CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE…
(ANSA) - La Rai ha deciso di estendere "in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti presenti nella sede di Viale Mazzini 14 il regime di smart-working". È quanto si legge in una nota dell'azienda, dopo "l'ultima comunicazione fatta pervenire da ASL RM1", su livelli di amianto superiori ai limiti.
L'azienda, anticipando il cronoprogramma di uscita dal palazzo predisposto in base al Piano Immobiliare, ha deciso di procedere alla ricognizione di tutti gli spazi disponibili presso altri insediamenti aziendali per trasferire le risorse dedicate alle attività essenziali che non possono essere svolte in regime di smart-working. L'amministratore delegato Giampaolo Rossi ha comunicato oggi le decisioni al consiglio di amministrazione che tornerà a riunirsi il 29 gennaio in Viale Mazzini.
"La Rai - si legge nella nota - preso atto dell'ultima comunicazione fatta pervenire da ASL RM1 e dopo aver messo in atto tutte le procedure in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e monitorando quotidianamente con le autorità competenti lo stato delle infrastrutture, ha deciso di estendere, in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti presenti nella sede di Viale Mazzini 14 il regime di smart-working".
L'azienda, anticipando il cronoprogramma di uscita dal palazzo già predisposto in base al piano immobiliare approvato e al previsto trasferimento nell'immobile locato in via Alessandro Severo per permettere la ristrutturazione di Viale Mazzini, ha deciso di procedere alla ricognizione di tutti gli spazi disponibili presso altri insediamenti aziendali per trasferire tutte le risorse dedicate alle attività essenziali che, per loro natura, non possono essere svolte in regime di smart-working".
FRANCO DI MARE E IL TRIBUTO ALLA SUA MEMORIA
Da https://ilgiornaledellambiente.it/
Un cambiamento storico che avviene a pochi mesi dalla scomparsa di Franco Di Mare, noto giornalista Rai, scomparso lo scorso 17 maggio a causa dell’esposizione all’amianto. Di Mare l’amianto lo aveva respirato sui teatri di guerra dove era stato inviato dall’emittente pubblica, ma, a quanto pare, anche nella stesse sede Rai. E della questione amianto aveva parlato in qualità di moderatore, nel corso del Convegno ONA, “Amianto e Uranio, in guerra e in pace: ricchezza e povertà dall’energia alla salute“, svoltosi lo scorso novembre nella sede della Regione Lazio.
franco di mare a che tempo che fa 2
Pochi giorni prima di morire, l’inviato aveva aspramente criticato la condotta della ex Mamma Rai. Aveva chiesto ripetutamente il suo stato di servizio, per supportare la diagnosi, ma non aveva ricevuto risposte. Stessa sorte per Marius Sodkiwicz, altro dipendente dell’emittente di Stato, morto il 13 maggio scorso. Questi tragici eventi, insieme alla determinazione e alle diffide dell’Avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amiano, hanno spinto la Procura della Repubblica di Roma ad avviare un’indagine, che ha confermato la presenza di amianto e il rischio concreto per la salute dei dipendenti nella sede Rai di Viale Mazzini.
Mariusz Marian SodkiewiczEDIFICIO RAI VIALE MAZZINIEDIFICIO RAI VIALE MAZZINI
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