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VIDEO - IL MONOLOGO DI JIMMY KIMMEL IN LACRIME: ‘MIO FIGLIO È NATO CON UNA MALFORMAZIONE CARDIACA GENETICA’
IL TWEET DI OBAMA CHE RINGRAZIA JIMMY KIMMEL
Stefania Saltalamacchia per www.vanityfair.it
Il Jimmy Kimmel Live! la scorsa settimana non è andato in onda. E a spiegare il perché è direttamente lo storico conduttore del celebre talk-show americano. Il 21 aprile la moglie di Jimmy, Molly McNearney, ha dato alla luce il loro secondogenito (la prima figlia è Jane, 2 anni e mezzo, ndr), William (subito detto «Billy»), ma purtroppo non tutto è andato per il meglio.
Il bambino è nato con un difetto cardiaco, potenzialmente molto grave per la sua salute. Ad accorgersi subito che ci fosse qualcosa che non andava è stata un’infermiera e grazie all’intervento tempestivo dei medici, Billy, è stato trasferito in un altro ospedale di Los Angeles (il Children’s Hospital) ed è stato operato al cuore, a soli tre giorni dalla nascita.
«Appena è nato sembrava un bambino normale, sano», ha rivelato il conduttore in lacrime, in apertura di una nuova puntata del suo programma, «Ma dopo tre ore un’infermiera molto attenta si è accorta che era violaceo. Così abbiamo scoperto che era nato con un’anomalia cardiaca ed è stato subito operato».
L’operazione fortunatamente è andata bene e Jimmy ha voluto ringraziare la moglie («Grazie per essere stata così forte, positiva e coraggiosa durante l’incubo peggiore che una neo-madre possa sperimentare») e ogni sanitario che si è occupato della sua famiglia. «Dovrà subire un’altra operazione quando avrà tre-sei mesi. E un’altra probabilmente quando sarà adolescente». Ma, ha aggiunto, il peggio è passato. «Povero bambino, non solo ha avuto un cattivo cuore ma anche il mio volto», ha continuato, tentando di sdrammatizzare.
Kimmel, dopo, si è fatto di nuovo serio. E ha colto l’occasione per parlare dell’importanza dell’assistenza sanitaria e dell‘Obamacare, la riforma sanitaria introdotta dall’ex presidente che Trump ha già provato (senza successo) a ridimensionare: «Vorrei dire un’altra cosa. Il presidente Trump lo scorso mese ha proposto un taglio di 6 miliardi in ricerca al National Institute of Health e, grazie a Dio, i nostri rappresentanti al congresso si sono battuti perché questa cosa non accadesse. Siamo stati educati a credere di vivere nel miglior paese del mondo, ma fino a qualche anno fa milioni di persone non avevano accesso all’assicurazione sanitaria»
jimmy e molly kimmel con i figli
«Prima del 2014», ha spiegato, «se nascevi con una malattia congenita – come è successo a mio figlio – c’erano buone possibilità che potessi accedere alle cure solo in base alla situazione economica. Ma se tuo figlio sta morendo, e non lo merita, il problema non dovrebbe essere quanti soldi riesci a guadagnare».
E ancora: «Penso sia qualcosa su cui siamo tutti d’accordo, sia se siamo repubblicani, democratici o qualcos’altro. Qui non si tratta di calcio. Non ci sono squadre. La squadra sono gli Stati Uniti».
la moglie e i figli di jimmy kimmel
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