DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"
Alexandra Shulman è al timone dell'edizione inglese di Vogue da 20 anni. Si è battuta contro la magrezza eccessiva delle modelle e per la parità degli stipendi tra uomini e donne, ma ci sono aspetti del settore che ancora non le vanno giù. Come la tendenza, da parte di star del cinema e della moda, a chiedere di approvare foto e interviste prima della pubblicazione.
Una volta, ha sottolineato al domenicale Observer, non succedeva, oggi invece accade sempre più spesso. Per Shulman non è accettabile, tanto che ha deciso di radiare i vip che si presentano con troppe condizioni. «Attrici come Jennifer Aniston - ha sottolineato - si fanno intervistare solo se possono controllare testo e immagini. Non ho mai, mai dato la copertina a una persona che ha richieste simili, non mi sembra giusto».
Una presa di posizione che ha dei costi - Aniston, ad esempio, è capace di aumentare notevolmente le vendite di una rivista, l'anno scorso il numero di luglio di Marie Claire che l'aveva in copertina è stato il bestseller dell'anno - ma che per la direttrice di Vogue la via è obbligata. «Oggi vieni trattato come se la tua intenzione, come giornalista, fosse sempre quella di danneggiare l'immagine della persona che intervisti. Mi sembra una situazione offensiva».
Si tratta di un argomento del quale si parla spesso - su Internet e sui giornali non mancano le critiche alla macchina della celebrità , all'entourage delle star e alle loro richieste - ma le parole non sempre si traducono in fatti. Se quotidiani come Guardian e Independent sono disposti a rinunciare a interviste pur di conservare una propria integrità , tabloid e riviste non sempre adottano la linea dura, tanto che secondo Piers Morgan, ex direttore del News of the World e del Sunday Mirror, «è la vergogna segreta del giornalismo, quasi un'epidemia». Sicuramente intervistare un attore può essere complicato.
Capita di doversi impegnare (a volte con firma) a non porre domande su alcuni argomenti, accontentarsi di una manciata di minuti, accettare fotografie scattate da un fotografo approvato dalla star. Ma Shulman non è una donna che si tira indietro davanti alle difficoltà . Vogue inglese non è una testata che si ignora facilmente. La sua direttrice ha amici importanti: stilisti, modelle, politici, registi, scrittori.
Alla presentazione del suo primo romanzo, Can we still be friends, erano presenti il mese scorso la moglie del primo ministro Samantha Cameron, Mario Testino, il magnate Sir Philip Green, la modella Sophie Dahl, Nigella Lawson, cuoca, scrittrice e moglie del collezionista Charles Saatchi.
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