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La Traviata? "E' la mia prima regia, ma l'opera l'ho scoperta e amata fin da piccola con mio padre Frank, ci tenevo molto !". Il ministro della cultura Franceschini arriva di sorpresa all'Opera di Roma, dove Sofia Coppola è impegnata da giorni nelle prove della sua 'prima' nel mondo della lirica, la fastosa Traviata con i costumi firmati da Valentino che il 24 maggio debutta al Costanzi.
E l'incontro, pieno di sorrisi, si conclude con il ministro in platea a seguire compunto in anteprima le prove dello spettacolo più glamour e atteso dell'anno.
Minuta ed elegante, camicia oversize sopra a un paio di pantaloni di tela e ballerine, senza trucco sul viso da ragazza, Sofia Coppola è presissima dal suo lavoro in teatro, le prove incalzano, per il momento senza ancora i costumi disegnati dal grande maestro e con le scenografie (firmate da Nathan Crowley, pure lui in arrivo dal cinema, scenografo di Batman Begins e del Cavaliere Oscuro) ancora da completare.
Anche per questo il dialogo tra la regista e il ministro -che è accompagnato dal sovrintendente dell'Opera Carlo Fuortes - è per forza di cose breve. "Siamo felicissimi di averla qui, anche perché per noi è importante richiamare i giovani all'Opera e lei è una regista cult", le dice Franceschini. Sofia sorride e si schermisce, "sono io che sono onorata di essere qui..".
Il discorso vira sugli antenati italiani e la casa paterna in Basilicata, a Bernalda ("Wonderful place!"). Poi strette di mano e qualche foto, che la regista, affronta non senza qualche imbarazzo. "Una grande regista, un grande stilista e un'opera cult come la Traviata. Un accostamento di sicuro successo che si potrebbe ripetere anche in futuro", commenta poi Franceschini con l'ANSA lasciando il teatro, "la lirica è un mondo pieno di potenzialità, ma abbiamo bisogno di allargare la platea, di estendere il discorso ai diritti tv, ci sono ampi margini di crescita".
Nato da un'idea di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti in collaborazione con il Teatro dell'Opera, lo spettacolo vanta appunto di costumi di Valentino (che ha disegnato i ruoli principali, mentre Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, Direttori Creativi della Maison Valentino, hanno creato i costumi di Flora e del Coro, realizzati in collaborazione con la sartoria del Teatro dell'Opera).
Ed è stato proprio il grande stilista, che l'aveva ammirata per Marie Antoinette, scegliere Sofia Coppola per la regia. L'opera sarà diretta dal maestro cremonese Jader Bignamini, direttore associato della Verdi di Milano. Nel ruolo di Violetta Francesca Dotto e Maria Grazia Schiavo. In quello di Alfredo, Antonio Poli, Arturo Chacón-Cruz e Matteo Desole. Lo spettacolo andrà in scena per 15 rappresentazioni, dal 24 maggio al 30 giugno.
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