’STI CAZZI DEL TORMENTONE ESTIVO, MI TENGO IL PEZZO BUONO PER SANREMO - DA ANNALISA AD ACHILLE LAURO, MOLTI AUTORI E CANTANTI HANNO SCELTO UN'ESTATE "PRUDENTE": CANZONI FORTI IN FRIGO, IN ATTESA DEL FESTIVAL - TRA AGOSTO E SETTEMBRE CARLO CONTI ASCOLTERÀ CENTINAIA DI BRANI E PER MOLTI ARTISTI SARÀ IL MOMENTO DECISIVO. PER QUESTO, OGGI, I TEAM SONO AL LAVORO IN SILENZIO: STANNO CUCINANDO A FUOCO LENTO IL SINGOLO CHE PUÒ PORTARLI ALL'ARISTON. CI SONO ECCEZIONI? CERTO. ANNA VA A MILLE CON “DÉSOLÉE”. COME FEDEZ E CLARA CON “SCELTE STUPIDE” – VIDEO

Luca Dondoni per “la Stampa” - Estratti

carlo conti

Nell'estate musicale del 2025 si percepisce un silenzio strano. Non un'assenza di musica, ma un'attesa. 

Quasi un respiro trattenuto. Le canzoni ci sono, suonano ovunque. Ma si ha la sensazione che nessuno stia giocando davvero la carta più forte.

Gli artisti, quest'anno più che mai, sembrano tenersi qualcosa da parte: una scelta strategica, precisa, quasi unanime. Il pensiero non è all'estate. Il pensiero è a febbraio. Al palco dell'Ariston. Al prossimo Festival di Sanremo. Con Carlo Conti di nuovo alla guida, le selezioni autunnali saranno decisive e il materiale migliore va consegnato lì.

Per questo, molti autori e cantanti hanno scelto la prudenza. Canzoni forti? In frigo. In attesa del momento giusto. Nel frattempo, ciò che si ascolta in radio è un'estate dal passo più lento, dalle sonorità meno esplosive del solito a parte qualche scintilla: una prova generale per il Festival. 

Qualche esempio? Blanco con Piangere a 90 propone una ballata drammatica, decisamente lontana dai codici del singolo estivo.

annalisa

Achille Lauro ha ammaliato tutti con Amor, romanticismo esasperato, piano e voce, quasi un provino per qualcosa di più grande. Anche chi punta al ritmo sembra trattenersi: Pronto come va? dei The Kolors ripropone la formula funky di sempre, ma senza lo slancio trascinante di Italo Disco. Tananai si racconta in Bella Madonnina: un pezzo urbano, minimalista, con un tono da confidenza notturna più che da ballo collettivo.

Pure Annalisa, reduce da un biennio da protagonista sotto l'ombrellone, cambia rotta: Maschio ha echi disco, ma è un brano tra il sociologico e il leggero pensato più per lasciare un segno che per fare il botto. E poi ci sono i Coma Cose, con Gelosia: un altro capitolo sul rapporto a due dove si infrangono tecnopop e poesia. E ancora: Elisa, con Sesso debole, rispolvera la grinta degli esordi. 

Non è un singolo da ombrellone: è una dichiarazione d'identità. Più personale. 

carlo conti

Ghali con Chill reinventa se stesso mescolando funky e testi ironici pieni di sfumature. Un esercizio di stile. 

In questo panorama, sembra che tutti stiano cercando una crescita, più che un tormentone. L'asticella si è alzata e, dietro le quinte, l'obiettivo è uno solo: arrivare con il pezzo giusto al momento giusto. La meta è Sanremo 2026 che, come sappiamo, le olimpiadi invernali sposteranno di un mese rispetto al solito (24/28 febbraio). Intanto in questi giorni, ad agosto e a settembre Carlo Conti ascolterà centinaia di brani e per molti artisti sarà il momento decisivo.

Per questo, oggi, i team artistici sono al lavoro in silenzio: stanno cucinando a fuoco lento il singolo che può cambiare tutto. 

carlo conti alessia marcuzzi 33

Una hit che non può essere sprecata in mezzo all'estate tra playlist da cocktail e distrazioni vacanziere. 

Ci sono eccezioni? Certo. 

Anna va a mille con Désolée, in testa alle classifiche di vendita e streaming, con un pezzo tagliente fuori da ogni faciloneria, mentre Alfa, tra i più brillanti, gioca sì sul revival con A me mi piace (feat Manu Chao) e può contare su una fanbase fra le più elettrizzate del momento. Oceanica di Merk & Kremont con Jovanotti è fresca, solare: riprende un Ralph McDonald di quarant'anni fa, ma va bene. Una boccata d'aria. Fortissima Neon di Sfera Ebbasta e Shiva.

Talvolta il segreto del tormentone è un allontanamento dalla razionalità, almeno così sembra dal titolo di Fedez e Clara Scelte stupide, così come da quello dei Boomdabash con Loredana Bertè, Una stupida scusa.

carlo conti antonello venditti

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