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DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
PURE LE GIORNALISTE SI FANNO IL LORO MANIFESTO ANTI-MOLESTIE! CRUCIANI: ‘MA COME, PER LAVORO TROVANO NOTIZIE E NON HANNO FATTO MANCO UN NOME, NÉ SVELATO UN PORCONE?’ - ‘QUELLA DELLA SOCIETÀ FONDATA SUI MASCHI È UNA VECCHIA STORIELLA CHE POTEVA VALERE FINO A UNA TRENTINA DI ANNI FA, ADESSO MOLTO MENO. MAI VISTO E MAI SENTITO PARLARE DI UNA FEMMINA, CAPACE E DETERMINATA, MESSA DA PARTE SOLO PERCHÉ FEMMINA’ - ‘DOPO 4 MESI DAL CASO WEINSTEIN, PER SENTIRSI ANCHE LORO COME LE STAR DEL CINEMA, UN APPELLO PIENO DI ‘MALEFATTE DEL SISTEMA’, ‘LOGICHE DI POTERE DELL’UOMO’ (QUI L'APPELLO)
Giuseppe Cruciani per Libero Quotidiano
Oddio, dopo le attrici arrivano pure le giornaliste. E adesso aspettiamo trepidanti le manager, le avvocatesse, e perché non prendere in considerazione il martirio delle donne notaio e anche le fatiche quotidiane delle architette o delle biologhe, schiacciate da maschi prepotenti e ostili. Sembra la rivolta degli schiavi, la rivoluzione degli oppressi, e dunque finalmente arrivano le Erinni vendicatrici di tante malefatte e storture.
Ma di nuovo non c' è niente, e la minestra è sempre la stessa. Riscaldata, anzi riscaldatissima. Accade che oltre un centinaio di signore del mondo dell' informazione si mettono a scrivere una lettera per sostenere il manifesto di qualche giorno fa (o forse era un appello, oddio che mal di testa) delle attrici italiane contro le molestie sessuali.
E come in quello delle colleghe "incazzate" del cinema, di nomi di molestatori o presunti tali nemmeno l' ombra. Zero assoluto. Manco uno con qualche vizietto, niente di niente. Chiacchiere invece tante, e soprattutto paroloni a iosa: si legge di «modello sociale maschile», «disparità di trattamento», «logiche di potere dell' uomo», «malefatte del sistema», «macchina della rimozione e del silenzio». Ammazza che coraggio.
VECCHIE STORIE
Ora, quella della società fondata sui maschi è una vecchia storiella che poteva valere fino a una trentina di anni fa, adesso molto meno. Certo se ne può discutere all' infinito, con il risultato di una noia altrettanto infinita. La regola, a mio modestissimo parere, è sempre la stessa in tutti i settori: se uno è bravo è bravo, che porti i calzoni o si presenti con la gonna (differenze magari superate, lo so, ma è per capirci).
Mai visto e mai sentito parlare di una femmina, capace e determinata, messa da parte solo perché femmina. Ridicolo.
Ma il punto è un altro: cosa c' entra tutto questo con la vicenda molestie nata in America e poi propagatasi pure nel nostro Paese? Nulla.
La storia Asia Argento-Weinstein è scoppiata da quattro mesi, giorno più giorno meno. E tanto ci è voluto a queste signore per svegliarsi e denunciare un mondo dei media dominato dagli uomini? E soprattutto: dove sono i fatti?
Dove sono le notizie? Dove sono gli orchi? Da giornaliste quali sono dovrebbero darci qualche primizia: hanno qualcuno da portare in tribunale?
Hanno episodi da raccontare, tipo un direttore che è solito mettere le mani sul culo delle pulzelle, un luogo segreto dove le redattrici vengono sottoposte a odiose torture fisiche e psicologiche? Dove sono le storie torbide di sesso? Dove sono i colpevoli? E dove le vittime?
DENUNCIATE, CRONISTE
Alcune di queste indignate della stampa le conosco personalmente e sono anche brave croniste, di conseguenza dovrebbero sapere che non si sparano accuse a vanvera: facciano nomi e cognomi dei maiali, oppure ci dicano dove si annidano i pervertiti, ci svelino chi usa il potere per fini sessuali o similari. Lo facciano, non vediamo l' ora di sentire.
Fateci leggere e ascoltare i messaggi, e soprattutto: andate dritte dritte dai carabinieri o nella prima stazione di polizia. Siamo qui tutt' orecchi, siamo pronti a ingaggiare battaglia contro questi bruti.
Ma la denuncia contro Er Sistema, ecco quella no grazie.
Sembra quella di alcune squadre di calcio contro i poteri forti, quella contro l' arbitro cornuto, ricorda il mitico Alberto Sordi nel film Un americano a Roma quando per giustificare i suoi insuccessi dice: «A me m' ha bloccato 'a malattia».
Con grande rispetto: non se ne può più. A meno che queste cento giornaliste non chiedano le quote rosa come in politica: un giornale a me, uno a te, un conduttore maschio e uno femmina, un Feltri e una Feltra, un vice con gli attributi (quelli veri) e un altro con le mammelle. Fosse così, sarebbe meglio: almeno 'sti appelli avrebbero un senso.
2.MOLESTIE, LETTERA APERTA DI 100 GIORNALISTE ITALIANE: “E’ ORA DI CAMBIARE. NOI CI SIAMO”
‘La Stampa’ pubblica l’appello delle giornaliste
Oltre cento giornaliste italiane delle testate televisive, web e carta stampata hanno firmato una lettera per sostenere l’appello-manifesto lanciato nei giorni scorsi con #DissensoComune dalle donne del Cinema e dello Spettacolo che, a partire dalle denunce di molestie sessuali fatte da alcune di loro, affermano la necessità di un cambiamento del sistema culturale strutturato secondo il modello maschile in ogni settore della società. «È ora di cambiare. Noi ci siamo» scrivono, chiedendo «a direttori e ai colleghi di sostenere questa battaglia di civiltà».
Le firme continuano a essere raccolte sulla mail: giornaliste@gmail.com
Con il documento “Dissenso comune” oltre cento attrici, registe, produttrici e donne dello spettacolo italiano hanno lanciato una chiamata pubblica a tutte le donne professioniste, impiegate, studentesse. Un primo, importante passo per dire basta a un sistema culturale che discrimina, penalizza e offende le donne, un sistema in cui le molestie sessuali sono la brutale punta di un iceberg fatto di consuetudini, pratiche di comportamento che va dalle discriminazioni salariali e di carriera in tutti i settori professionali alle relazioni umane sempre condizionate da logiche di potere maschile.
Noi giornaliste italiane vogliamo stare accanto a tutte le donne in questa battaglia. Proprio attraverso il nostro lavoro di informazione e di inchiesta noi vogliamo aprire brecce in questo sistema, indagare e portare allo scoperto i casi di soprusi e abusi sessuali, esattamente come in Usa le giornaliste e i giornalisti delle principali testate sono stati protagonisti nella battaglia contro le molestie, rendendo pubbliche e incontrovertibili le denunce fatte delle attrici.
Perchè se è vero che il problema non è il singolo molestatore, è anche vero che rendere pubblico chi perpetua comportamenti che non rispettano la donna scoperchia le malefatte di questo sistema.
Noi giornaliste siamo parte del cambiamento culturale che le donne italiane reclamano. Lo abbiamo avviato nei media e nelle redazioni dove siamo già in prima linea da anni.
Il nostro lavoro, il nostro impegno per una informazione più degna del rispetto verso la donna e di denuncia contro le discriminazioni che si perpetuano nel modello sociale maschile è uno strumento essenziale per la trasformazione culturale.
Chiediamo ai direttori dei giornali e ai colleghi giornalisti di essere con noi, di sostenere questa battaglia di civiltà.
Noi giornaliste subiamo le stesse disparità di trattamento delle donne di altri settori professionali, incontriamo le stesse fatiche negli avanzamenti di carriera e nelle affermazioni individuali, e in più con il lavoro di comunicazione e informazione dobbiamo fare i conti con le difficoltà a testimoniare e raccontare il coraggio e il cammino delle donne in un contesto culturale univocamente impostato sul modello maschile.
Ci battiamo da tempo con un lavoro quotidiano di informazione contro la macchina della rimozione e del silenzio per una società più equa, giusta e solidale.
Siamo in campo. E’ ora di cambiare
Firmano:
1) Alessandra Addari
2) Laura Aguzzi
3) Paola Alunni
4) Roberta Balzotti
le vittime sessuali non sono solo donne
5) Anna Bandettini
6) Cristina Battocletti
7) Irene Benassi
8) Serena Bersani
9) Laura Berti
10) Luisa Betti Dakli
11) Giulia Bianconi
12) Incoronata Boccia
13) Sandra Bortolin
14) Annarita Briganti
15) Maria Luisa Busi
16) Cristina Caccia
17) Manuela Cadringher
18) Stefanella Campana
19) Francesca Capovani
20) Fulvia Caprara
21) Monica Capuani
22) Laura Carassai
23) Gabriella Carluccio
24) Alida Castelli
25) Claudia Catalli
26) Anna Cepollaro
27) Mara Cinquepalmi
28) Ida Colucci
29) Alessandra Comazzi
30) Carmina Conte
31) Licia Conte
32) Maria Corbi
33) Elisabetta Cosci
34) Marina Cosi
35) Gioia Costa
36) Emilia Costantini
37) Beatrice Curci
38) Zita Dazzi
39) Marina de Ghantuz Gubbe
40) Diana de Marsanich
41) M. Vittoria De Matteis
42) Eliana Di Caro
43) Elisa Di Salvatore
44) Agnese Ferrara
45) Tiziana Ferrario
shoshana roberts gira un video sulle molestie 6
46) Nadia Ferrigo
47) Arianna Finos
48) Valeria Gandus
49) Anais Ginori
50) Silvia Garambois
51) Paola Gariboldi
52) Maria Gianniti
53) Francesca Giuliani
54) Gabriella Guidi
55) Silvia Inghirami
56) Katia Ippaso
57) Tiziana Jelo
58) Chiara Jommi Selleri
59) Barbara Lalli
60) Laura Landoli
61) Laura Laurenzi
62) Maria Lepri
63) Natalia Lombardo
64) Alessandra Magliaro
65) Carlotta Magnanini
66) Marilena Maliverni
67) Alessandra Mancuso
68) Silvia Manzoni
69) Elisa Marincola
70) Laura Martellini
71) Anna Martinelli
72) Mirella Marzoli
73) Anna Masera
74) Tonia Mastrobuoni
75) Rita Mattei
76) Greca Meloni
77) Alessandra Miccinesi
78) Anna Migliorati
79) Maria Teresa Montaruli
80) Elena Mora
81) Silvia Motroni
82) Antonella Napoli
83) Silvia Neonato
84) Laura Novelli
85)Camilla Orsini
86) Daniela Paba
87) Elisabetta Pagani
88) Valeria Palumbo
89) Elena Pasquini
90) Alessandra Perera
91) Laura Pertici
92) Giovanna Pezzuoli
93) Monica Perosino
94) Cristina Piccino
95) Felicita Pistilli
96) Chiara Priante
97) Luisa Pronzato
98) Amelia Realino
99) Silvia Resta
100) Lara Ricci
101) Susi Rochi
102) Maria Silvia Sacchi
103) Alessandra Sallemi
104) Rosanna Santoro
105) Anna Scalfati
106) Barbara Scaramucci
107) Paola Scarsi
108) Simona Scioni
109) Roberta Secci
110) Luisella Seveso
111) Cytnhia Sgarallino
112) Monica Sicca
113) Raffaella Silipo
114) Nicoletta Sipos
115) Ilaria Solari
116) Claudia Stamerra
117) Michela Tamburrino
118) Alessandra Testa
119) Giorgia Tomatis
120) Alma Toppino
121) Letizia Tortello
122) Chiara Ugolini
123) Carla Urban
124) Stefania Viti
125) Maria Zegarelli
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