TRAVAGLIO PER LE “ALTE SFERE” - IL POLITOLOGO GIOVANNI SARTORI SMENTISCE DI AVER CONCESSO UN’INTERVISTA SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA AL “FATTO”: “HO CHIACCHIERATO CON TRAVAGLIO IN AMICIZIA E MI SONO RITROVATO UN’INTERVISTA” - E L’“AMICO MARCO” LO INFILZA: “GLI HO FATTO UNA VENTINA DI DOMANDE, APPUNTANDOMI SCRUPOLOSAMENTE LE SUE RISPOSTE. SE GLI HO CREATO QUALCHE PROBLEMA NELLE ALTE SFERE, ME NE DISPIACE SINCERAMENTE…”

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1-LA TELEFONATA TRA TRAVAGLIO E SARTORI SU NAPOLITANO E LA TRATTATIVA STATO-MAFIA

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pronto-giorgio-dopo-aver-fatto-girare-le-scatole-a-ezio-mauro-intervistando-contro-il-41191.htm


2- "ERA UNA CHIACCHIERATA, NON UN'INTERVISTA"
Lettera di Giovanni Sartori a "il Fatto Quotidiano"

Mi trovo in una campagna isolata dove anche il cellulare funziona sì e no. Solo ieri sera ho quindi potuto leggere il vostro giornale con una mia presunta intervista. Intervista che non ho mai dato. È vero che una vostra redattrice mi telefonò per chiedermela. Ma io le dissi di no: nessuna intervista. Il seguito della storia è che circa mezz'ora dopo mi ha telefonato Travaglio; ma non per insistere sull'intervista. Di intervista non fece mai menzione. La nostra fu quindi una conversazione privata, en amitié.

Con Travaglio ci conosciamo da tempo e anche in altre occasioni ci siamo sentiti, come dicevo, "in amicizia". Se il Fatto Quotidiano possiede una registrazione dove acconsentirei di farmi intervistare, la produca. Debbo dunque smentire il testo a mia firma apparso a mia insaputa e con affermazioni stravaganti che non sono certo mie sul vostro quotidiano. Mi aspetto che questa smentita sia da voi pubblicata con la dovuta evidenza.


3- "HO SCRITTO TUTTO QUELLO CHE SARTORI MI HA DETTO"
Risposta del vicedirettore de "il Fatto Quotidiano", Marco Travaglio

Mi è capitato spesso, in questi anni, di chiamare il professor Sartori o che lui chiamasse me. A volte si parlava del più e del meno, tipo di quando e dove vedersi a cena, oppure si commentava qualche articolo, suo o mio: in questi casi, ovviamente, la conversazione restava fra noi. Altre volte lo interpellavo per avere il suo parere su questo o quell'avvenimento di attualità: in questi casi, naturalmente, pubblicavo ciò che mi diceva, con reciproca soddisfazione.

L'altro giorno, complice forse la ricezione intermittente del cellulare dal suo luogo di vacanza, non ci siamo intesi sulla natura della mia telefonata, che appunto seguiva a quella di una nostra giornalista. Abbiamo parlato per una ventina di minuti del caso Quirinale-Mancino. Gli ho fatto una ventina di domande, appuntandomi scrupolosamente le sue risposte.

Poi, come spesso era accaduto in passato, le ho pubblicate senz'aggiungere né togliere una virgola. Se gli ho creato qualche problema nelle alte sfere, me ne dispiace sinceramente. Non mi dispiace invece di avere raccolto e condiviso con i lettori le sue risposte, perché erano proprio belle. Come sempre.

 

MARCO TRAVAGLIO GIOVANNI SARTORI NICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO NICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO