LA LEGGE DI MRS. MURPHY - SADO-MASI TORNA NELLE VESTI DI DELEGATO ITALIANO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE PER PARLARE DELLA SENTENZA DELL’UNIONE EUROPEA CHE HA CONSENTITO ALLA PROPRIETARIA DEL PUB INGLESE DI FAR VEDERE LE PARTITE BYPASSANDO BSKYB CON UNA PAYTV GRECA (800 STERLINE L’ANNO CONTRO 700 AL MESE) - LE NUOVE TECNOLOGIE SEMPRE UN PASSO AVANTI ALLA LEGGE, L’UNICO LIMITE IMPOSTO DALLA CORTE RIGUARDA IL DIRITTO D’AUTORE - COME ANDRÀ A FINIRE?…

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Mauro Masi per "Milano Finanza"

La signora Karen Murphy proprietaria di un piccolo pub a Portsmouth nella costa meridionale dell'Inghilterra, è diventata nei giorni scorsi famosissima nel mondo del calcio, delle televisioni e negli studi legali internazionali perché, nientedimeno, ha vinto presso la Corte di Giustizia dell' Unione Europea una causa contro la potentissima Football Association Première League (la serie A calcistica inglese).

La signora Murphy rivendicava il diritto di utilizzare nel suo pub schede pay tv greche per vedere anche la Première League. Dal suo punto di vista un affare perché (a parte il commento in greco stretto, non proprio un idioma quotidiano sulla costa inglese) così veniva a pagare 800 sterline l'anno per una scheda ellenica contro 700 sterline al mese dell'abbonamento a Sky. Ma c'è un giudice in Lussemburgo, e la Corte ha deciso che "una normativa che vieti l'importazione, la vendita o l'utilizzazione di schede di decodificazione straniere è contraria alla libera prestazione dei servizi e quindi è contraria al Diritto dell'Unione".

La sentenza - che riguarda tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea - è rivoluzionaria, anche se non è del tutto chiaro quali ne siano le conseguenze immediate e future a livello di sistema.

Quello che è certo è che fin da ora non sarà più permessa la vendita su base territoriale dei diritti di trasmissione pay perché, stabilisce la sentenza "può condurre a differenze di prezzo artificiose tra i mercati nazionali compartimentali" alterando così un principio cardine della tutela della concorrenza e del libero mercato in ambito UE.

È interessante notare che l'unico limite alla totale libertà nel settore sancita dalla Corte di Giustizia, riguarda proprio il diritto d'autore ed è questo un elemento molto significativo. Si fa riferimento alla tutela del diritto d'autore sul logo e sugli altri elementi caratterizzanti i format delle varie Leghe.

Infatti le sequenze di apertura e chiusura delle partite nonché i vari inni non potranno essere trasmessi in bar, pub o in qualunque altro esercizio non privato perché in questo caso si tratterebbe di una comunicazione al pubblico ed "ai sensi della direttiva sul diritto d'autore è necessaria l'autorizzazione dell'autore delle opere stesse".

Un altro effetto collaterale della sentenza potrebbe essere quello della riduzione della pirateria multimediale in questo settore che è sempre stata molto alta.

Dalle famose smart card "taroccate" (in voga sino a qualche anno fa e che hanno costretto i gestori a cambiare totalmente i sistemi di codifica) fino al più recente sistema di "card sharing" una pratica attraverso la quale più utenti utilizzano attraverso Internet la stessa card, con un solo abbonamento.

Non mancano neanche i siti (se ne segnalano giapponesi, ucraini ma anche spagnoli) dove è possibile scaricare del tutto gratis, e del tutto illegalmente le partite dei campionati di calcio anche di quelli italiani.

Ora nel mondo degli spettatori del calcio via pay, sia quelli legali sia i "pirati", piomba l'iniziativa vincente della signora Murphy; sarà estremamente interessante vedere cosa succederà.

 

MAURO MASI MAURO MASI Karen Murphy MAURO MASI MAURO MASI