chiama y che è sempre disponibile). La disponibilità dipende da molti fattori: dal gettone di presenza (non a tutti è concesso), dal trovarsi nella condizione di umarell della politica, dall'impulso insopprimibile alla visibilità, dal grado di parentela con il conduttore o la conduttrice.
L'ospite più ricercato è quello considerato «scomodo»: il prototipo è l'intellettuale dai toni wagneriani, costantemente in dissenso, specie sul green pass. La negazione, si sa, è l'«ospite scomodo» di ogni cultura e avere a disposizione uno spazio di alterità cui delegare le nostre inquietudini fa sempre, per paradosso, comodo. Così il conduttore può affermare: «Questo è un programma che fa parlare tutti».
All'opposto dello scomodo c'è l'accomodante. Che, con le sue non prese di posizioni, le sue frasi di buonsenso, la sua bonomia serve a fingere di ricondurre la conversazione sui binari dell'utilità pubblica. L'ospite più osceno è il provocatore, il narcisista patologico. Sa tirare fuori il peggio dalle persone con cui si relaziona, sa farle arrabbiare e irritare come nessun altro, riesce a creare discussioni e litigi dal nulla, è insuperabile nel mettere in imbarazzo. La canea fa ascolto. Il serpente (il talk) si morde la coda nell'eterno ritorno dell'identico.
PAOLO DEL DEBBIO
floris
bianca berlinguer a cartabianca 5
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