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IL SILENZIO DELLE MATITE – EMILIO GIANNELLI RICORDA GIORGIO FORATTINI, SCOMPARSO A 94 ANNI: "HA AVUTO IL MERITO DI AVER RESUSCITATO LA VIGNETTA SATIRICA AVVERSATA SIA DALLA DC CHE DAL PCI. LE PIÙ BELLE SONO ADDIRITTURA QUELLE SENZA PAROLE, O CON IL SOLO TITOLO O CON UNA BREVISSIMA BATTUTA. FAMOSISSIMA LA SUA VIGNETTA SULLA SCONFITTA DEL REFERENDUM SUL DIVORZIO NEL 1974: “IL TAPPO È SALTATO” (UN FANFANI TAPPO SPARATO DALLA BOTTIGLIA DEL NO). ALTRA STORICA VIGNETTA QUELLA DEL DICEMBRE 1977: UN BERLINGUER CHE BEVE IL TÈ COME UN SIGNORE BORGHESE, INFASTIDITO DALLA MANIFESTAZIONE DEI METALMECCANICI…
Emilio Giannelli per corriere.it - Estratti
Devo riconoscenza a Giorgio Forattini perché ho iniziato la mia avventura di vignettista grazie a lui.
Ho cominciato infatti con il Satyricon, che era la pagina settimanale dedicata da Repubblica alla satira all’inizio degli anni Ottanta. (...) È stata una palestra di tanti vignettisti dilettanti, molti dei quali sono poi diventati «professionisti».
Da Giorgio Forattini ho imparato molto, soprattutto la necessità della sintesi perché il messaggio disegnato sia davvero efficace. Giorgio ha il merito di aver resuscitato la vignetta satirica che, dopo aver avuto fortuna nell’immediato Dopoguerra sui vari giornali umoristici, era poi completamente scomparsa.
Penso che questo fosse dovuto principalmente all’avversità sia della Democrazia cristiana sia del Partito comunista italiano.
Forattini ripropose la vignetta con successo negli anni Settanta, prima a Paese Sera , poi a la Repubblica , che fin dal primo numero riservò alla vignetta uno spazio nella pagina dei commenti. Le vignette di Forattini conquistarono subito i lettori e, se molti quotidiani si sono poi determinati a pubblicare vignette, credo che si debba proprio al successo ottenuto da Forattini.
A mio giudizio, le vignette di Forattini della Prima Repubblica (particolarmente negli anni Settanta, Ottanta e Novanta) sono insuperabili sia per il disegno (le caricature dei protagonisti), sia per le invenzioni.
Le più belle sono addirittura quelle senza parole, o con il solo titolo o con una brevissima battuta.
Famosissima la sua vignetta sulla sconfitta del referendum sul divorzio nel 1974: «Il tappo è saltato» (un Fanfani tappo sparato dalla bottiglia del no).
Altra storica vignetta quella del dicembre 1977: un Berlinguer che beve il tè come un signore borghese, infastidito dalla manifestazione dei metalmeccanici.
E tante altre ne potrei ricordare.
Nel giorno della sua scomparsa mi sembra doveroso ricordare Giorgio Forattini come un «maestro» della vignetta e riconoscere l’importanza del ruolo che ha avuto per il successo del disegno satirico, espressione irrinunciabile per una piena libertà di critica.
GIORGIO FORATTINI ILARIA CERRINA FERONI
giulio andreotti mostra una vignetta di giorgio forattini su di lui
vignetta di giorgio forattini su giulio andreotti
vignetta di giorgio forattini su giulio andreotti 8
vignetta di giorgio forattini su giulio andreotti 7
FORATTINI VIGNETTE
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