FRAMMENTI DI BIENNALE - LA STRANA STORIA DELLA COPERTINA DEL FUMETTISTA USA CRUMB RIFIUTATA DAL ‘NEW YORKER’ E SPUNTATA ALL’ULTIMA BIENNALE DI VENEZIA - L’ILLUSTRAZIONE, DUE FIGURE ASSAI AMBIGUE (GAY? LESBICHE? TRANS?) E UN CARTELLO CHE RECITA “ISPEZIONE DI GENERE”, È APPARSA SU DEI SEGNALIBRI AL PADIGLIONE DELLA DANIMARCA. SUL RETRO, IL RACCONTO DELL’ARTISTA CESTINATO DAL PIÙ SNOB DEI MAGAZINES AMERICANI: “NON LAVORERÒ MAI PIÙ PER IL ‘NEW YORKER’. CHE IL DIAVOLO SI PORTI IL DIRETTORE DAVID REMNICK!”...

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Dagoreport da "Gawker.com" - http://gaw.kr/uj24lN

Il disegno raffigura due persone davanti a uno sportello. Un'insegna recita: "Licenze di matrimonio". Un'altra insegna, con una freccia rossa rivolta verso destra, indica: "Gender inspection", identificazione del genere sessuale. Impossibile, infatti, capire se le due persone sono due gay, oppure un trans e una lesbica, o magari due trans, o una trans e un omosessuale. Troppa ambiguità, e troppo coraggio, per il politically correct "New Yorker", il più snob dei settimanali americani. Che, infatti, si è rifiutato di farne la copertina pubblicata in occasione della legge con cui lo stato di New York ha aperto alle unioni tra persone dello stesso sesso.

L'autore del disegno è Robert Crumb, celebre fumettista statunitense. Quando il direttore del New Yorker David Remnick non ha accettato il suo lavoro, senza nemmeno spiegargli il motivo, se ne è lamentato, ha denunciato l'accaduto, rilasciato interviste. La copertina incriminata, però, non era mai saltata fuori ed è curioso che sia successo in occasione della Biennale di Venezia. Il disegno è spuntato su un segnalibro che girava nel padiglione della Danimarca. Sul retro, una lunga spiegazione dei fatti firmata da Crumb.

"Il responsabile delle copertine mi disse che il direttore, David Remnick, aveva cambiato più volte idea, prima dicendo sì, poi no, poi di nuovo sì, poi di nuovo no. La cosa è andata avanti per molti mesi, senza che mi facessero sapere niente. Alla fine, il mio lavoro è stato rifiutato ma non mi è stata fornita alcuna spiegazione. La sto ancora spettando. Remnick non ha fornito i motivi della sua scelta né al responsabile delle copertine, né a me. Per questa ragione ho deciso di non lavorare mai più per il ‘New Yorker'.

Mi sono sentito insultato, non tanto dal rifiuto, quanto dalla mancanza di qualsiasi spiegazione. Non posso lavorare per una rivista che non dice nulla sui criteri in base ai quali accetta o rifiuta un lavoro presentato. Il direttore vuole lasciarti nel dubbio o cosa? Penso che parte del problema sia l'enorme potere acquisito dalla figura di direttore del ‘New Yorker'. In qualche modo è viziato dal potere che egli esercita. Ci sono così tanti artisti desiderosi di fare copertine per il giornale che finiscono per essere svalutati agli occhi di David Remnick. Sono semplici pedine. Remnick non si sente in dovere di portar loro alcun rispetto. Ogni artista è facilmente rimpiazzabile. Fortunatamente per me, non sono messo abbastanza da essere costretto a sopportare un trattamento del genere. Che il diavolo se lo porti!".

Alla fine, sulla copertina del "New Yorker" di luglio c'è finito un disegno più rassicurante: due donne vestite da sposa che si tengono per mano e percorrono il ponte di Brooklyn in direzione di Manhattan. Ma il disegno proposto da Crumb meritava davvero di essere cestinato? Si chiede ora il famoso sito newyorkese "Gawker", che, alla fine, dice di capire le motivazioni di Remnick, ma allo stesso tempo riconosce nell'illustrazione il tipico stile di Crumb, famoso per le sue donne con corpi da boscaiolo e i suoi uomini esili, spesso aggrappati sopra di loro. Alla fine "Gawker" dà un colpo alla botte e uno al cerchio: "Remnick avrebbe dovuto accettare il disegno. Ma andiamo, Robert, rivedi la tua decisione di boicottare il New Yorker!"

 

LA COPERTINA RIFIUTATA - NEW YORKERLA COPERTINA PUBBLICATA - NEW YORKERROBERT CRUMBUN DISEGNO DI CRUMB