
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
da www.dailymail.co.uk
La sua faccia troneggia da anni su poster, magliette, jeans, bibite, addirittura sulle carte di credito. James Dean è il cool per eccellenza, la perfetta immagine di marketing che attira i giovani. Eppure manca da 60 anni. Fosse vivo, oggi avrebbe 83 anni.
Morì a 24 anni in un incidente stradale, sei mesi dopo l'uscita del suo primo film "La valle dell'Eden" e qualche giorno prima dell'uscita del secondo film "Gioventù bruciata", mentre il terzo, "Il gigante", era stato appena finito di girare.
Dal 18 aprile al 1 maggio tutte e tre le pellicole, restaurate, saranno di nuovo sullo schermo al London's BFI Southbank. Intanto si sta realizzando anche un film sulla sua vita. La domanda sorge spontanea: perché Dean è così affascinante? Cosa lo rende il perpetuo simbolo della rabbia giovanile? Come mai, dopo così tanto tempo, è ancora contemporaneo?
Insieme a Marlon Brando fu pioniere di un modo naturale di recitare, imparato all'Actors' Studio di New York. Fu il primo teenager americano, come si sostiene nel documentario "James Dean: The First American Teenager", appena uscito in DVD.
Era un ragazzo di campagna, cresciuto in Indiana dagli zii, perché sua madre morì quando aveva 4 anni. A 18 anni se ne andò da casa, lavoricchiò in tv e nelle pubblicità . A 23 anni arrivò la grande occasione a Hollywood. Arrivò con poca roba in una borsa e con i soldi dell'anticipo comprò una macchina sportiva. Prima ancora che il film avesse successo, il regista Elia Kazan e la Warner, avevano capito che il ragazzo era problematico e dotato. Secondo Dennis Hopper, Kazan avvisò attori e operatori: «Incontrerete un giovane attore strano e difficile, ma è oro puro per lo schermo».
"Gioventù bruciata", con Natalie Wood, si proponeva come uno studio della nuova ossessione americana per la delinquenza del ceto medio. A causa del basso budget, il film doveva essere in bianco e nero. Per fortuna non andò così, altrimenti non sarebbe stata creata l'icona di Dean con i jeans e la giacca rossa a zip.
Poi James finì sul set con Liz Taylor e Rock Hudson, che lo odiava. Dennis Hopper racconta: «Eravamo in Texas, un sacco di gente in fila laddove Jimmy doveva girare la sua prima scena con Liz. Lui si avvicinò, slacciò i pantaloni, pisciò, e tornò a recitare. Quando gli chiesi perché lo avesse fatto, mi rispose che era nervoso. Pensai che uno che è capace di fare una cosa simile, può fare qualsiasi cosa in un film».
Jimmy veniva pagato bene, durante "Il gigante" comprò una Porsche Spider. Gli assicuratori gli vietarono di guidarla finché non avesse finito il film e lui, quasi per dispetto, apparve come testimonial in un spot sulla guida sicura: «Guidate con calma perché la vita che salvate, potrebbe essere la mia». Sarebbe morto 13 giorni dopo. Il 30 settembre 1955
Donald Turnupseed, un ventitreenne a bordo di una Ford Berlina, gli tagliò la strada e Jimmy morì all'istante. Dean divenne una rockstar prima che il rock rock 'n' roll nascesse, prima che Elvis registrasse il suo primo successo. Cosa lo rese una leggenda? Il look, i jeans, i bei capelli, forse la sua immagine coincise con la nascita della nostra ossessione per la cultura giovanile. Nelle foto lui è spesso solo, è l'outsider, il narcisista. Il compositore Leonard Rosenman, che lo frequentava, parla "di un bisogno di attenzione patologico". Lo ricorda anche come un ragazzo "che aveva fortissimo desiderio di diventare un intellettuale, infatti portava con sé libri di Kierkegaard e Nietzche".
Nei suoi 18 mesi a Hollywood, Dean citava spesso la frase: «Vivi al massimo, muori giovane e lascia di te un bel cadavere». Questo è il suo testamento. E come tutte le stelle cadute troppo presto, hanno il pregio di non poterci deludere.
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN…
FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA,…
DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E'…
DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA…
FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO…