MA QUALE DOPING! A CASA DI PISTORIUS C’ERA UN POTENTE ECCITANTE SESSUALE A BASE DI CUORE E PALLE DI ANIMALI – UN’ALTRA BOTTA DELL’ISPETTORE BOTHA SMONTATO DALLA DIFESA DI OSCAR - IL PAPA’ DI REEVA ROMPE IL SILENZIO: “NON IMPORTA QUANTI SOLDI HA O QUANTO SIANO BRAVI I SUOI AVVOCATI, DOVRÀ FARE I CONTI CON LA SUA COSCIENZA SE PERMETTERÀ ALLA SQUADRA LEGALE DI MENTIRE PER LUI” - IL GIALLO DEL TWEET “PIRATATO”…

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1- «IL PRODOTTO USATO DA PISTORIUS ERA UNO STIMOLANTE SESSUALE CHE SI INIETTA»
Da Corriere.it

Forse non era un prodotto utile a fini del doping, ma sicuramente neanche un innocuo prodotto a base di composti vegetali. Il testosterone che gli inquirenti dicono di aver trovato a casa di Oscar Pistorius, il quattrocentista disabile accusato di aver ucciso a colpi di pistola la sua fidanzata, sarebbe uno «stimolante sessuale»: lo scrive il settimanale sudafricano City Press, citando un medico sportivo.

Hilton Botha, il detective poi rimosso dall'incarico, aveva affermato mercoledì in tribunale a Pretoria che «due scatole di testosterone» ed alcune siringhe erano state trovate a casa dell'atleta, incriminato per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp.

IL PRODOTTO
L'avvocato di Pistorius, Barry Roux, aveva spiegato che si trattava di un rimedio a base vegetale, il testo compasutium coenzyma, che l'atleta «aveva il diritto di utilizzare». Il medico sportivo Jon Patricios, intervistato da City Press, ha spiegato che questo prodotto, che si assume tramite iniezioni - composto da pezzi di cuore e di testicoli di animali, nonchè da piante medicinali e vitamine - serve di norma a combattere problemi di erezione. È però sconsigliato agli sportivi perché‚ li può far risultare positivi ai test antidoping.


2-IL PADRE DI REEVA ROMPE IL SILENZIO: "PISTORIUS FARÀ I CONTI CON LA COSCIENZA"
Da LaStampa.it

Oscar Pistorius dovrà fare i conti con la sua coscienza. Il giorno dopo la decisione del tribunale di Pretoria che ha concesso all'atleta sudafricano la libertà condizionata dietro pagamento di una cauzione, parla per la prima volta e si sfoga il padre di Reeva Steenkamp, la modella uccisa dal campione di atletica con quattro colpi di pistola. Un omicidio premeditato secondo l'accusa, un tragico incidente per la difesa.

Pistorius, che rischia l'ergastolo, ha trascorso la sua prima notte da uomo "libero", ospitato a casa dello zio dopo che gli è stato vietato soggiornare nella villa di Silver Lake, teatro della tragedia.

E spunta il giallo su un tweet inviato, nove giorni dopo l'omicidio, con la firma «Osca» (il suo nomignolo) che ringrazia «coloro che pregano» sia per la sua famiglia sia per quella della vittima, come ha scritto la stampa locale.
La famiglia Pistorius ha smentito l'invio del "cinguettio" affermando che l'account Twitter è stato «piratato». Loro sono molto «sensibili su Reeva, la sua famiglia e su questo tragico avvenimento», ha riferito Lunice Johnston, un portavoce di Pistorius. Il tweet, postato sull'account di Carl Pistorius, fratello dell'atleta, è stato cancellato immediatamente.

Chi si sfoga intanto è il padre della modella assassinata: «Non importa quanti soldi ha o quanto siano bravi i suoi avvocati - ha affermato Barry Steenkamp -, lui dovrà fare i conti con la sua coscienza se permetterà alla squadra legale di mentire per lui». E forse un giorno la famiglia della sua fidanzata potrà perdonarlo, ma solo «se sta dicendo la verità', continua Steenkamp, «ma se invece non è andata come dice lui, deve soffrire e soffrirà... Solo lui sa....».

Sulla vicenda che ha appassionato i giornali sudafricani e scioccato il mondo intero, si moltiplicano i commenti e le indiscrezioni, come ad esempio quella che la famiglia di Reeva ha ricevuto un biglietto e un mazzo di fiori proprio da parte di Pistorius. «Ma che significa?», si è chiesta la mamma della modella, June.

E in attesa della lunga maratona giudiziaria - il prossimo appuntamento in tribunale è fissato il 4 giugno prossimo - la famiglia del campione si è augurata che «Oscar si riprenda» e che oggi «trascorra un giorno normale». Vogliamo «soltanto passare un po' di tempo insieme», ha aggiunto Arnold Pistorius, zio dell'atleta, colui che da qualche giorno è diventato il portavoce del campione.

Dopo circa una settimana di carcere, il giudice del tribunale di Pretoria, Desmond Nair, ha concesso ieri a Pistorius la libertà su cauzione. Le condizioni della corte prevedono che l'imputato consegni le sue armi, i suoi passaporti e che per due volte a settimana si presenti presso un commissariato di polizia per firmare. L'atleta non dovrà avvicinarsi a un aeroporto internazionale, non tornare sulla scena del delitto, non incontrare testimoni e infine non consumare alcolici.

 

PISTORIUS IN TRIBUNALE REEVA E PISTORIUS IL PADRE HENKE IL FRATELLO CARL E LA SORELLA AIMEE PISTORIUS IN TRIBUNALE HILTON BOTHA INVESTIGATORE ALLONTANATO DAL CASO PISTORIUS DIMAMICA OMICIDIO REEVA PISTORIUS