BENIGNI È FINITO PER IL CINEMA? PROBABILMENTE SÌ - SALVATE IL SINDACO EMILIANO DA TWITTER: NOTTE E GIORNO CINGUETTA CON RIOTTA: “TI VOGLIO BENE E SENTO CHE TU ME NE VUOI” E PERSINO CON MARPIONNE: “BISOGNA LASCIARE L’AUTO IL PIÙ POSSIBILE AL PARCHEGGIO FINO A SMETTERE DI COMPRARLA” - VIAGGIO IN PADANIA: TREVISO È LA MIAMI DEL VENETO. AL LAGO DI ISEO TI DIVERTIRAI PIÙ CHE A RICCIONE. MA SOLO SE HAI PIÙ DI CENTO ANNI…

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1 - SALVATE (DAI TWEET) IL SOLDATO EMILIANO
Giuseppe Cruciani per "Panorama"

Abbiamo perso Michele Emiliano. Ingoiato dal web, avviluppato a Twitter, il bravo sindaco di Bari passa ormai le sue giornate a smanettare e rispondere, imprecare e cinguettare. Ci sono momenti di tenerezza estrema, quando la giornata è finita e «sono sul divano a guardare Fiorello accarezzando mio figlio Pietro»; da notare che subito dopo sul medesimo divano «è arrivata mia figlia Francesca e si sta facendo scaldare le mani».

All'amico internauta chiede di notte: «Pippo, non dormi neanche tu? Io non riesco a dormire, troppe preoccupazioni per la manovra di Monti». Ma forse una ragione c'è: «Anche a Bari, zanzare in casa. A dicembre sono mutanti».

Convoca gli amici vip come Ezio Mauro: «Caro Ezio, come stai? L'ultima volta che sei stato al Petruzzelli è stata una serata magnifica. Ti aspettiamo». Oppure Gianni Riotta: «Sei grandissimo. Ti voglio bene e sento che tu me ne vuoi. Dimmi quando vuoi venire, al resto ci penso io». E Serena Dandini: «Come stai amica mia?».

Decisivo sapere che «in aereo mi sono macchiato la camicia di caffè e ho dovuto comprarne altre tre per cambiarmi». Perché tre?, gli chiede uno. E lui come un fulmine: «Tre da 99 euro invece di una a 49, da Camicissima».

Manda messaggi a Sergio Marchionne: «Non possiedo auto ma solo una vecchia Guzzi California dell'83» e «bisogna lasciare l'auto il più possibile al parcheggio fino a smettere di comprarla». Poi all'improvviso confessa: «Come faccio a stare nel Pd? Altro non c'è». Occhi spalancati, dita che si muovono frenetiche. Ormai è dipendenza pura. Salvatelo.

2 - LE REGOLE - VIAGGIO IN PADANIA
Da "Internazionale"

1 - Rassegnati: su Google Maps non c'è.
2 - Se vuoi beccare qualche regalo, lascia stare Babbo Natale e informati su una certa Santa Lucia.
3 - Treviso è la Miami del Veneto.
4 - I fari fendinebbia sono il tuo nuovo migliore amico.
5 - Al lago di Iseo ti divertirai più che a Riccione. Ma solo se hai più di cento anni.
6 - Per ripassare la lingua, riguardati qualche puntata di "Drive in" prima del viaggio.

3 - ROBERTO BENIGNI È FINITO PER IL CINEMA? PROBABILMENTE SÌ
Giacomo Ferrari per "Libero"

Una decina di giorni fa Roberto Benigni è apparso in tv dopo lunga pezza. E proprio non ha brillato. Nello show di Fiorello ha sparato qualche battuta (ormai a salve) contro Berlusconi, ha rifatto un suo vecchio sketch di cacca (in ogni senso), è stato decisamente stucchevole coi suoi Amarcord su Sandro Pertini e Andrea Pazienza. Dopodiché mi hanno chiesto se fa ancora dei film. Ho risposto che non ne dirige uno da 7 anni («La tigre e la neve»).

E che la sua partecipazione all'ultimo Woody Allen (ancora inedito) è da considerarsi del tutto estemporanea. Certo, mai dire mai, specialmente al cinema. Ma un ritorno alla grande è abbastanza improbabile. A 59 anni il nostro non è più quello di un tempo. Perché non riesce più a giocare le carte che puntualmente mandavano in orbita ogni suo film. Benigni ne ha diretti 8, tutti mediocri (lo era anche «La vita è bella» anche se galvanizzato da uno spunto straordinario).

A farli volare al botteghino furono la ribalda comunicativa di Robertaccio ("Ha l'improntitudine di un bambino e la petulanza di un cockerino", parole di Federico Fellini). E un'abilità di promoter straordinaria. Le pellicole valevano poco, ma a ogni vigilia Benigni si scatenava con show tv (chi non ricorda l'aggressione a Raffaella Carrà?) che facevano agli incassi l'effetto di una supposta di pepe di cayenna nel culo di un cavallo da corsa.

Bene, il cockerino sullo schermo non può farlo più (il suo «Pinocchio» rugoso e dipinto metteva il magone). E il promoter neppure. Oggi nessun suo film è di imminente distribuzione. Ma se lo fosse, e la promozione dipendesse da 25 minuti come quelli con Fiorello, be' funzionerebbe a rovescio. Cioè terrebbe lontano la gente dal cinema.

 

MICHELE EMILIANO - SINDACO BARIRIOTTA MARCHIONNEBENIGNI E FIORELLO