carlo conti ne vedremo delle belle

IL SILICON PARTY DI CARLO CONTI - IL NUOVO TRASH SHOW DI RAI 1, “NE VEDREMO DELLE BELLE”, E' PIÙ NOIOSO DI UN FILM DI BERGMAN CON I SOTTOTITOLI IN ASSIRO-BABILONESE, CON UN  DISPIEGO DI LUCI DA FAR IMPALLIDIRE L'APPARIZIONE DELLA VERGINE A LOURDES - LO SHOW DOVREBBE PROPORRE UNA GARA TRA ATTEMPATE PREZZEMOLINE E INVECE E' UN'IMBARAZZANTE MAZZATA SUI CABASISI PER I TELE-MORENTI – A PARTE IL DANNO ALLE TASCHE DEI CONTRIBUENTI (QUANTO SARÀ COSTATO QUESTO CARAVANSERRAGLIO?), NON POSSIAMO PROVARE UN MOTO DI SOLIDARIETÀ PER LE CONCORRENTI CHE SPERAVANO DI RILANCIARSI E INVECE… - VIDEO

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Dagoreport

ne vedremo delle belle

Dopo il successo di ascolti del Festival di Sanremo 2025, Carlo Conti aveva la Rai in mano. Non ci si aspettava quindi che la sua fatica immediatamente successiva fosse quella sorta di "pesca a strascico" che è "Ne vedremo delle belle", che ha debuttato nel sabato sera di Rai1 con ascolti non proprio entusiasmanti, surclassato da Amici di Maria De Filippi.

 

Una sorta di ultima spiaggia per attempate prezzemoline televisive. Nel cast ci sono Valeria Marini, Pamela Prati, Carmen Russo, Patrizia Pellegrino, Angela Melillo, Laura Freddi, Matilde Brandi, Lorenza Mario, Adriana Volpe, Veronica Maya.

 

Molte già viste nella compagnia del "Bagaglino", altre meteore del piccolo schermo, gran parte prive di particolari abilità. Nessuna di loro brilla per un talento cristallino. Un paio di loro sanno ballare ma le altre? Non cantano, non danzano, non recitato. 

 

Se ai tempi gloriosi della Rai, "Canzonissima" vedeva fronteggiarsi i più grandi cantanti italiani, o uno show storico come "Milleluci" vantava la sfida di bravura tra Mina e Raffaella Carrà, attorniate in ogni puntata da esibizioni indimenticabili di talenti del calibro di Monica Vitti, Macario, Franca Valeri, Alberto Rabagliati, Gorni Kramer, Angela Luce, Nino Taranto, Gino Bramieri, le Kessler, Paolo Poli, Renato Rascel, solo per citarne alcuni, ecco che lo scorso sabato abbiamo visto perlopiù gare di stonature, di movenze incerte, che neanche al karaoke aziendale di un salumificio. Una tale banalità di contenuti che al confronto i video di Rita De Crescenzo da Roccaraso erano dei trattati di filosofia teoretica.

 

ne vedremo delle belle

Più lento e noioso di un film di Bergman doppiato in ugandese con i sottotitoli in assiro-babilonese, con un tale dispiego di luci da far impallidire l'apparizione della Vergine a Lourdes e con filtri di bellezza e ringiovanimento che avrebbero fatto gola a molte cariatidi tv. Il programma si fonda sulla vacillante premessa di una gara all'ultimo sangue tra le dieci "colleghe".

 

E invece i telespettatori si sono dovuti sorbire decine di ringraziamenti reiterati a Conti per "avermi dato questa possibilità", oltre a blande ed edulcorate schermaglie poiché non siamo al Grande Fratello (je piacerebbe...) e più di tanto non si può esagerare. Un'imbarazzante mazzata sui cabasisi.

 

ne vedremo delle belle 2

E a parte il danno alle tasche dei contribuenti (quanto sarà costato questo caravanserraglio?) e la tragica consapevolezza che per tutta la primavera (e oltre) le dieci "morte di fama" saranno spalmate a tutte le ore in ogni programma Rai, non possiamo che provare un moto di solidarietà per le concorrenti.

 

Deve essere triste tornare in tv per rilanciarsi, accettando di far parte di uno show dal sapore amaro, stile "Viale del tramonto", e poi essere bocciati dai telespettatori. 

Non è meglio restarsene a casa, aprire una merceria o darsi al bricolage?

Accettare il declino è dignitoso, capita a tutti prima o poi: perché insistere? 

 

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