MAI DIRE RAI! LO SCHERZETTO DEI DIRETTORI DEI TG RAI A RENZACCIO: “CI TAGLI 150 MILIONI DI EURO? E NOI NON MANDIAMO I NOSTRI INVIATI NEGLI USA PER LA VISITA DI STATO” - IL VIAGGIO DI RENZI SARÀ COPERTO SOLO DAI CORRISPONDENTI…

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1. DAGOREPORT

Luigi GubitosiLuigi Gubitosi

Mentre Luigi Gubitosi va avanti col suo piano di accorpamento delle news, i direttori del Tg Rai preparano un bello scherzetto per Matteuccio Renzi in occasione del viaggione di diversi giorni che il premier terrà a fine settembre negli Stati Uniti. La spedizione governativa negli States dovrebbe toccare tappe molto lontane tra di loro, compresa un’incursione alla Silicon Valley oltre agli incontri di routine sulla West Coast.

 

Dai corridoi di Saxa Rubra, però, filtra la voce secondo cui i direttori dei maggiori telegiornali (Tg1, Tg2 e Tg3) sarebbero intenzionati a non mandare nessun inviato al seguito del premier, nel nome della spending review e in segno di rivalsa dopo il taglio da 150 milioni di euro deciso dal governo.

 

E la visita come verrà coperta? Solo con il lavoro dei  corrispondenti Rai di New York. Come farà per una settimana intera Giovanna Botteri a coprire Obama, l’Onu e il premier Renzi per tutti i tg Rai, il Gr e la all news Rainews? Mistero…

Bianca Berlinguer Bianca Berlinguer

 

 2. ALTRO MANAGER ESTERNO A VIALE MAZZINI: GUBITOSI PRENDE VALERIO ZINGARELLI DA EXPO COME CAPO DEL SETTORE TECNOLOGIA

Le assunzioni in Rai non finiscono mai. Ecco che proprio in questi giorni è arrivato il via libera all’assunzione dell’ennesimo manager esterno. Si tratta di Valerio Zingarelli, 60 anni, appena nominato direttore chief technology officer di Viale Mazzini, a capo di ingegneria tecnologica ict, strategie tecnologiche, ingegneria tv e settore innovazione.

 

BIANCA BERLINGUER BIANCA BERLINGUER

Anche lui ex telefonico (con un passato a Vodafone, mentre il dg Luigi Gubitosi e molti dei suoi arrivano da Wind), Zingarelli ha da poco lasciato la struttura di Expo 2015. Per la scelta è stato adottato il metodo della selezione: cinque i nomi proposti, quattro interni ed un unico esterno (Zingarelli, appunto).  

 

Ovviamente ha vinto l’esterno, che non si è mai occupato di tv in vita sua. Possibile che tra le centinaia di dirigenti Rai non ce ne fosse nessuno in grado di ricoprire quell’incarico? Per Gubitosi evidentemente no. E si parla di una retribuzione superiore ai 300mila euro annui…

 

3. RAI: GIORNALISTI TG3, RIFORMA INFORMAZIONE RIDUCE PLURALISMO

LETTERA A VIGILANZA, RISCHIAMO ESSERE ORGANO PROPAGANDA GOVERNO

(ANSA) - "In Rai le cose devono cambiare, ma bisogna cambiare di piu' e meglio. Il progetto di riforma dell'informazione presentato dal DG Gubitosi non cambia la Rai ma serve soltanto a ridurre il pluralismo, rischiando di cancellare le identita' delle testate a cominciare dal Tg3.

 

RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA

Il pluralismo e' un patrimonio che appartiene al Paese e di cui oggi piu' che mai l'Italia ha bisogno". E' quanto si legge in una lettera aperta dei giornalisti del Tg3 ai membri della Commissione di Vigilanza Rai, che stasera audiranno il dg Rai Luigi Gubitosi.

 

"I giornalisti del Tg3 fanno appello al senso di responsabilita' dei membri della Commissione di Vigilanza – si legge ancora -: il Tg3 e' convinto che una riforma sia necessaria, ma appare evidente che un progetto di riforma del sistema dell'informazione del servizio pubblico che non parta dalla definizione del prodotto che si intende fornire agli italiani, sia destinato inevitabilmente a fallire. Il DG parla di risparmi solo per l'informazione, senza considerare le tantissime altre voci di bilancio dell'Azienda".

selfie matteo renzi twitter poi cancellato 2selfie matteo renzi twitter poi cancellato 2

 

"Il piano presentato da Gubitosi, piu' che avere un obiettivo economico sembra averne uno politico - prosegue la lettera -: gli accorpamenti delle varie testate, in assenza di una riforma della governance, consegnerebbero alla politica un potere quasi assoluto sull'informazione del servizio pubblico che rischierebbe di diventare l'organo di propaganda del governo di turno.

 

Il problema della liberta' di stampa e' quanto mai attuale nel nostro paese e i giornalisti del Tg3 non sono disposti a disperdere una tradizione di informazione che da sempre ha dato voce agli strati piu' deboli della popolazione, all'antimafia, alla parita' di genere, al mondo del lavoro, ad una visione alternativa della politica estera".

RAI di viale Mazzini RAI di viale Mazzini

 

"Non capiamo il senso di un progetto che prevede da una parte l'accorpamento di TG1, TG2 e Rai Parlamento nella Newsroom 1 e dall'altra TG3, Rainews24 e TGR nella Newsroom2 - conclude la lettera -. Si perderebbe l'identita' dei vari telegiornali lasciando soltanto dei marchi come specchietti per le allodole senza una reale differenza nei contenuti. Chiediamo un'audizione del nostro cdr in Commissione di Vigilanza e nel contempo invitiamo nella nostra redazione i membri della commissione che vorranno verificare di persona come lavorano i giornalisti del Tg3".