francois bayrou emmanuel macron

LA FRANCIA RISCHIA IL DEFAULT – IL PREMIER BAYROU ANNUNCIA MISURE CHOC CONTRO “IL PERICOLO MORTALE DEL DEBITO”: “ABOLITO IL LUNEDÌ DI PASQUA E ALTRI GIORNI FESTIVI, LA NAZIONE LAVORERÀ” – L’OBIETTIVO È DI RECUPERARE  44 MILIARDI DI EURO. IL COMPITO SI È FATTO ANCORA PIÙ DIFFICILE DOPO IL RIARMO MILITARE ANNUNCIATO DA MACRON, CHE PREVEDE ALTRI 3,5 MILIARDI IN PIÙ PER LA DIFESA – BAYROU EVOCA LO SPETTRO DELLA GRECIA E ASSICURA: “LO STATO DARÀ L'ESEMPIO RIDUCENDO LE SPESE” – I SOVRANISTI DI MARINE LE PEN E I SINISTRATI DI MELENCHON PROMETTONO DI FAR CADERE IL GOVERNO...

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Articolo di Stefano Montefiori per corriere.it - Estratti

 

FRANCOIS BAYROU emmanuel macron discorso alle forze armate 2

Dietro a un pulpito con i microfoni, il simbolo della Repubblica francese e l’eloquente frase «il momento della verità», il primo ministro François Bayrou ha presentato il suo piano «contro il pericolo mortale del debito» per recuperare circa 44 miliardi di euro nel 2026, uno sforzo indispensabile per provare a salvare la Francia dal tracollo finanziario.

 

Il premier si muove in un contesto politico sfavorevole, perché «all’Assemblea nazionale non c’è una maggioranza che possa affrontare i problemi con determinazione e costanza», ha riconosciuto.

 

E se l’obiettivo iniziale era trovare 40 miliardi, il compito si è fatto ancora più difficile dopo il riarmo militare annunciato dal presidente Macron domenica sera, che prevede altri 3,5 miliardi in più.

 

Francois Bayrou

Ma Bayrou ha sottolineato che «ci troviamo in un momento critico della nostra storia», perché il deficit pubblico ha raggiunto il 5,8 del Pil con un debito pari a quasi il 114%. «Non bisogna mai dimenticare la storia della Grecia – ha detto Bayrou -: ogni secondo il debito della Francia aumenta di 5.000 euro, ma i francesi considerano normale, da decenni, che lo Stato paghi tutto».

 

Così Bayrou ha annunciato alcune misure choc attorno a due assi principali: ridurre il debito da un lato, aumentare la produzione dall’altro. A questo scopo il premier raccomanda la soppressione di due giorni festivi: il lunedì di Pasqua «che non ha alcun significato religioso» e l'8 maggio, anniversario della sconfitta del nazismo e della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, «in un mese di maggio diventato un vero e proprio gruviera dove si salta da un ponte all'altro». Questo consentirebbe di portare «diversi miliardi» nelle casse dello Stato, «semplicemente perché la nazione lavorerà». 

 

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Poi, «lo Stato darà l'esempio» riducendo le spese di funzionamento dei ministeri, «ad eccezione dell'aumento dell'onere del debito e delle spese supplementari per il bilancio delle forze armate». 

BAYROU LE PEN

 

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Gli annunci di Bayrou hanno provocato forti proteste e l’estrema destra e la sinistra radicale promettono di fare cadere il governo con una mozione di censura il prossimo ottobre.

 

Il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha immediatamente denunciato una «provocazione»: «L’abolizione di due giorni festivi, per di più così ricchi di significato come il lunedì di Pasqua e l’8 maggio, è un attacco diretto contro la nostra storia, contro le nostre radici e contro la Francia del lavoro. Nessun deputato del RN accetterà questa misura», ha dichiarato su X. Da parte sua, il leader de La France Insoumise (sinistra radicale), Jean-Luc Mélenchon, ha dichiarato che «Bayrou se ne deve andare» e che «le ingiustizie non devono più essere accettate».

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