TU CHIAMALE, SE VUOI, INGERENZE. O SEMPLICI AUSPICI, O SUSSURRI CON I TRE PUNTINI FINALI. FATTO STA CHE SECONDO IL CORRIERE, CHE INSISTE NEL VOLERE UN SECONDO MANDATO DI RE GIORGIO, L’AMBASCIATORE USA THORNE LA PENSA ALLO STESSO MODO DI FLEBUCCIO DE BORTOLI. O VICEVERSA (PER LA SERIE: A CHE SERVE VOTARE?) - SIA LODE E GLORIA A ONIDA CHE CONFERMA QUELLO CHE TUTTI SAPEVAMO. E CIOÈ CHE QUESTA TROVATA DEI SAGGI È UNA FURBATA DI RE GIORGIO PER PERDERE TEMPO E AVVICINARSI ALL’ELEZIONE DEL PROSSIMO PRESIDENTE

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a cura di Colin Ward e Critical Mess (Speciale guest: Pippo il Patriota)

1 - AVVISI AI NAVIGATI
Tu chiamale, se vuoi, ingerenze. O semplici auspici, o sussurri con i tre puntini finali. Fatto sta che secondo il Corriere, che insiste nel volere un secondo mandato di Re Giorgio, l'ambasciatore Usa David Thorne ha le idee chiare e la pensa allo stesso modo di don Flebuccio de Bortoli. O viceversa, non è il caso di sottilizzare.

E allora oggi ecco il retroscena di Verderami: "Il ‘tifo' dell'ambasciatore americano. ‘Magari rimanesse Napolitano...'. La spinta degli Stati Uniti, e delle capitali europee, per avere certezze a Roma. Ma il presidente continua a rispondere: non mi chiedete cose impossibili" (Corriere, p. 6). Fino a quando Re Giorgio risponderà così? E le trattative sotterranee dei partiti per il suo successore saranno spazzate vie dai sospiri e dal "tifo" di villa Taverna?

2 - IL SAGGIO E' NUDO...
Sia lode e gloria al presidente emerito Onida Valerio, ex quirinabile, che alla Zanzara ha confermato quello che tutti sapevamo. E cioè che questa trovata dei saggi è una furbata di Re Giorgio per perdere tempo e avvicinarsi all'elezione del prossimo presidente. E che Berlusca è anziano e dovrebbe andare in pensione. I giornaloni evitano di entrare troppo nel merito, per non creare imbarazzi a Bella Napoli, e si concentrano sulle reazioni. "I saggi una perdita di tempo'. Gaffe di Onida, poi le scuse. Ma il Pdl attacca: si dimetta. Il Quirinale frena l'addio dell'ex presidente della Consulta".

"E il Cavaliere stacca la spina. ‘Bisogna far saltare il tavolo'. Oggi Quagliarello in missione da Napolitano" (Repubblica, p. 2-3). Mezza pagina sulla Stampa di Mariopio Calabresi: "La Zanzara incastra Onida che confessa: ‘Saggi inutili" (p. 7) e via così, minimizzando. Peccato, perché Onida ha detto cose intelligenti e dato notizie. E oggi il Pdl potrebbe far saltare il tavolo con una spallata memorabile.

3 - ...E CULATELLO ANCHE
Lo strappo di Matteuccio Renzi spacca il Pd. "L'ira dei bersaniani. E il fantasma della scissione. Accuse al Rottamatore di ‘ragionare come Berlusconi'. Ma in pochi difendono il segretario. Nel partito si formano nuovi equilibri: Veltroni e i ‘giovani turchi' riprendono i contatti con il sindaco" (Corriere, p. 2). Su Repubblica, "Il caso Renzi scuote i democratici. ‘Ha la stessa linea di Berlusconi'. La replica: ‘Vedete solo fantasmi'" (Repubblica, p. 6).

Osserva con preoccupazione il Giornale di Berluskaiser: "Fuoco amico contro Renzi, ora il Pd rischia la scissione. Tra i fedelissimi di Bersani parte una campagna per delegittimare il sindaco di Firenze. Che insiste: ‘Non parlo con Berlusconi, dico ciò che pensa la gente" (p. 2). Già solo la lettura del giornale di Feltri dovrebbe far capire quanto è avanti il progetto Renzusconi.

4 - MA FACCE RIDE!
Meraviglioso titolo della Stampa: "La rabbia del segretario. ‘Matteo teme il mio successo". (p. 5).

5 - UN DUE TRE, GRILLINO!
"Cinquestelle, resa dei conti. Grillo affronta i ‘ribelli', 9 pronti a votare la fiducia. I parlamentari con un bus in un posto segreto" (Corriere, p. 9). Minaccia pesante su Repubblica: "Se date la fiducia, io e Casaleggio andiamo via'. Grillo avverte i frondisti, oggi assemblea con i parlamentari" (Repubblica, p. 8). Grillomao guiderà il bus? Panico tra i pedoni della capitale.

6 - GLI SCISSIONISTI DI GEMONIO
Il Cetriolo Quotidiano va a curiosare in quel che resta della Padania e spara: "Scissione leghista. Bossi ha già il nome e simbolo dal notaio. L'ex senatore Giuseppe Leoni, fedele al capo, ammette di aver registrato l'atto fondativo: ‘Aspettiamo Pontida, ma serve un nuovo contenitore". Intanto "La band di Bobo scoppia di salute. I musicisti del governatore sono stati piazzati ai vertici della sanità lombarda" (p. 5).

7 - PAGATE, CIALTRONI
Al governo dei Monti Viventi glielo dice anche Drago Draghi che questo decreto sui crediti delle imprese s'ha da fare. "Se lo Stato salda i debiti sarà crescita" (Stampa, p. 2). "Troppi vincoli e procedure difficili. Ecco il documento della discordia. Nel testo originario del decreto tre fondi diversi e nessun censimento dei debiti". Nella nuova versione, "pagamenti più veloci e crediti scontati dalle tasse" (Stampa, p. 3). Il decreto dovrebbe arrivare nel week end.

8 - EVASORI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!
Scoppia Offshoreleaks in tutto il mondo ed è terrore anche in Italia per almeno 200 (presunti) evasori. "Migliaia di conti segreti nei paradisi fiscali, ecco il club degli evasori. I nomi sul web: scovati 32 mila miliardi di dollari". "L'amico di Tremonti, l'hacker, i finanzieri. 200 italiani nella rete di ‘OffshoreLeaks". Le rivelazioni de L'Espresso: depositi nelle isole Vergini e Cook" (Repubblica, p. 15). A leggere i primi nomi si vede che è tutta bella gente molto cosmopolita. Solo che a volte viaggiano di più i loro soldi.

9 - SANTI PASTICCI
All'Istituto dermatologico di Roma ci sono 1.500 persone senza stipendio da sette mesi e ieri sono scattate le manette. "Idi, i soldi dell'ospedale in Congo per il petrolio. Arrestati padre Decaminada e due imprenditori. I pm: sottratti 14 milioni" (Corriere, p. 18). Impietoso il titolo della Stampa: "Un caso don Verzè anche a Roma. Arrestato il prete-manager dell'Idi" (p. 19). Papa Francesco pensaci tu.

10 - VALORI INDAGATO
C'è anche l'intramontabile Giancarlo Elia Valori, presidente del cda nel periodo 2005-2008, tra i 21 indagati per il fallimento della Torno (ingegneria civile). Ieri la procura di Milano ha chiuso l'inchiesta e il Corriere l'ha scoperto (p. 31).

11 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Lento a restituire, rapido a prendere (di più) cambiando i nomi alle imposte, il governo del Rigor Montis deposita bombe a orologeria sotto il risicato budget delle famiglie italiane. "Rifiuti, stangata di Natale con la Tares. La nuova imposta dovrà coprire i costi del servizio: il conguaglio arriva a dicembre. L'osservatorio Uil ha calcolato l'aumento medio nelle grandi città: sono quasi 100 euro" (Stampa, p. 26)

 

 

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