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TARANTOLA AL GOVERNO: TAGLI AI SUPER COMPENSI MA NIENTE SVENDITE
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Dopo il taglio dei 150 milioni al bilancio Rai, causa spending review, sarebbe «quanto mai utile conoscere dal Parlamento e dall’azionista, che sono i nostri referenti, il modello di servizio pubblico cui si vuole tendere e il perimetro dello stesso. Senza indicazioni, è elevata la probabilità di delineare un percorso non coerente con gli orientamenti del Parlamento, con conseguente perdita di tempo e di risorse».
il consiglio di amministrazione rai con roberto fico
Tradotto: caro Parlamento e caro ministero dell’Economia, diteci con chiarezza che tipo di Rai volete, altrimenti rischiamo di sbagliare, perdendo tempo e soldi pubblici (e poi magari ce ne chiedete anche conto). Il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, parla davanti alla commissione di Vigilanza e chiede esplicitamente chiarezza di indirizzi editoriali ai suoi due referenti, cioè il Parlamento (l’organo della Vigilanza Rai) e l’azionista-proprietario, il ministero dell’Economia e comunque il governo Renzi.
La presidente Tarantola rende esplicito anche un altro concetto. Per girare davvero pagina a Viale Mazzini bisogna cambiare la governance (il sistema di nomina dei vertici), il metodo di riscossione del canone e la missione del servizio pubblico. Tutte decisioni che «non sono alla portata della Rai» ma, con tutta evidenza, della politica.
È la prima audizione dei vertici Rai (solo il Consiglio di amministrazione con la presidente) dopo quella in cui il direttore generale Luigi Gubitosi ha paventato tagli all’organico e alla produzione. Il tema sul tavolo è sempre lo stesso: il futuro della Rai dopo la richiesta dei 150 milioni che il governo esige da Viale Mazzini con la spending review.
Anna Maria Tarantola viene da Banca d’Italia e quindi sa maneggiare cifre e bilanci, parlando del taglio dei 150 milioni: «Il decreto Irpef determina impatti rilevanti per l’azienda. Abbiamo inviato una lettera all’azionista che non ha nessun intento polemico ma è una doverosa informazione degli effetti del decreto legge e delle azioni che si rendono necessarie per il suo rispetto».
colombo todini pinto pilati verro rositani tarantola
In sostanza Tarantola e il direttore generale Gubitosi hanno scritto al ministero dell’Economia, l’azionista unico della Rai (fatta salva la piccolissima quota della Siae) per descrivere gli effetti della richiesta dei 150 milioni a metà anno. Ma Tarantola ha poi annunciato che il consiglio analizzerà la lettera spedita a Giorgio Napolitano dall’Ebu, l’associazione delle tv pubbliche europee, in cui si definisce «pericoloso» l’impatto del decreto Irpef sul futuro della Rai.
In quanto alla cessione di una quota minoritaria di Raiway, Tarantola ha promesso che «non ci sarà alcuna svendita». E ha annunciato che i compensi dei conduttori e delle star verranno ridotti «del 10-15-20% man mano che arriveranno a scadenza, anche in base al rendimento di chi è contrattualizzato». Il consigliere Antonio Verro (area Forza Italia) su Raiway ha un’idea molto diversa: «Se ora si procedesse alla vendita, come sicuramente sarà, la Rai arriverebbe più debole al rinnovo delle convenzione del 2016».
anna maria tarantola e roberto fico in commissione di vigilanza rai
Nessuna smentita sulle trattative tra Mediaset e Giovanni Floris (attraverso il suo agente Beppe Caschetto). Tra due settimane scadrà il contratto con la Rai del conduttore di Ballarò che ha mostrato spesso la sua insofferenza di sentirsi «legato a vita» a RaiTre, mentre vorrebbe sperimentarsi su altre reti. Bocche cucite, silenzi. Ma le trattative sono chiaramente in corso.
RAI: TARANTOLA, PER RICORSO CONTRO DECRETO ASPETTIAMO PARERE
(ANSA) - "Il cda esaminerà il ricorso contro il decreto Irpef quando avremo il parere che abbiamo chiesto ad Enzo Cheli". Lo ha detto in Commissione di Vigilanza il presidente Rai, Anna Maria Tarantola.
MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE
TARANTOLA, PROVATO SENZA SUCCESSO A VENDERE IMMOBILI
(ANSA) - "Abbiamo già avviato un cantiere per la razionalizzazione delle sedi regionali e per la vendita degli immobili". Lo ha detto il presidente Rai, Anna Maria Tarantola, spiegando che "l'informazione a livello territoriale è un fatto distintivo del servizio pubblico". Tarantola ha quindi spiegato che "nel budget erano previsti introiti per 30 milioni dalla vendita degli immobili, ma non siamo riusciti a venderli. Abbiamo fatto bandi, finiti senza risposta. Per questo nella riprevisione del budget siamo passati da 30 milioni a 10 milioni".
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