IL RITORNO DEL ‘’CANARO’’ - GIOVANNI STELLA, DEFENESTRATO CON RICCA BUONUSCITA DA LA7, PARTECIPA A UN CONVEGNO DI “A” SULLE DONNE IN TV, MA LE DOMANDE SONO TUTTE SU SANTORO: “IL BOOM CON BERLUSCONI? LA7 LO PAGA IN BASE AGLI ASCOLTI. MA OLTRE IL 12% DI SHARE NON CAMBIA NULLA” - TRA GUBITOSI E ZAPPIA, CRIPPA E SCOTT JOVANE, IN PRIMA FILA PARLANO LE “RIVALI” TRISTINA PARODI E MONA VENTURA IN TENUTA DALTONICA (FOTO)…

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Foto dal convegno di "A" sulle donne in televisione

1 - VIDEO: GIOVANNI STELLA AL CONVEGNO DI "A": SANTORO GUADAGNA IN FUNZIONE DEGLI ASCOLTI
http://video.corriere.it/santoro-la7-guadagna-punti-share/3b337990-60ac-11e2-bd7d-debf946ea0b6


2 - SANTORO: «OLTRE IL 12% DI SHARE NON CAMBIA NULLA QUOTA CHE IL PROGRAMMA RAGGIUNGE SEMPRE»
Nino Luca per www.corriere.it

Michele Santoro al contrattacco. Imbufalito dopo che Giovanni Stella, ex amministratore delegato di Telecom Italia Media, ha svelato che i suoi guadagni sarebbero legati allo share di Servizio Pubblico. Così ha ritenuto di dover replicare a stretto giro a chi lo ha accusato di aver fatto il gioco del suo grande rivale, Silvio Berlusconi, per una mera gratificazione economica: «Quando il programma fa il 12 di share della Rete le fasce si bloccano e La7 paga il massimo. Se facciamo anche il 20% o l'80% non cambia nulla. Servizio Pubblico guadagna comunque la stessa cifra».

LA SCALA - «E' come una scala - spiega Santoro - Berlusconi in questa storia non c'entra niente. In tutte le puntate abbiamo sempre raggiunto il 12% di ascolti. Tra l'11 e il 12 ci sono solo 20mila euro di differenza che vanno al programma, non a Michele Santoro. Questo sia chiaro. Santoro non è pagato da La7». E' delle polemiche sollevate dal centrosinistra per aver fatto al Cavaliere un grande assist nei sondaggi elettorali il conduttore ha replicato: «Grazie, arrivederci».

RUFFINI: TUTTO IN REGOLA - La conferma di La7 a quanto afferma Santoro arriva dal direttore Paolo Ruffini: «Il costo della puntata è pagato non a Santoro, ma alla società che produce il programma, la Zero Studios. Inoltre voglio confermare che la media del programma si attesta all'11,6%, quindi appena sotto la soglia del 12%. Un contratto normalissimo». Sulle polemiche su un presunto assist a Berlusconi, Ruffini aggiunge: «Penso che non abbia prodotto alcun vantaggio al leader del Pdl. Alcuni sondaggi lo confermano. È stata solo televisione».


3 - MANAGER TV A CONFRONTO, PIU' SPAZIO A DONNA CONTEMPORANEA
Roberto Ritondale per l'ANSA - La tv del futuro, nel giornalismo come nelle fiction, dovrà garantire più spazio alle donne rappresentando i nuovi ruoli femminili e dando voce a esperti non solo di sesso maschile, così come proposto in Francia con una lista 'rosa' di persone da ospitare in televisione. Sono stati questi i temi dominanti del convegno organizzato dal direttore di 'A' Maria Latella a cui hanno partecipato oggi, nella sala Montanelli di via Solferino, a Milano, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, l'ex amministratore delegato di La7 Giovanni Stella, il direttore generale dell'informazione Mediaset Mauro Crippa e l'ad di Sky Italia Andrea Zappia.

Secondo Gubitosi, "si può dare una percezione della donna più contemporanea. Tra i personaggi allo studio per le nuove fiction, c'é quello di un sindaco donna della Locride che combatte la 'ndrangheta''. Certo, ha ammesso il dg, "la bellezza è un valore, ma solo se associata a carisma e talento".

Gubitosi ha inoltre ricordato che negli ultimi sei mesi sono stati lanciati dei segnali, anche 'rivestendo' le signorine in bikini di una trasmissione. "Ma io sono contrario a rimettere i mutandoni come nella Rai degli anni '60'', ha ribattuto Crippa. "Bisogna trovare un equilibrio tra i gli obiettivi economici e la qualità delle trasmissioni. E comunque la nostra informazione dà ampio spazio a tematiche quali il dramma delle violenze e le pari opportunità".

"Forse sarò cinico - ha invece detto Stella - ma il ruolo in tv delle donne deve misurarsi con i risultati economici della televisione, ovvero con gli spot. I pubblicitari comincino a premiare con inserzioni mirate programmi di qualità con target altrettanto mirati". Crippa e Stella hanno bocciato l'idea di un ulteriore codice etico. Feroce, poi, la critica dell'ex ad La7 all'auditel: "Uno strumento nato trent'anni fa, che immagina ancora la famiglia riunita in un tinello a vedere un'unica televisione, non può essere più attuale".

Numerosi gli interventi dalla platea. Simona Ventura ha ricordato che SkyTg24 ha come direttore una donna, così come il canale Cielo. Alessandra Perrazzelli di Valore D ha sottolineato che sette acquisti su dieci (anche di prodotti finanziari e tecnologici) vengono determinati dalle donne.

Presenti in sala, tra gli altri, anche Cristina Parodi ("alle donne andrebbero offerte più opportunità per la direzione di reti"), Nancy Brilli, Lella Golfo (presidente della Fondazione Bellisario), Sabina Ciuffini, Claudia Parzani (partner dello studio legale Linklaters), Maria Elena Cappello (ad Nokia Siemens Italia), Pietro Scott Jovane (ad Rcs) e le deputate Alessia Mosca e Beatrice Lorenzin.

 

MAURO CRIPPA MARIA LATELLA LUIGI GUBITOSI ANDREA ZAPPIA GIOVANNI STELLA AL CONVEGNO DI A PIETRO SCOTT JOVANE AL CONVEGNO DI A SULLA TELEVISIONE SANTORO BERLU SIMONA VENTURA AL CONVEGNO DI A SULLA TELEVISIONE PARTERRE NANCY BRILLI AL CONVEGNO DI A SULLA TELEVISIONE CRISTINA PARODI AL CONVEGNO DI A SULLA TELEVISIONE BEATRICE LORENZIN ALESSIA MOSCA PARTERRE