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IL GOVERNO È RIUSCITO A METTERE D’ACCORDO CONFINDUSTRIA E CGIL – DAVANTI ALLA COMMISSIONE BILANCIO DI CAMERA E SENATO, GLI IMPRENDITORI HANNO CHIESTO CORREZIONI ALLA MANOVRA: “SERVE UN PIANO INDUSTRIALE STRAORDINARIO. NON DOBBIAMO RASSEGNARCI ALLA SINDROME DELLO ZERO VIRGOLA” – DURISSIMO IL GIUDIZIO DEL SINDACATO GUIDATO DA LANDINI: “IL GOVERNO FESTEGGIA I CONTI IN ORDINE, MA SCARICA L'AGGIUSTAMENTO SU SALARI E PENSIONI” – GIORGETTI REAGISCE CON UN’ALZATA DI SPALLE: “IO FACCIO L’INTERESSE GENERALE…”
Estratto dell’articolo di Valentina Conte per "la Repubblica"
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
«I banchieri difendono gli interessi delle banche, gli industriali difendono i loro interessi. Il ministro, invece, fa l'interesse generale, che è un'altra cosa». Giancarlo Giorgetti risponde così, dal salone Eicma di Milano, alle critiche delle parti sociali sulla manovra.
[…]
Una manovra «a saldo zero», la definisce Confindustria. E lo riconoscono, con sfumature diverse, sindacati e imprese. Tutti, davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, chiedono più crescita, meno vincoli.
emanuele orsini - assemblea di Confindustria Verona e Vicenza
«Non dobbiamo rassegnarci alla sindrome dello zero virgola» avverte il direttore generale degli industriali Maurizio Tarquini. «Senza crescita non potremo garantire i livelli di welfare attuali».
Per Viale dell'Astronomia la legge di bilancio ha il merito della prudenza, ma manca di respiro. «Serve un piano industriale straordinario con tre direttrici: investimenti, competitività e contesto attrattivo».
Le «vere urgenze» sono due: rimodulare il Pnrr, «almeno 8 miliardi l'anno per tre anni alle imprese», e ridurre il costo dell'energia. Tarquini punta l'indice su «misure fiscali penalizzanti»: la tassazione al 24% dei dividendi infragruppo sotto il 10% e il divieto, da luglio 2026, di compensare in F24 i crediti d'imposta con i contributi Inps e Inail. […]
Proprio la compensazione unisce quasi tutte le categorie produttive, dagli artigiani agli agricoltori e ai commercianti. «È una batosta per l'agricoltura», protesta il presidente della Cia Cristiano Fini. «Si vanifica il credito d'imposta, si tradisce il patto con gli agricoltori».
[…] La Cgil è durissima. «Manovra inadeguata, ingiusta e controproducente», per il segretario confederale Christian Ferrari. «Rappresenta il binomio austerità e riarmo». Il governo «festeggia i conti», ma scarica l'aggiustamento su salari e pensioni. «Il fiscal drag non è stato restituito, il potere d'acquisto continua a cadere».
Sulle pensioni l'esecutivo ha «peggiorato la Fornero» cancellando Opzione donna e Quota 103. Più dialoganti Cisl e Uil (che chiedono il ripristino di Opzione donna), ma con la stessa diagnosi: manovra debole.
Il taglio Irpef sui rinnovi contrattuali deve «diventare strutturale», dice il segretario confederale Uil Santo Biondo. E «circoscritto ai contratti più rappresentativi, alzando la soglia da 28 a 40 mila euro ed estendendolo al pubblico impiego».
La Uil boccia «flat tax e cartolarizzazione fiscale» e chiede «un sistema progressivo che tassi di più extraprofitti e grandi eredità e meno lavoro e pensioni». La Cisl apprezza «il risanamento dei conti, ma è la manovra più piccola dal 2014» e invoca più risorse per sanità e previdenza.
GIORGIA MELONI E MAURIZIO LANDINI
«Bene la riduzione Irpef, ma va estesa», dice il segretario confederale Ignazio Ganga. No alle rottamazioni, «ingiuste verso chi paga tasse». Sì al «rifinanziamento della legge sulla partecipazione». […]
Sul fronte coperture, l'allarme delle assicurazioni. «Il nostro contributo per l'anticipo del bollo sarà superiore di 6-700 milioni oltre quanto previsto», dice il presidente Ania Liverani. Oggi parola agli enti locali. Domani Istat, Bankitalia, Cnel, Corte dei conti, Upb. Chiude Giorgetti.
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