DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Paolo Di Paolo per la Repubblica
I eri sera, sulla animatissima piazza di Testaccio, ho contato un Harry Potter, un canonico Uomo Ragno, un sempreverde Superman in monopattino, diverse meravigliose principesse, una Biancaneve e un più azzardato Joker.
A dire il vero, anche uno scheletro, ma forse si trattava di un avanzo di Halloween. Un Hitler no, non mi pare ci fosse. Sto parlando, ovviamente, di maschere di carnevale. Il problema però è che un bambino travestito da Hitler è stato fotografato a piazza Navona da una nostra lettrice, la trovate in prima pagina. Cappello, scarponi, cravattino e baffetti d' ordinanza.
Al posto della svastica, per fortuna, le due crocette che Chaplin ha usato nel film parodistico "Il grande dittatore".
Genitori cinefili? Mah.
La scelta di far mascherare un ragazzino in quel modo è obiettivamente demenziale. Non fa ridere. Non è divertente. La lettrice ci ha raccontato che fra i passanti c' erano più o meno tre squadre: i curiosi, i perplessi e gli sgomenti. In particolare ha notato un gruppo di turisti - tedeschi - che, «annichiliti», continuavano a scattare foto. Il piccolo dittatore, armeggiando nel frattempo con la bomboletta di schiuma, ha impiastricciato l' abito di una povera principessa, che è scoppiata a piangere. E il pianto irrefrenabile ha distratto il capannello di spettatori.
Nelle stesse ore in cui un' operazione della Guardia di Finanza portava al sequestro di 5,2 milioni di articoli carnevaleschi fra Roma e provincia «perché non conformi agli standard di sicurezza» e potenzialmente dannosi per la salute, circolano dunque maschere non conformi agli standard di intelligenza e potenzialmente dannose, se non per la salute fisica, per quella mentale.
I goliardici genitori accamperanno sofisticate attenuanti? Né il Chaplin di cui sopra, né la suggestione del recente "Jojo Rabbit" (film peraltro intelligentissimo) sarebbero riferimenti sensati. Oppure mamma e papà sono così sprovveduti da non rendersi conto di quanto sia assurdo fare indossare a un ragazzino inconsapevole gli abiti del "grande dittatore"?
Sarebbe un costume già parecchio discutibile in una festa fra adulti, ma francamente mi pare idiota (e ingiustificabile) che a sfilare allegramente, conciato così, sia un bambino. Benché ci sia poco da ridere, in generale, quest' epoca ha fra i tratti dominanti il ghigno. Che non è il sorriso aperto, affabile, benevolo e benefico. È il sorrisetto sarcastico - moneta corrente anche sui social. Il ghigno che c' è dietro a quell' incauta mascherata è imbarazzante e penoso. Che cosa vogliono dirci i simpatici e del tutto inopportuni artefici? Che il bambino può spassarsela coi suoi baffetti disegnati, senza nemmeno capire bene a chi appartennero?
Che tanto vale buttare sul gioco, sullo scherzo il peggio della storia novecentesca in questo nuovo secolo che peraltro si impegna spesso - e in modi inquietanti - a scimmiottarlo?
Ho più domande che risposte, come sempre. Ma quella forse più decisiva è anche la più semplice, la più banale, e va al di là di ogni successiva considerazione: scusate, signori genitori del bambino vestito da grande dittatore, ma come accidenti vi è venuto in mente?
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